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    Cosa devi sapere sulla normativa sulla sicurezza elettrica?

    Normativa sulla sicurezza elettrica cosa è, rischi e prevenzione

    da Redazione | 30 Maggio 2025

    Quante volte vi siete chiesti se il vostro impianto elettrico sia a norma? La normativa sulla sicurezza elettrica può apparire complessa, ma conoscere e comprendere i fondamenti è essenziale per evitare sanzioni e, soprattutto, per tutelare la nostra incolumità.

    Questo approfondimento vuole demistificare questa materia, fornendo informazioni pratiche e facilmente comprensibili sui requisiti di sicurezza degli impianti elettrici, sui controlli da effettuare e sulle figure professionali a cui rivolgersi per garantire la conformità e sicurezza dei nostri impianti.

    Cos’è la normativa sulla sicurezza elettrica?

    La normativa sulla sicurezza elettrica è un insieme di regole e disposizioni tecniche che definiscono i criteri e le procedure per garantire la protezione delle persone e dei beni da pericoli derivanti dall’uso di energia elettrica.

    La norma stabilisce i requisiti di sicurezza per la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’esercizio degli impianti elettrici, nonché le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti.

    Un aspetto davvero importante di questa normativa, come evidenziato dalla nuova edizione 2021 della norma CEI 11-27, è la definizione di una precisa rete di figure professionali a cui sono assegnati i compiti e le responsabilità tecniche.

    Questa gerarchia di ruoli e controlli ha lo scopo di innalzare il livello di sicurezza dei lavoratori esposti ai rischi connessi agli impianti elettrici (gli utilizzatori degli impianti) e a coloro che svolgono attività lavorative con rischio elettrico sugli impianti stessi.

    La norma, in particolare, entra nello specifico sui ruoli e sulle responsabilità di queste figure chiave per una gestione più sicura degli impianti e delle attività elettriche.

    Valutazione dei rischi elettrici

    Cosa si intende precisamente per rischio elettrico? Si tratta del pericolo derivante dal contatto diretto con parti in tensione, come cavi danneggiati, o dal contatto indiretto con elementi che accidentalmente sono diventati conduttori.

    In genere, ogni attività svolta in prossimità di fonti di energia elettrica deve essere effettuata previa valutazione specifica del rischio di esposizione. Nel condurre tale valutazione, è fondamentale fare riferimento al Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, che riassume tutti i rischi di natura elettrica come segue:

    • contatti elettrici diretti e indiretti;
    • innesco e propagazione di incendi causati da archi elettrici;
    • ustioni provocate da incendi originati da cortocircuiti o surriscaldamenti;
    • innesco di esplosioni;
    • sovratensioni;
    • elettrocuzione diretta e indiretta.

    Per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro, gli elementi chiave da tenere in considerazione sono i seguenti:

    • condizioni e caratteristiche specifiche dell’attività;
    • rischi presenti nell’ambiente;
    • tutte le condizioni operative ragionevolmente prevedibili.

    Rischio elettrico ed elettrocuzione

    Come accennato in precedenza, il rischio elettrico e l’elettricità possono avere effetti dannosi sul corpo umano, infatti il passaggio della corrente attraverso il corpo causa folgorazione o elettrocuzione.

    Per approfondire ecco gli effetti dell’elettrocuzione sul corpo umano.

    Ma non è finita qui, oltre agli effetti sul corpo, l’elettricità comporta anche il pericolo di incendi dovuti a malfunzionamenti come cortocircuiti, archi elettrici e sovraccarichi. Per questo motivo, la normativa prescrive la presenza di estintori in prossimità di impianti e quadri elettrici.

    Il Testo Unico all’articolo 80 stabilisce gli obblighi del datore di lavoro, che deve adottare le misure corrette per proteggere i lavoratori da contatti diretti e indiretti, innesco e propagazione di incendi e ustioni, innesco di esplosioni, fulminazione diretta e indiretta, sovratensioni e altri fattori prevedibili.

    Il passo fondamentale per il datore di lavoro è la valutazione del rischio elettrico: deve considerare le fonti primarie di rischio, le condizioni specifiche del luogo di lavoro e le caratteristiche dei processi lavorativi. Questa valutazione deve essere periodica e aggiornata in caso di modifiche ai processi o all’organizzazione aziendale che possono alterare la valutazione precedente.

    Per i lavoratori che eseguono lavori elettrici, infatti, la normativa sulla sicurezza elettrica CEI 11-27 definisce specifiche qualifiche: PES (Persona Esperta), PAV (Persona Avvertita) e PEI (Persona Idonea). Tutte queste figure hanno ruoli e responsabilità diverse in base alla loro qualifica, ma il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire loro una formazione specifica sul rischio elettrico tramite appositi corsi.

    Sicurezza elettrica: prevenzione e protezione

    La sicurezza elettrica, in particolare nei luoghi di lavoro, è fondamentale, come sottolineato dall’articolo 80 del D.Lgs. 81/2008, che impone al datore di lavoro l’obbligo di adottare le misure necessarie per proteggere i lavoratori da tutti i rischi di natura elettrica connessi all’utilizzo di materiali, apparecchiature e impianti elettrici messi a loro disposizione.

    Non a caso, la sicurezza elettrica è un tema centrale in numerosi corsi di formazione, di fondamentale importanza per garantire un’attività lavorativa sicura da rischi, incidenti e infortuni.

    Le misure di protezione che è possibile adottare per raggiungere tale obiettivo possono essere di due tipi:

    • protezione totale: si tratta di soluzioni progettate per proteggere impianti elettrici accessibili a chiunque. Questa protezione si realizza tramite un isolamento permanente delle parti attive, utilizzando barriere resistenti a sollecitazioni meccaniche, elettriche e termiche, realizzate con involucri specifici.
    • protezione parziale: in questo caso, la protezione è destinata a impianti accessibili solo a personale autorizzato e formato. Si attua con barriere e ostacoli che impediscono il contatto accidentale e l’avvicinamento involontario a parti attive durante lavori sotto tensione o attività di manutenzione.

    Sicurezza elettrica in casa

    La casa è percepita come il luogo più sicuro, ma al suo interno possono celarsi insidie nascoste. Pertanto, osservare alcune norme di sicurezza elettrica nel proprio ambiente domestico è estremamente utile.

    È consigliabile testare il pulsante di prova dell’interruttore differenziale almeno una volta l’anno. Questo dispositivo si trova nel quadro elettrico e, se premendo la leva non scatta, significa che è difettoso e richiede una riparazione.

    Inoltre, è importante non sovraccaricare l’impianto elettrico. Idealmente, ogni apparecchio dovrebbe avere la propria presa. Se ciò non è possibile, è preferibile utilizzare prese multiple, triple o adattatori che siano certificati e affidabili. Evitate assolutamente di collegare contemporaneamente più apparecchi ad alto consumo di energia alla stessa presa elettrica.

    Comprendere i pericoli connessi alla gestione dell’energia elettrica è di primaria importanza, una consapevolezza che guida profondamente l’operato di Energit. In quanto primo fornitore sardo nel mercato della vendita di energia elettrica in Italia e come quarto operatore italiano sui mercati energetici internazionali, Energit si impegna a promuovere l’emancipazione energetica dei propri clienti.

    Questo si traduce nell’offerta di soluzioni mirate all’ottimizzazione dei costi di fornitura e alla riduzione dei consumi energetici, consentendo una gestione più efficiente e consapevole dell’elettricità.

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