Avere una sauna tra le mura domestiche è il sogno di tanti: cosa c’è di meglio di una piacevole pausa di relax e benessere dopo una giornata frenetica?
Grazie ai prezzi sempre più economici delle saune finlandesi e ad infrarossi, averne una in casa è diventato un lusso abbastanza accessibile. Si può ordinare già pronta, ma c’è anche chi opta per il fai dai te e se la costruisce da solo.
Se stai pensando di acquistare una sauna la domanda che ti starai ponendo è sicuramente “quanto consuma una sauna finlandese?”. È infatti indispensabile valutare con attenzione caratteristiche, consumi energetici e scegliere l’ambiente dove collocarla.
Cos’è la sauna finlandese?
La sauna finlandese è un trattamento che apporta una serie di benefici psicofisici alla persona: grazie al vapore che si genera al suo interno, rilassa la muscolatura, dilata i vasi sanguigni, abbassa gradualmente la pressione sanguigna e depura l’organismo da tossine e impurità attraverso la sudorazione.
Possono essere di varie dimensioni, in grado di ospitare da 1 a 5 persone, e realizzate in cedro, pioppo, acero o abate canadese, con panche interne e una o più aperture in vetro temperato.
L’ambiente in cui si sceglie di installarla deve essere sufficientemente ventilato ed essere dotato di un impianto adatto al suo funzionamento.
Non sono necessarie grandi metrature: una cabina da 1-2 persone è compatta e versatile, può essere cioè installata in qualunque ambiente, interno ed esterno (terrazzo, balcone, giardino…), basta uno spazio di circa 3 metri quadrati e un cavo per l’alimentazione elettrica. L’ ideale sarebbe posizionare la sauna nei pressi del bagno, in modo da raggiungere facilmente la doccia. Dopo la sosta in sauna è opportuno, infatti, farsi una doccia per riportare la temperatura corporea ai valori normali.
Si può ricorrere a progetti su misura, decidere di installare la sauna durante una ristrutturazione o ampliamento del bagno, ma in ogni caso è bene richiedere un sopralluogo per verificarne la fattibilità. Vediamo quanto consuma una sauna finlandese e cosa verificare prima dell’acquisto.
Consumi energetici
Oltre all’investimento iniziale, che varia in base alla dimensione e al legno, bisogna considerare quanto consuma una sauna finlandese. Rispetto ad una sauna ad infrarossi (nata come alternativa alle saune tradizionali) ci sono delle differenze che non riguardano solo i benefici offerti, ma anche i consumi che avranno un impatto sulla bolletta.
La sauna finlandese ha un consumo significativamente più elevato rispetto a quella ad infrarossi perché lavora ad alte temperature con tempi di riscaldamento più alti, da 45 a 60 minuti. Il vapore al suo interno viene generato da stufe elettriche sulle quali sono collocate delle pietre laviche che assorbono il calore proveniente dalla stufa e lo trasmettono nella cabina. La temperatura all’interno della cabina raggiunge un valore compreso fra i 60 e gli 80°C.
Questo sistema comporta consumi energetici elevati, per questo è fondamentale scegliere soluzioni di qualità, puntare su materiali pregiati e sistemi di riscaldamento a basso consumo e scegliendo le offerte Energit per risparmiare e rispettare l’ambiente.
Per non rischiare sovraccarichi, è necessario verificare l’efficienza del proprio impianto elettrico domestico ed eventualmente fare un adeguamento della potenza dell’impianto, per garantire il corretto funzionamento della sauna ed usarla in contemporanea con altri elettrodomestici.
Costi sauna finlandese
E in termini di costi? Se la potenza della stufa è di 3,6 kW si può moltiplicare questo dato per il prezzo medio della corrente elettrica di circa 0,23 euro/kWh e per le ore di utilizzo, ad esempio 2. Il risultato è di 1,66 euro al giorno. Insomma, consumi di poco superiori a quelli di una lavastoviglie.
Questo costo però varia a seconda della potenza del modello. Una cabina di media-alta grandezza richiede minimo 4,5 kW e quindi i consumi aumentano. Il costo per una cabina standard parte da 1.700 euro per arrivare fino ad oltre 10.000 euro quelle più grandi (4/6 posti).
Scegliendo una sauna finlandese a basso consumo si risparmia perché non sarà necessario richiedere energia ulteriore al proprio gestore elettrico.