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Bonus ristrutturazione 2020: le nuove agevolazioni fiscali

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da Redazione | 14 Gennaio 2020

Con la nuova Legge di Bilancio 2020 si riconfermano i Bonus Casa ossia le detrazioni fiscali applicate a tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica estese anche all’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Il Decreto Milleproroghe estende a tutto il 2020 anche il Bonus Verde, l’Ecobonus e il Sismabonus finalizzato alla riqualificazione energetica ed alla riduzione del rischio sismico di unità abitative collocate in zone a rischio.

Bonus ristrutturazioni 2020: come funziona

Tra le proroghe ammesse per il 2020 quella maggiormente apprezzata è senza dubbio il Bonus ristrutturazioni, che consentirà ai contribuenti di beneficiare per un altro anno di detrazioni al 50% su un tetto massimo di spesa pari a 96.000€ per singola unità immobiliare.

L’agevolazione fiscale riguarda in particolare gli interventi effettuati su abitazioni private e parti comuni di edifici residenziali situati nel territorio statale, le cui spese verranno sostenute e certificate tramite bonifico bancario.

Le detrazioni fiscali potranno essere richieste per tutti i lavori di ristrutturazione casa effettuati dal 1°Gennaio 2020 ed entro il 31 Dicembre 2020 e saranno erogate in dieci rate annuali di uguale importo.

Bonus ristrutturazioni: lavori ammessi e spese incluse

Con la nuova Legge di Bilancio il Governo ha confermato non soltanto l’aliquota al 50% sulle spese sostenute per le ristrutturazioni casa, ma anche le tipologie di lavori ammessi dall’agevolazione fiscale, più precisamente si tratta di:

Lavori di manutenzione ordinaria

In questa categoria si collocano tutti gli interventi effettuati su parti comuni ossia su condomini di edifici residenziali, dal rifacimento del tetto all’abbattimento delle barriere architettoniche e muri interni all’installazione di sistemi di sicurezza, come allarmi e telecamere di videosorveglianza.

Lavori di manutenzione straordinaria

In questo gruppo si inseriscono tutti gli interventi finalizzati alla modifica o alla sostituzione di parti strutturali di singole unità immobiliari, anche rurali e loro pertinenze, compresi i lavori di integrazione di tipo igienico-sanitario o strutturale, purché non modifichino la struttura volumetrica dell’edificio né la sua destinazione d’uso.

Tra questi si inseriscono, ad esempio, il rifacimento degli impianti (elettrici ed idraulici), la sostituzione della canna fumaria, il rifacimento di scale o lo spostamento di porte e finestre.

Lavori di recupero, restauro e risanamento conservativo

Nel Bonus Ristrutturazione 2020 rientrano anche tutti i lavori finalizzati a restituire il valore storico o artistico ad un edificio per prevenirne il degrado, a cui si aggiungono gli interventi di tipo conservativo orientati a mantenerne lo stato originale.

Per quanto riguarda invece i costi sostenuti, il contribuente può ottenere l’agevolazione fiscale sulle spese di:

  • acquisto dei materiali;
  • realizzazione effettiva dei lavori
  • perizie e sopralluogo;
  • imposta di bollo, IVA e diritti di concessione;
  • autorizzazione e denuncia di inizio lavori;
  • oneri di urbanizzazione.

Per ottenere le detrazioni sulle spese sostenute è indispensabile fornire la tracciabilità del pagamento effettuato tramite bonifico bancario o postale, indicando:

  • causale del versamento
  • codice fiscale del beneficiario delle agevolazioni fiscali
  • Partita Iva o codice fiscale del destinatario del bonifico

Il pagamento delle spese andrà effettuato esclusivamente tramite carta di credito intestata al contribuente che richiede il bonus o per mezzo di finanziamento.

È invece assolutamente vietato effettuare il pagamento tramite assegni o contanti.

Bonus ristrutturazione: chi sono i destinatari

Il Bonus ristrutturazione 2020 può essere richiesto da tutti i contribuenti che pagano le imposte sui redditi, residenti in Italia o all’estero.

Oltre al proprietario dell’immobile le agevolazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione casa possono essere ottenute dai seguenti soggetti:

  • usufruttuari e locatari
  • familiari e conviventi con il proprietario dell’immobile
  • soci di cooperative
  • acquirenti di immobili purché sia stato già stipulato e registrato in via preliminare un contratto di vendita
  • imprenditori individuali purché l’immobile non sia utilizzato con finalità commerciali
  • soci di società semplici

Oltre al Bonus ristrutturazioni, il Bonus Casa 2020 rinnova per un altro anno anche due importanti detrazioni ad esso collegate, il Bonus per mobili ed elettrodomestici ed introduce un’importante novità, il bonus Facciate.

Se nel primo caso si riconfermano le condizioni previste dalle precedenti leggi, nel caso delle ristrutturazioni delle parti esterne degli edifici vengono introdotte alcune importanti restrizioni e limitazioni.

Bonus casa 2020: detrazioni su mobili ed elettrodomestici

Con la nuova Legge di Bilancio si confermano anche le detrazioni fiscali sull’acquisto di mobili nuovi ed elettrodomestici finalizzati all’arredamento di immobili ristrutturati, purché di classe energetica efficiente, almeno in classe A.

I contribuenti che usufruiscono del Bonus Mobili potranno, infatti, recuperare almeno il 50% delle spese sostenute per un importo massimo di 10.000€ in caso di lavori di ristrutturazione e costi sostenuti per l’acquisto di forni, frigoriferi, lavastoviglie e piani di cottura elettrici.

Bonus ristrutturazioni 2020: le novità

La novità del Bonus facciate, strettamente legata a quello sulle ristrutturazioni, riguarda invece i lavori effettuati sulle parti esterne delle abitazioni, purché riguardanti le strutture opache della facciata.

Sono inclusi nella detrazione dunque tutte le tipologie di interventi che riguardano balconi, ornamenti e fregi, dalla pulizia alla tinteggiatura esterna, mentre saranno escluse dalle agevolazioni fiscali le spese per i lavori effettuati su grondaie, infissi e cavi.

Per gli interventi di tipo termico che riguardino l’intonaco per oltre il 10% della superficie disperdente lorda dell’edificio, sarà necessario rispettare specifici requisiti in termini di trasmittanza ed efficienza energetica.

Per ottenere le agevolazioni al 90% sugli interventi di ristrutturazione della facciata gli edifici dovranno essere collocati in centro storico (zona A) o in zone ad alta densità abitativa, mentre ne saranno esclusi quelli collocati in zone a bassa densità abitativa.

Nel caso in cui i lavori eseguite sulle facciate non rispettino i parametri sopraelencati sarà possibile ottenere la detrazione al 65% per la riqualificazione energetica dell’edificio per spese sostenute fino ad un massimo di 60.000€.

In caso di interventi riguardanti, invece, parti comuni di edifici condominiali con incidenza maggiore del 25% della superficie disperdente lorda, l’agevolazione fiscale potrà ammontare al 70%.

Anche le detrazioni fiscali sulle spese per la ristrutturazione della facciata verranno erogate in dieci quote annuali, senza alcun limito di spesa previsto per i contribuenti che abbiano accesso all’agevolazione.

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