Esistono diversi tipi di sistemi di riscaldamento e per scegliere quello più adatto alle nostre esigenze è fondamentale conoscere le varie caratteristiche, i prezzi e i consumi. A volte si fa confusione, ad esempio si usano i termini radiatori e termosifoni come sinonimi, ma in realtà non è esattamente così.
In questo articolo facciamo chiarezza spiegando la differenza tra radiatori e termosifoni, come funzionano e qualche consiglio utile se volete sostituire il vostro impianto di riscaldamento.
Come funziona il termosifone?
Il termosifone è l’impianto di riscaldamento maggiormente diffuso nelle abitazioni, specialmente nei condomini. Viene anche chiamato calorifero o radiatore per indicare quell’elemento che fa parte del sistema di riscaldamento che diffonde calore nell’ambiente domestico.
I termosifoni appartengono alla categoria dei sistemi di riscaldamento per convenzione: al loro interno l’acqua calda scorre ad altissime temperature (tra i 60 e gli 80°C) e cede il suo calore al radiatore scaldando la lega del termosifone.
Si innesca quindi un moto convettivo con l’aria a temperatura più fredda presente nella stanza. L’aria calda inizia a salire spostando l’aria fredda prima lontano dal termosifone e poi verso il basso. Quando questa raggiunge le vicinanze del termosifone riceve per convenzione il calore rilasciato dal terminale, continuando il ciclo dinamico: caldo-freddo-caldo.
Chiariamo ora se e in cosa differisce dal radiatore.
Radiatori e termosifoni: differenza
Qual è la differenza tra radiatori e termosifoni? Il termosifone indica tecnicamente il fenomeno fisico (che reca il suo nome), basato sulla diversa temperatura dell’acqua, anche se comunemente viene usato per indicare un corpo che fa parte del sistema di riscaldamento.
Tra radiatori e termosifoni la differenza è rappresentata dal meccanismo che permette loro di produrre ed emanare calore. Infatti, radiatori e termosifoni possono avere un funzionamento interno diverso. Parliamo dei recenti radiatori che funzionano semplicemente tramite energia elettrica senza che al loro interno passi l’acqua calda proveniente dalla caldaia.
Qualunque sia il loro funzionamento, il loro scopo è identico e cioè riscaldare l’ambiente domestico, per cui questi due termini vengono usati nell’uso comune come sinonimi.
Consigli per il risparmio energetico
Innanzitutto, prima di capire quali termosifoni installare a casa vostra è necessario scegliere l’impianto di riscaldamento da utilizzare.
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Prima di acquistare i termosifoni dovete sapere che possono essere di diversi tipo:
- in ghisa
- in acciaio
- in alluminio
I radiatori in ghisa riescono a riscaldare molto di più rispetto agli altri due materiali ma hanno un prezzo più elevato. Si consiglia di scegliere quelli dotati di valvola termostatica che registra la temperatura e permette di regolarla al bisogno per impostare la temperatura desiderata nelle varie stanze. In quasi tutti i condomini le valvole sono obbligatorie.
Occorre poi praticare una semplice manutenzione periodica: eliminare l’aria che si accumula nei tubi che ne impedisce il corretto funzionamento. Infine, è bene garantire una costante areazione delle stanze dove sono installati i radiatori perché il moto convettivo tende a sollevare polveri.