Quanto consuma uno spazzolino elettrico?

Quanto consuma lo spazzolino elettrico, vantaggi

da Redazione | 07 Agosto 2025

Quando si pensa ai consumi energetici domestici il primo pensiero va agli elettrodomestici usati in cucina, ma anche quelli da bagno, come rasoi elettrici, spazzolino elettrico, scaldasalviette e phon, seppur in misura minore, incidono sulla bolletta.

In questo articolo analizziamo quanto consuma uno spazzolino elettrico, le varie tipologie, i vantaggi e le differenze con lo spazzolino manuale.

Tipi di spazzolino elettrico

Esistono in commercio diversi tipi di spazzolino elettrico che differiscono per setole, prezzo, design e velocità, ma in generale sono composti da 3 parti:

  • Manico (corpo). La parte principale che contiene il motore elettrico e la batteria ricaricabile (o non). Alcuni modelli includono un indicatore LED per la carica, timer e sensori di pressione.
  • Testina intercambiabile, che può avere forme e setole diverse, a seconda del tipo (oscillante, sonica o ultrasonica).
  • Base di ricarica. Collegata alla corrente elettrica, serve per ricaricare lo spazzolino quando non in uso.

Gli spazzolini elettrici si dividono in tre principali categorie:

  • Rotanti-oscillanti: le testine possono compiere movimenti circolari e oscillatori a bassa o ad alta frequenza.
  • Sonici, nei quali la testina vibra ad altissima frequenza (fino a 62 mila movimenti al minuto), assicurando una maggiore efficacia nella rimozione della placca.
  • Ultrasonici, in grado di muoversi su e giù producendo fino a 30 mila oscillazioni al minuto per disgregare la placca. Quest’ultimi sono più costosi.

Quanto consuma uno spazzolino elettrico

Il consumo energetico di uno spazzolino elettrico è estremamente basso, ma non per questo va sottovalutato, in quanto usato quotidianamente. In generale, consuma circa 0,2 watt/ora, ma dipende dal tipo di modello; alcuni, infatti, consumano circa 0,5 Watt/ora.

Ipotizziamo un utilizzo dell’apparecchio di 2 minuti per 3 volte al giorno. Il consumo giornaliero è di 0,02 Wh al giorno.

Per calcolare il consumo mensile (30 giorni) è sufficiente fare: 0,02 Wh × 30 = 0,6 Wh al mese. Queste cifre aumentano se più membri del nucleo familiare utilizzano lo spazzolino elettrico. Bisogna poi sommare i consumi durante la ricarica, che può richiedere circa 12-16 ore per una durata di 7-10 giorni, ma stiamo comunque parlando di un consumo annuale quasi nullo (in media neanche 30 centesimi di euro circa), confermando che è uno degli elettrodomestici meno energivori in assoluto. Ad esempio, uno spazzolino elettrico consuma oltre 100 volte meno rispetto a un phon.

Vantaggi e svantaggi: conviene usarlo?

Lo spazzolino elettrico apporta diversi benefici sulla salute dentale. Secondo uno studio risulta più efficace nel rimuovere la placca rispetto allo spazzolino da denti tradizionale. In più:

  • Consuma pochissimo e non incide sulla bolletta.
  • Migliora l’igiene orale e risulta vantaggioso per i bambini o per chi ha difficoltà a lavarsi i denti con quello manuale.
  • Sono sufficienti 2 minuti per un buon risultato di pulizia.
  • Richiede una manutenzione semplice.

Ci sono però degli svantaggi da considerare: il costo iniziale elevato dell’apparecchio, ma anche questo si ammortizza facilmente nel tempo, la dipendenza dalla ricarica (se dimentichi di caricarlo non puoi usarlo), e la rumorosità: la testina rotante può essere fastidiosa e rumorosa.

Nel complesso, lo spazzolino elettrico è uno strumento efficace e pratico, ma dipende sempre dalla modalità di utilizzo. Un uso scorretto può causare recessioni gengivali.

Spazzolino elettrico: confronto con lo spazzolino manuale

Uno studio pubblicato su Cochrane Oral Health Group ha dimostrato che gli spazzolini elettrici rimuovono in media più placca tra un dente e l’altro rispetto agli spazzolini manuali e causano un minor numero di infiammazioni gengivali. Richiedono però maggiore cura, investimento economico e attenzione rispetto a quello manuale. La testina andrebbe sostituita ogni 3 mesi circa. Occupano anche uno spazio maggiore in quanto, rispetto al manuale, hanno la base di ricarica. Hanno poi un maggiore impatto ambientale, perché richiedono batterie, elettronica e materiali plastici non sempre facilmente riciclabili.

Mentre, i vantaggi dello spazzolino tradizionale sono:

  • Il prezzo basso.
  • La leggerezza.
  • La resistenza in caso di caduta.
  • Inoltre, non emette rumore e non necessita di ricarica.

Per una buona igiene orale bisognerebbe usarlo per 3 minuti e scegliere setole non troppo dure.

Per chi desidera una pulizia efficace e al contempo non vuole aumentare i consumi domestici, lo spazzolino elettrico è una scelta ottimale se usato correttamente, ma si consiglia di chiedere un parere al proprio dentista di fiducia.

Come ridurre il consumo energetico dello spazzolino elettrico

Ci sono alcune buone pratiche per ottimizzarne l’efficienza e ridurre ogni spreco. Ecco dei consigli per ottenere un risparmio energetico e ridurre l’impatto ambientale:

  • Sostituire le testine di spazzolamento.
  • Utilizzare un caricabatterie a basso consumo energetico.
  • Spegnere lo spazzolino elettrico dopo l’utilizzo o durante il risciacquo e scollegare la base di ricarica quando non è in uso.
  • Ricaricare solo quando serve.
  • Optare per spazzolini con batterie a litio che durano di più.
  • Smaltire correttamente le batterie e le testine.

Con piccoli gesti come ricaricare solo quando serve, evitare sprechi e scegliere marchi sostenibili, è possibile unire comfort, igiene orale ed efficienza energetica. E con la fornitura Energit ottieni un risparmio immediato in bolletta. Scegli tra le nostre soluzioni quella più adatta a te!

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