Approvato ufficialmente dal Consiglio dei Ministri, il Decreto Rilancio rappresenta il terzo provvedimento economico destinato all’erogazione di misure a sostegno di famiglie e imprese, confermando nuovi aiuti per favorire una ripresa dopo il lockdown da Coronavirus.
Con più di 250 articoli distribuiti in 400 pagine e 55 miliardi messi in campo, questa manovra finanziaria, che avrebbe dovuto prendere il nome di Decreto Aprile e poi, Decreto Maggio, offrirà un imponente aiuto per il rilancio dell’economia.
In particolare il pacchetto destinato alle imprese, per il quale sono stati investiti circa 16 miliardi, prevede anche il taglio sulle bollette dell’energia per le attività produttive e commerciali investite dalla crisi economica.
Vediamo esattamente in che cosa consiste il Decreto Rilancio bollette, chi saranno i beneficiari e come verranno applicati gli sconti in fattura.
Decreto Rilancio: che cos’è e quali bollette sono state tagliate
Il Decreto Rilancio, insieme a quello Cura Italia, è una manovra finanziaria messa in atto dal governo per garantire una veloce ripartenza del Paese in un periodo di forte emergenza economica e sanitaria.
Tra i provvedimenti di questa strategia politica da 600 milioni, di cui potranno usufruire circa 3,7 milioni di aziende, quelli di maggiore urgenza riguardano il settore energia ovvero le spese relative all’elettricità che gravano sulle partite IVA investite dalla crisi.
Per le imprese sono infatti previste importanti novità che riguardano le bollette, con importanti tagli destinati a clienti non domestici in bassa tensione, con una potenza disponibile superiore a 3,3 kW.
Le norme introdotte assicurano bollette più leggere ed una burocrazia più snella per permettere alle aziende chiuse nella fase di lockdown di sostenere il pagamento di tasse e costi fissi in fattura.
Il Decreto Rilancio prevede dunque un taglio delle bollette soltanto per piccole attività produttive e commerciali colpite dall’emergenza per un periodo di tre mesi.
Ecco che cosa prevede esattamente il decreto per l’energia, quali bollette saranno tagliate e come verrà applicato.
Decreto Rilancio: sconti in bolletta per le partite iva
Tagli Irap, contributi a fondo perduto e rinvio delle scadenze fiscali sono solo alcuni dei provvedimenti inclusi nel Decreto Rilancio, che tra le importanti novità aggiunge anche un significativo sconto sulle bollette dell’energia per tre mesi a favore delle attività danneggiate dall’emergenza sanitaria.
In particolare, tra gli indennizzi destinati alle imprese che hanno subito un ingente perdita del fatturato a causa della pandemia, di particolare rilievo è l’abbattimento dei costi fissi in bolletta, previsto dall’Articolo 33, destinato ad alleggerire le fatture di negozi e piccole o medie imprese.
La riduzione degli oneri previsti dalle bollette elettriche riguarderà più precisamente le spese luce dei mesi di maggio, giugno e luglio, limitatamente ai costi dei trasporto e gestione del contatore e agli oneri generali di sistema.
Il taglio delle bollette per le attività produttive e commerciali colpite dalla pandemia ha dunque l’obiettivo di intervenire sulle quote fisse in bolletta, ossia su quelle spese indipendenti dalla potenza che riguardano esclusivamente le tariffe di rete e gli oneri generali per utenze non domestiche e in bassa tensione.
Decreto Rilancio: che cosa prevede il bonus bollette
Il Bonus bollette previsto dal Decreto Rilancio per i mesi di maggio, giugno e luglio prevede uno stanziamento di 600 milioni di euro, che consentirà all’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) di ridurre le fatture elettriche delle aziende.
Il taglio dei costi in bolletta riguarderà una rimodulazione delle spese fisse della bolletta elettrica al fine di aumentare la liquidità delle partite IVA, con una conseguente riduzione del 20% dei costi finali della fattura.
Secondo quanto stabilito dal Decreto, l’ARERA si dovrà occupare di regolamentare il Bonus Bollette azzerando le quote fisse per tutti i clienti non domestici in bassa tensione e ricalcolando le tariffe di distribuzione e misura dell’energia elettrica.
Il Bonus Bollette prevede di alleggerire i costi delle bollette snellendo le spese che in fattura figurano con la dicitura “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”, ossia quelle voci di spesa che non riguardano gli effettivi consumi di acqua, luce e gas.
Per quota fissa delle bollette elettriche, secondo quanto specificato nel testo del Governo, oltre alle tariffe di rete e agli oneri di spesa generali, si intendono anche tutti quegli elementi che non variano con il modificarsi del volume dell’energia prelevata e che coprono i costi di commercializzazione della vendita.
Per tutte le attività di tipo produttivo e commerciale in bassa tensione la cui potenza disponibile sia superiore ai 3,3 kW, le tariffe di rete e gli oneri generali potranno essere ricalcolati per ridurne la spesa applicando una potenza virtuale convenzionale di 3 kW.
Entro i tre mesi dall’emanazione del Decreto il Ministro dell’Economia verserà la metà dell’importo stanziato dal Governo direttamente sul Conto emergenza Covid-19, che è stato istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, mentre la somma restante verrà liquidata entro il mese di novembre 2020.
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