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    Quali sono gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano?

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    da Redazione | 17 Marzo 2020

    Il passaggio della corrente elettrica sul corpo umano può generare conseguenze dannose per il sistema cardiocircolatorio e significativi danni a carico dei centri nervosi fino a veri e propri stati di shock che possono condurre spesso alla morte.

    I gravi effetti fisiopatologici indotti dalla pericolosità della corrente elettrica possono variare in rapporto al valore della tensione sul corpo umano, che può essere di tipo continuo o alternato, differenziandosi anche in base alla frequenza.

    Le conseguenze del passaggio di corrente continua sembrano essere inferiori rispetto a quelle generate dalle frequenze industriali della corrente alternata, responsabile di spasmi muscolari e fibrillazione cardiaca.

    La fonte di rischio maggiore generata dalla corrente elettrica sul corpo umano sembra essere legata ad impianti elettrici sprovvisti di regolare manutenzione o mantenuti in condizioni di sicurezza precaria, ma anche all’utilizzo di impianti e apparecchi danneggiati e a interventi su di essi effettuati in condizioni non idonee o in situazioni di alto rischio (es. con le mani bagnate o in presenza di pavimenti umidi).

    Per capire meglio la pericolosità della corrente elettrica sul corpo umano e i suoi effetti è necessario aprire una parentesi per conoscere più da vicino alcuni aspetti di fisiologia.

    Vediamo quindi come reagisce un corpo in base alla tensione applicata e quali sono le principali conseguenze ed effetti fisiologici del passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano.

    Corrente elettrica e corpo umano: impedenza e legge di Ohm

    Con il termine impedenza si identifica un corpo a cui viene applicato un differente carico di potenziale elettrico, dal valore variabile in relazione a caratteristiche individuali del soggetto e in funzione alla frequenza (Hz) della tensione su di esso esercitata.

    La capacità di un organismo di resistere al passaggio di corrente elettrica alternata è, inoltre, strettamente collegata alla composizione corporea, in particolare alla presenza di elettroliti presenti nell’acqua extracellulare.

    Più precisamente, secondo la legge di Ohm, il valore della corrente che circola attraverso il corpo umano è direttamente proporzionale alla tensione ad esso applicata, pertanto al variare di questi elementi ne risultano effetti fisiologici differenti.

    Tra questi i principali si classificano, in linea di massima, come spasmi ed effetti termici, in relazione al percorso che la corrente segue nel corpo umano.

    Se la scarica elettrica riguarda, ad esempio la mano sinistra o il contatto avviene tra mani e piedi, si avranno prevalentemente danni a carico di queste regioni corporee, mentre se l’alta tensione attraversa l’intera superficie corporea ne conseguiranno gravi danni per gli organi interni e il muscolo cardiaco.

    Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i principali effetti fisiopatologici del passaggio di corrente nel corpo umano.

    Effetti della corrente elettrica sul corpo umano: quali sono i principali

    Il passaggio di corrente elettrica sul corpo umano sottoposto ad una differenza di potenziale, può generare diversi effetti fisiopatologici, tra questi i più gravi sono:

    Tetanizzazione dei muscoli

    Per tetanizzazione si intende una contrazione involontaria al passaggio della corrente esterna da parte del muscolo interessato dal contatto, che in condizioni normali, si muovono secondo stimoli di tipo elettrico trasmessi dal sistema nervoso.

    Il passaggio di corrente ad alta tensione genera una sorta di immobilizzazione dell’arto che, non fa altro che protrarre il contatto dell’infortunato, elevando il rischio di altre gravi conseguenze, anche mortali, tra cui l’arresto respiratorio.

    Questa azione esercitata dalla corrente elettrica sul corpo umano interessa generalmente i muscoli contrattili della mano, generando spasmi che impediscono qualsiasi tipo di movimento e che variano in rapporto alla tensione di corrente applicata.

    La reazione del corpo umano alla corrente applicata cambia a seconda che essa sia alternata o continua, raggiungendo una soglia di tetanizzazione pari a 10/15 mA in caso di corrente alternata a 50 Hz per arrivare a valori dai 100 ai 300 in caso di corrente continua.

    Si parla in questo caso anche di corrente di rilascio ossia il valore più alto di corrente dal quale un corpo umano è in grado di allontanarsi, che, in caso di corrente alternata è appunto 10 mA per le donne ma può arrivare a 15 mA per gli uomini.

    Arresto respiratorio

    Lo shock termico che la corrente produce attraversando il corpo umano può arrecare gravi danni al sistema nervoso inibendo i centri che controllano la respirazione e i muscoli, con conseguente arresto cardiaco.

    Fibrillazione ventricolare

    Il passaggio di corrente esterna sul corpo umano può generare altre gravi conseguenze a carico del muscolo cardiaco, alterandone il normale funzionamento e provocando la morte del soggetto.

    Tra queste rientra la fibrillazione ventricolare, che provoca una contrazione irregolare delle fibre cardiache, alterandone la regolare funzione di pompa cardiaca.

    Il muscolo cardiaco, infatti, lavora secondo ritmi indotti da uno stimolo elettrico interno ossia generato da cellule specializzate, pertanto uno corrente elettrica esterna provoca un’importante alterazione nel suo funzionamento.

    La fibrillazione ventricolare, che si innesca secondo modalità variabili in relazione al percorso della corrente, impedisce al cuore di pompare il sangue in modo regolare generando una contrazione irregolare delle fibre del ventricolo, con gravi conseguenze per la circolazione.

    Il passaggio della corrente, se particolarmente lungo, ha conseguenze letali, soprattutto nel caso siano interessate nel contatto mano sinistra e torace, a meno che non si intervenga tempestivamente con una violenta scarica tramite defibrillatore.

    Fibrillazione atriale

    Dispnea e cardiopalmo sono, invece, sintomi della fibrillazione atriale, che, insieme ad insufficienza coronarica acuta e infarto del miocardio, si classificano tra le conseguenze più gravi del passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano.

    Ustioni della pelle

    L’aumento della temperatura generato sulla pelle umana dal passaggio di corrente elettrica esterna può causare gravi ustioni.

    Gli effetti termici indotti dalle scosse elettriche sul corpo umano, infatti, provocano la distruzione degli strati superficiale dell’epidermide, oltre che danni profondi agli arti, sia superiori che inferiori, fino ad emorragie indotte dalla rottura delle arterie e danneggiamenti dei centri nervosi.

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