Bando Agrisolare 2024: incentivi fotovoltaico per imprese agricole

Cos'è il bando Agrisolare 2024, beneficiari

da Redazione | 03 Settembre 2024

Il bando Parco Agrisolare 2024 è un incentivo, previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che si pone l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici di impresa operanti nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, salvaguardando lo sfruttamento del suolo e dell’ambiente, con benefici sulla competitività delle imprese.

Prevede, inoltre, quali interventi complementari incentivati anche la rimozione dell’Eternit dai tetti, la realizzazione di impianti di areazione e sistemi di isolamento termico. La dimensione degli impianti può coprire al massimo il fabbisogno energetico delle imprese beneficiarie, nel complesso dei consumi elettrici e termici (ACS, riscaldamento o altre attività termiche soddisfatte con combustibili fossili).

Grazie a questo incentivo, le imprese possono ottenere un significativo sostegno finanziario (fino all’80% dell’investimento) per realizzare nuovi investimenti contribuendo alla sostenibilità ambientale. L’incentivo, erogato sotto forma di fondo perduto, ha una durata limitata.

Vediamo in cosa consiste il bando Agrisolare 2024 e tutti i dettagli.

Beneficiari e requisiti

L’incentivo Agrisolare si rivolge alle imprese agricole che operano nella produzione primaria di prodotti agricoli come definiti nella Tabella 1A del Decreto 176845 del 17 Aprile 2024, identificate tramite codice ATECO censiti dalla normativa. Rientrano in questa categoria le aziende di coltivazione agricola, allevamenti, acquacoltura, apicultura e silvicoltura. Possono partecipare in particolare:

  • Imprenditori agricoli in forma individuale o societaria.
  • Imprese agroindustriali.
  • Cooperative e consorzi.
  • Comunità energetiche, reti d’impresa, associazioni temporanee di imprese (a.t.i.).
  • Raggruppamenti temporanei di imprese (r.t.i.).

L’incentivo viene erogato sotto forma di sovvenzione alle imprese che soddisfano i requisiti previsti dal bando. Il GSE (Gestore Servizi Energetici) valuterà le domande presentate e approverà i progetti conformi, erogando infine il contributo a fondo perduto che potrà raggiungere l’80% delle spese ammissibili per l’intervento di efficienza energetica. Le imprese avranno la possibilità di adottare soluzioni di autoconsumo condiviso e potranno partecipare in forma aggregata.

In generale, occorre rispettare i seguiti requisiti specifici:

  • Zona geografica: il terzo bando è riservato alle imprese della produzione primaria del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
  • Disponibilità dei fabbricati: il beneficiario deve possedere i fabbricati su cui installare l’impianto.
  • Zone assistite: per gli investimenti in zone considerate svantaggiate, è previsto un incremento del 15% sul contributo (non oltre i massimali previsti dall’incentivo).
  • Grandi imprese: le grandi imprese devono presentare una valutazione della situazione senza aiuti e fornire i documenti giustificativi.
  • Conformità catastale: gli edifici e le attività devono essere conformi sul piano catastale e amministrativo alle specifiche di visura previste dal Bando, identificate come codice ATECO.
  • Requisiti impianti fotovoltaici: gli impianti fotovoltaici devono avere una dimensione tra i 6 kWp e 1.000 kWp, nel rispetto del vincolo dell’autoconsumo, come di seguito descritto. I componenti degli impianti devono essere sempre nuovi. Impianti realizzati esclusivamente su coperture di edifici connessi all’uso agricolo e mai a terra. Il dimensionamento degli impianti deve essere fatto tramite il tool online PVGIS del Join Research Centre della Commissione Europea.
  • Vincolo autoconsumo: dimensionamento impianto proporzionato al consumo energetico, ovvero il valore dell’energia elettrica prodotta dall’impianto non dove essere superiore alla somma dei consumi di energia elettrica ed energia termica dell’impresa, con una tolleranza massima del 5%. I consumi medi annui devono essere attestati alle bollette, valutati sul massimo dei consumi negli ultimi 5 anni.

Bando Agrisolare 2024: incentivo che rispetta l’ambiente

Gli impianti fotovoltaici devono essere installati sui tetti di fabbricati strumentali all’attività delle imprese beneficiarie, senza l’occupazione del suolo ad uso agricolo. L’incentivo promuove solo investimenti sostenibili e a basso impatto ambientale, rispettando il principio DNSH (Do No Significant Harm), ovvero gli incentivi sono riservati a progetti che non danneggiano l’ambiente o la salute della persona, evitando soluzioni legate ai combustibili fossili o attività inquinanti.

Questa misura rappresenta una grande opportunità per le imprese agricole del Sud Italia, consentendo di ridurre i costi energetici e migliorare la propria competitività sul mercato, contribuendo nel contempo ad un futuro più sostenibile.

Investimenti agevolabili e massimali

Il bando promuove principalmente la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture, agevolando l’efficienza e l’indipendenza energetica nonché la sostituzione di fonti fossili con fonti rinnovabili, per progetti fino ad un massimo di 2.300.000 euro di spesa. Tra le spese ammissibili rientrano:

  • Acquisto e installazione di pannelli fotovoltaici fino a 1.500 €/kWp con dimensione tra 6 kWp e 1.000 kWp, nel rispetto del vincolo dell’autoconsumo, fino ad un massimo di 1.500.000 euro di spesa.
  • Acquisto di batterie di accumulo fino a 1.000 euro/kWh, fino ad un massimo di 100.000 euro di spesa.

Rientrano nell’incentivo anche una serie di interventi complementari quali:

  • Rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti.
  • Isolamento termico dei tetti.
  • Realizzazione di un sistema di aerazione.

In questo caso sono ammesse spese fino a 700.000 euro proporzionali alla dimensione degli impianti (fino ad un massimo di 700 euro/kWp installato). Tra le spese ammissibili rientrano, inoltre, le spese per l’installazione di sistemi ricarica di veicoli elettrici, fino ad un massimo di 30.000 euro.

Nello specifico, tra gli interventi incentivabili sono inclusi:

  • Acquisto e installazione dei componenti costituenti essenziali o ancillari all’impianto fotovoltaico da realizzare, ovvero i moduli fotovoltaici, gli inverter, i software di gestione (ove richiesti), l’ulteriore componentistica (cavi, quadri, strutture di supporto, trasformatori, dispositivi di sicurezza a norma CEI, ecc.) necessaria al funzionamento dell’impianto.
  • Approntamento cantiere e direzione lavori.
  • Fornitura e posa in opera di materiali impiegati per l’esecuzione delle opere edili-murarie, gli adeguamenti impiantistici e le attrezzature di supporto per la corretta installazione e funzionalità dell’impianto nel rispetto delle normative vigenti.
  • Spese per lo svolgimento di adempimenti verso i soggetti competenti per la connessione e l’esercizio dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica. Tra queste rientrano gli importi da corrispondere al Gestore di Rete territorialmente competente, eventuali oneri per l’adeguamento dell’infrastruttura di rete necessario, l’assolvimento degli obblighi fiscali se previsti dalla norma, altri oneri necessari.

Tempistiche e modalità di accesso

Il terzo bando del “Parco Agrisolare 2024” apre il 16 settembre 2024 alle ore 12:00 e chiude il 14 ottobre 2024 alle ore 12:00. L’obiettivo è assegnare l’intera dotazione finanziaria della misura, pari a 2,35 miliardi di euro, entro il 2024.

Le imprese interessate dovranno presentare domanda esclusivamente attraverso la piattaforma informatica del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Per progetti ammessi e accettati, è inoltre possibile richiedere un anticipo dell’incentivo fino al 30% dello stesso, erogato entro 30 giorni dalla data di comunicazione di inizio lavori, a condizione del rilascio di una garanzia fidejussoria da parte del soggetto beneficiario. I soggetti beneficiari di progetti ammessi avranno 18 mesi di tempo per completare gli interventi. Il contributo a fondo perduto sarà erogato tramite bonifico bancario direttamente dal GSE, entro 90 gg dalla data di fine lavori.

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