A partire dal 1° gennaio 2025, le detrazioni fiscali per l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili, come quelle a gas metano, non sono più disponibili. Lo stop agli incentivi è in linea con la Direttiva europea 1275/2024 (EPBD, Energy performance Building Directive, nota come Direttiva case green) entrata in vigore a maggio 2024.
Vediamo tutte le novità sul bonus caldaia, le tipologie di caldaie e gli incentivi ancora previsti per l’installazione di sistemi di riscaldamento più ecologici.
Indice dei contenuti
Cosa cambia con la Legge di Bilancio 2025
Fino alla fine del 2024 era possibile ottenere una detrazione per sostituire la vecchia caldaia con diverse percentuali: fino al 50% oppure al 65% o, se si rientrava nel Superbonus, al 90% sulle spese effettuate.
Con la Manovra 2025, il bonus caldaia non esiste più. Tuttavia, sono ancora previsti incentivi per l’installazione di sistemi ibridi come quelli composti da pompe di calore e caldaia a condensazione controllate da una centralina unica. Ad esempio, l’Ecobonus consente una detrazione fiscale del 50% per l’installazione di caldaie a condensazione di classe A, purché abbinate a sistemi di termoregolazione evoluti. Per interventi più complessi, come l’installazione di sistemi ibridi o pompe di calore, la detrazione può arrivare fino al 65%.
La caldaia di un appartamento rappresenta l’elemento cardine di un impianto di riscaldamento tradizionale, per questo motivo è necessario prestare attenzione alla scelta della giusta tipologia, da installare ex-novo o sostituire ad un modello preesistente.
Oltre a fattori relativi al nucleo familiare, come il numero di persone che abitano l’immobile o a esigenze di costruzione, quali dimensione, struttura e posizione della casa, è necessario tenere in considerazione la destinazione d’uso.
La caldaia può essere utilizzata essenzialmente per due funzioni:
- riscaldamento della casa;
- riscaldamento dell’acqua sanitaria.
Nel secondo caso la produzione dell’acqua calda può avvenire in modo istantaneo cioè con accensione immediata e riscaldamento dell’acqua all’apertura del rubinetto, oppure ad accumulo, ossia l’acqua viene riscaldata in un serbatoio con capacità media da 60 a 100 litri.
Tra le tipologie di caldaie quelle che maggiormente si prestano a garantire un buon risparmio energetico sono quelle a condensazione: ecco come funzionano e quali sono i vantaggi. Parleremo poi degli incentivi disponibili per la loro installazione.
Caldaie a condensazione: tipologie
Le caldaie a condensazione sono il sistema più indicato per il risparmio energetico, in quanto utilizzano una tecnologia avanzata per trasformare in vapore acqueo parte del calore contenuto nei gas di scarico, così da sfruttare al meglio il combustibile e ridurre notevolmente i consumi.
Le caldaie a condensazione permettono ai fumi prodotti nella combustione di essere raffreddati e riportati allo stato liquido, mentre nella caldaia tradizionale buona parte del calore prodotto si disperde attraverso la canna fumaria per non danneggiare l’impianto.
Attraverso questo processo, i gas di scarico vengono espulsi ad una temperatura di circa 40°C, riducendo il consumo di energia del 16% rispetto ad una caldaia tradizionale.
Per riscaldare un appartamento medio, le caldaie a condensazione a gas richiedono una potenza di circa 10 KW, per riscaldare l’acqua sanitaria sono necessari invece dai 25 ai 35 KW.
Oltre ad essere una buona soluzione di risparmio energetico la caldaia a condensazione è facile da installare e da sostituire ad un impianto tradizionale, a patto di eseguire una manutenzione periodica che ne garantisca l’efficienza nel tempo.
Caldaie a condensazione a biomassa
Tra le tipologie di caldaie a risparmio energetico quelle a biomassa assicurano una notevole riduzione dei consumi di energia. Queste si possono distinguere in:
- Caldaie a condensazione a legna. Questa tipologia di impianti ha il vantaggio della reperibilità dei materiali, oltre che essere dotate di una buona potenza, che oscilla dai 20 ai 50 KW.
Perfette per le esigenze di riscaldamento di abitazioni in montagna o piccoli condomini dotati di impianto centralizzato, funzionano attraverso la combustione a fiamma inversa ossia il combustibile è collocato nella parte alta mentre la fiamma è orientata verso il basso in modo che la legna non bruci tutta insieme.
Le caldaie a condensazione a legna possono essere di due tipi: aspiranti ossia dotate di un aspiratore dietro l’uscita dei fumi e soffiate, quando hanno un ventilatore frontalmente ad essi.
- Caldaie a condensazione a pellet. Quella a pellet è una valida alternativa alle caldaie che utilizzano combustibili naturali: alimentate da materiali derivanti dagli scarti della lavorazione del legno, queste caldaie a condensazione garantiscono prestazioni energetiche elevate ed un risparmio in bolletta pari al 50%.
Il funzionamento, derivante dalla combustione automatica del pellet, è assicurato da una centralina elettronica e da un software, da cui dipendono la produzione e la distribuzione del calore nell’impianto di riscaldamento.
Oltre ad essere utilizzata efficacemente per la produzione di acqua calda, la caldaia a pellet può essere collegata a impianti moderni, come i pannelli solari, per il riscaldamento dell’ambiente domestico.
Caldaie a condensazione: i vantaggi
Le caldaie a condensazione permettono di risparmiare sul consumo di gas metano assicurando innumerevoli vantaggi che possiamo riassumere in quattro punti principali:
- Maggiore efficienza energetica. Le caldaie a condensazione assicurano il 30% in più di efficienza energetica rispetto alle caldaie tradizionali a GPL o ad aria soffiata.
- Elevata sicurezza. Questa tipologia di caldaie a tenuta stagna permettono di espellere i fumi prelevati dall’aria esterna attraverso fori praticati nelle pareti in fase di installazione, per questo motivo sono in grado di offrire standard di sicurezza elevati in qualsiasi contesto abitativo.
- Risparmio economico. Le caldaie a condensazione offrono un notevole vantaggio economico in quanto rientrano tra gli interventi soggetti a detrazione fiscale, assicurando un risparmio che va dal 20% al 30% della bolletta.
- Rispetto per l’ambiente. Grazie ad una riduzione dei gas inquinanti, le caldaie a condensazione hanno un basso impatto sull’ambiente, contribuendo a ridurre smog ed effetto serra.
Quelle a condensazione non sono le uniche caldaie a risparmio energetico, tra queste rientrano anche altre due tipologie, ecco quali sono.
Caldaia a premiscelazione
Le caldaie a premiscelazione assicurano una riduzione dei consumi pari al 10% e un rendimento al di sopra del 90% grazie ad un perfetto bilanciamento tra aria e gas metano che favorisce una combustione ottimale nel bruciatore in grado di ridurre le emissioni inquinanti.
Caldaia solare
La caldaia solare sfrutta il calore solare termico per garantire un risparmio sulle spese del combustibile e ridurre al massimo le emissioni di anidride carbonica nell’aria.
Questa caldaia a risparmio energetico prevede il posizionamento dei pannelli solari sul tetto al fine di ottenere riscaldamento e acqua calda sanitaria e spesso viene integrata a gas metano, gasolio e GPL.
I costi iniziali di investimento per la caldaia solare è pari a quello degli impianti a condensazione, a cui si sommano quelli per un eventuale collegamento all’impianto termico preesistente, che consentirà di fornire acqua preriscaldata.
Questa soluzione, oltre a garantire un approvvigionamento idrico senza limiti di consumo, consente di sfruttare al massimo l’efficienza del pannello solare e risparmiare notevolmente sulla bolletta del gas.
Bonus caldaia 2025 per sistemi ibridi
Come abbiamo detto in apertura, nel 2025 non sono più ammessi i bonus per gli impianti di climatizzazione alimentati esclusivamente da gas di origine fossile. Continueranno però ad essere incentivabili gli impianti di riscaldamento ibridi.
Infatti, nel bonus Ristrutturazioni rientra l’intervento di sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda sanitaria per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto.
La detrazione è del 50% ma solamente per i proprietari dell’abitazione principale.
Gli importi massimi detraibili per ogni intervento sono di 96 mila euro, quindi la detrazione massima è di 48.000 (per abitazione principale) da “spalmare” nella dichiarazione dei redditi in 10 anni.
Il Conto Termico consente di ottenere un contributo:
- fino al 40% della spesa sostenuta per la sostituzione del vecchio generatore di calore con una caldaia a condensazione;
- fino al 65% se si installano caldaie ibride (caldaia a condensazione più pompa di calore).
Infine, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, con sistemi ibridi o caldaie a biomassa rientra tra gli interventi incentivabili dell’Ecobonus 2025. Si tratta di una detrazione dall’IRPEF o dall’IRES del 50%, da dividere in 10 rate annuali di pari importo.
Per ottenere la detrazione fiscale sui lavori di sostituzione o installazione di impianti dotati di caldaia a condensazione o a biomassa è necessaria una documentazione che includa:
- la dichiarazione di conformità dell’intervento eseguita tramite asseverazione firmata da un tecnico abilitato. In caso di impianto con potenza inferiore a 100 KW è possibile sostituire questo documento con una dichiarazione fornita dai produttori della caldaia o delle valvole termostatiche, tranne che per le caldaie a biomassa;
- le fatture delle spese sostenute per gli interventi;
- le ricevute dei bonifici bancari o fiscali (il pagamento deve essere tracciabile) riportanti la causale di versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o codice fiscale della ditta installatrice.
- la ricevuta di invio telematico all’ENEA tramite sito predisposto della scheda descrittiva dell’intervento effettuato, da inviare entro 90 giorni dalla data di conclusione dei lavori.
Il bonus deve essere richiesto all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile tramite Caf o commercialista e la documentazione deve comprendere anche le caratteristiche dell’impianto realizzato.
Energit ti aiuta a praticare un risparmio consapevole, a vantaggio dell’efficienza e dei consumi.
Contattaci per saperne di più e per scoprire le soluzioni che abbiamo studiato per ridurre i costi della tua bolletta.