La voltura per decesso è una procedura indispensabile per mantenere attive le utenze di luce e gas dopo la scomparsa di un familiare.
Si tratta del passaggio del contratto di fornitura di luce o gas dal defunto a un erede o a un nuovo intestatario, per continuare a usufruire dei servizi senza interruzioni e per regolarizzare la posizione contrattuale. Capire come funziona, quali documenti servono e le tempistiche è importante per evitare inutili complicazioni in un momento già delicato.
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Cos’è la voltura per decesso
La voltura mortis causa è la pratica che consente, in caso di decesso, di modificare l’intestatario di un contratto di energia elettrica o gas già attivo, avviata dagli eredi del defunto, al fine di mantenere attiva la fornitura. Il contratto può passare:
- a un erede o familiare convivente, che subentra per continuare a utilizzare il servizio;
- a un nuovo occupante dell’immobile, se la casa viene ereditata, venduta o affittata.
Attenzione a non confondere la voltura con il subentro: quest’ultimo si richiede quando il contratto è stato cessato e occorre riattivare la fornitura.
Quando fare la voltura per decesso?
Questa pratica viene avviata, in genere, quando:
- l’erede è convivente con il defunto e deve quindi continuare a utilizzare l’energia elettrica e il gas dell’abitazione;
- si vuole mantenere attive le forniture temporaneamente a proprio nome, nell’attesa di vendere o affittare la casa, senza sostenere le spese di disattivazione e riattivazione.
Se non si vuole continuare ad utilizzare la luce e il gas, è possibile fare richiesta di cessazione delle utenze al proprio fornitore.
È consigliabile richiedere la voltura il prima possibile, per evitare:
- problematiche legate a bollette intestate al vecchio intestatario;
- ritardi nell’accesso a bonus sociali o tariffe agevolate;
- contestazioni in caso di morosità pregresse.
La legge non stabilisce un termine fisso, ma la pratica va avviata appena si ha la certezza di voler mantenere attivo il servizio.
Come fare la voltura per decesso
La richiesta può essere fatta solitamente:
- online, tramite area clienti del fornitore;
- telefonicamente, al servizio clienti;
- tramite raccomandata A/R.
In genere, sono richiesti i seguenti documenti:
- Contatti, nome, cognome e codice fiscale del richiedente.
- Modulo di richiesta che fornisce il sito del fornitore.
- Dati catastali dell’immobile.
- Codice POD (per l’elettricità) o codice PDR (per il gas), reperibili sulla bolletta.
- Eventuale delega se necessaria.
- Dati anagrafici del defunto e certificato di morte.
Tempi e costi della voltura per decesso
La voltura per decesso richiede in media:
- Dai 5 ai 7 giorni lavorativi dalla richiesta per l’energia elettrica (tempi analoghi a quelli della voltura normale);
- Fino a 10-15 giorni lavorativi per il gas.
I tempi decorrono da quando la documentazione viene considerata completa.
Per quanto riguarda i costi, quelli della voltura per mortis causa possono cambiare da fornitore a fornitore. Gli oneri amministrativi saranno gratuiti per il coniuge del defunto.
Nel caso in cui non si proceda con la voltura, è possibile incorrere in sanzioni o in interruzioni improvvise delle forniture.
Sapere come funziona, quali documenti servono e quali sono i costi permette di affrontare la pratica con più serenità, evitando interruzioni del servizio o spese impreviste. In caso di dubbi, è sempre consigliabile contattare il proprio fornitore e consultare le informazioni ufficiali dell’ARERA, così da avere la certezza di seguire la procedura corretta.