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Consuma di più il termosifone o il condizionatore?

consuma di più termosifone o condizionatore?

da Redazione | 04 Aprile 2022

Uno dei dubbi più comuni relativi al riscaldamento domestico è “consuma di più il termosifone o condizionatore?”. Nonostante sia arrivata la primavera, c’è ancora bisogno di riscaldare le nostre case e quindi è utile sapere, anche per arrivare preparati all’inverno prossimo, quale tra le due soluzioni è la più conveniente per evitare importi salati in bolletta più di quanto lo siano già a causa degli aumenti di luce e gas.

Valutiamo caratteristiche e consumi di termosifoni e condizionatori per riscaldare.

Consumi energetici del condizionatore

Confrontando le caratteristiche di questi due sistemi di riscaldamento è possibile capire se consuma di più termosifone o condizionatore.

I condizionatori A+++ di ultima generazione prevedono una spesa iniziale piuttosto alta ma permettono di riscaldare più velocemente gli spazi. Un altro vantaggio dei condizionatori a pompa di calore è la possibilità di accenderli e spegnerli quando si preferisce, anche quando si è fuori casa. Non è richiesta particolare manutenzione dopo l’installazione, ma lo svantaggio riguarda i consumi: circa 400 watt l’ora, ovvero 1,2 kW/h.

Ipotizziamo che in una casa ci siano 3 condizionatori. Se si accendono 50 ore a settimana si stima un consumo totale di 60 kW a settimana. Calcolando che 1 kW costa attualmente circa 0,256 centesimi in fascia unica, si può determinare il costo al mese (61,44 euro). Nel mercato libero il costo del kWh viene invece stabilito dai singoli fornitori di energia elettrica. Le spese si abbassano se i condizionatori si spengono nelle stanze che in quel momento non si utilizzano o quando si esce di casa.

Consumi energetici del termosifone

Nel caso dei termosifoni, il consumo del gas è influenzato da diverse variabili:

  • La grandezza della casa.
  • La città di residenza.
  • La presenza di un riscaldamento autonomo o centralizzato.
  • La temperatura esterna e quella che si desidera avere.

Non si può effettuare un calcolo preciso della spesa in questo caso, ma si stima tra i 100 e i 300 euro, una cifra più alta rispetto ai condizionatori.

Quindi consuma di più termosifone o condizionatore? La risposta corretta è che dipende dall’uso che se ne fa. Analizziamo i pro e i contro di entrambe le soluzioni per capire come risparmiare in bolletta.

I termosifoni: vantaggi e svantaggi

I termosifoni si riscaldano grazie all’acqua calda, ottenuta dalla combustione del metano, proveniente dal circuito collegato alla caldaia. Quelle nuove sono molto efficienti e si attaccano solo quando la temperatura scende sotto una soglia, si possono programmare e richiedono solo un controllo ogni 2 anni.

A differenza dei condizionatori che sono in grado in poco tempo di riscaldare le stanze, per la caldaia sono necessarie un paio d’ore per scaldare l’intero impianto di distribuzione dell’acqua e dunque l’ambiente. La caldaia può essere usata per produrre acqua calda ad uso sanitario evitando così l’utilizzo dello scaldabagno. Il metano raggiunge la caldaia e non c’è dispersione di energia che invece accade con la corrente elettrica. Dunque, i termosifoni richiedono più tempo per riscaldare casa, ma garantiscono minore spreco di energia.

Condizionatori: pro e contro

I condizionatori a pompa di calore offrono il vantaggio di un riscaldamento degli ambienti domestici in tempi rapidi. Grazie alla loro tecnologia inverter, modulano in automatico la potenza dell’aria calda o fredda necessaria per mantenere la temperatura impostata senza frequenti spegnimenti e accensioni. L’aria viene prelevata e poi riemessa una volta riscaldata, producendo un riscaldamento dell’ambiente prima nella parte alta e poi pian piano a scendere verso il pavimento.

Questo sistema garantisce un confort migliore e ottimizza i consumi energetici o meglio, è utile per porre rimedio ai primi abbassamenti delle temperature. Più le temperature sono basse e più le performances si abbassano, fino talvolta a smettere di funzionare al di sotto dello zero!

Quando si calcolano i consumi bisogna tenere conto anche della manutenzione periodica che richiedono i condizionatori per quanto riguarda i filtri d’aria.

In conclusione, conviene il condizionatore rispetto al termosifone se si desidera scaldare piccoli spazi in tempi rapidi. L’ideale sarebbe alimentarli con energia prodotta da pannelli fotovoltaici e scegliere l’offerta Energit per risparmiare.

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