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Come detrarre l’impianto fotovoltaico

come ottenere detrazione impianto fotovoltaico

da Redazione | 16 Settembre 2022

Installare un impianto fotovoltaico, oltre ad essere un’ottima scelta in termini ecologici, ha notevoli vantaggi economici e di risparmio in bolletta. L’impianto fotovoltaico, infatti, producendo energia (pulita e a basso impatto ambientale) consente di ridurre le spese annuali, grazie all’auto-consumo e allo scambio sul posto.

È chiaro però che il risparmio non è immediato: bisognerà attendere i tempi di ammortizzazione relativi all’installazione. I pannelli fotovoltaici e le batterie di accumulo hanno infatti notoriamente dei costi importanti. È tuttavia possibile usufruire delle detrazioni fiscali per affrontare meglio la spesa, grazie al bonus ristrutturazione e, in parte, al Superbonus 110%.

Con il bonus ristrutturazione si può richiedere una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, recuperabile in 10 anni; nel caso del Superbonus, invece, è possibile recuperare in 5 anni il 110% della spesa. In questo secondo caso, tuttavia, installare l’impianto fotovoltaico non è sufficiente: per accedere al bonus sarà necessario che sull’immobile vengano effettuate anche altre opere di efficientamento energetico.

Vediamo ora più nel dettaglio come funziona la detrazione impianto fotovoltaico: iniziamo con il bonus ristrutturazione.

Come detrarre l’impianto fotovoltaico: il bonus ristrutturazione

La detrazione fiscale del bonus ristrutturazione compete il 50% della spesa relativa a interventi di ristrutturazione edilizia: nel caso degli impianti fotovoltaici (intervento volto al risparmio energetico) l’agevolazione copre sia la fornitura, sia l’installazione dei pannelli. La normativa ha stabilito un limite di spesa su cui richiedere la detrazione del 50% pari a €96.000 per unità immobiliare; la detrazione avviene in 10 aliquote di pari valore, calcolate su base annuale. Questa detrazione copre anche i costi relativi a manodopera, progettazione, spese per perizie e sopralluoghi, iva, imposta di bollo, autorizzazioni, e via dicendo.

Con il bonus ristrutturazione, dunque, il costo effettivo dell’impianto fotovoltaico viene dimezzato e i tempi di rientro dell’investimento diventano estremamente vantaggiosi, soprattutto se si considera l’IVA agevolata al 10% (per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e per gli impianti fotovoltaici).

Attenzione però a non confondere la detrazione fiscale del 50% relativa agli interventi di ristrutturazione edilizia (fra i quali rientrano anche l’impianto fotovoltaico e i sistemi di accumulo) con la detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica.

Come funziona la detrazione per l’impianto fotovoltaico? I vari casi

Vediamo ora alcuni dettagli ulteriori sulle detrazioni fiscali del bonus ristrutturazione per l’installazione dell’impianto fotovoltaico.

Innanzitutto, affinché la spesa dell’impianto fotovoltaico sia detraibile, questo deve avere una potenza massima pari a 20 kW e deve rigorosamente essere destinato alla produzione domestica di energia elettrica. Dunque, un impianto con potenza superiore ai 20 kW o la cui produzione di energia non è destinata all’ambito domestico non potrà beneficiare della detrazione Irpef.

Ugualmente, qualora il contribuente fruisca degli incentivi relativi all’energia elettrica prodotta, il suo impianto fotovoltaico non potrà beneficiare della detrazione Irpef (secondo quanto specificato nella Risoluzione 207/E/2008 e nella Circolare 46/E/2007). La maggioranza degli impianti che sono stati installati fino a luglio del 2013 rientrano in questa casistica. Se invece il contribuente non beneficia della tariffa incentivante, potrà beneficiare, come abbiamo detto, della detrazione del 50% delle spese per l’impianto voltaico e/o per il sistema di accumulo.

A differenza del caso delle tariffe incentivati, per i sistemi di scambio sul posto sarà possibile avere accesso alla detrazione.

In riferimento ora all’installazione dell’inverter (ovvero di quel motore che trasforma la corrente continua in corrente alternata per immetterla nella rete elettrica domestica), tale installazione è detraibile nel caso in cui questa sia contestuale o successiva (per sostituzione) all’installazione dell’impianto fotovoltaico stesso. In queste ipotesi, infatti, l’inverter si configura come elemento funzionante collegato all’impianto. Nel caso invece in cui il fotovoltaico non sia stato ammesso alla detrazione (ad esempio se oggetto di tariffe incentivanti), la sostituzione dell’inverter non darà diritto alla detrazione.

Quando invece si ha il caso di interventi ultimati a partire dal 2018, è obbligatoria la comunicazione dell’Enea Bonus Casa. È esclusa la detrazione Ecobonus in E61, che può essere eventualmente applicabile agli impianti termodinamici per la produzione di energia termica o energia elettrica. Nel secondo caso, la detrazione spetterà in base al rapporto tra energia termica ed energia complessiva.

Ricordiamo inoltre che, nel caso in cui l’impianto fotovoltaico rientri nell’ambito di una manutenzione straordinaria su struttura monofamiliare, questo può consentire l’accesso al bonus mobili per arredare l’abitazione. Quando invece i pannelli fotovoltaici sono installati nel condomino è possibile al massimo avere accesso al bonus per i mobili destinati alle parti condominiali comuni.

Detrazione impianto fotovoltaico: il Superbonus 110%

Fin’ora ci siamo soffermati sulla detrazione dell’impianto fotovoltaico con il bonus ristrutturazione. In introduzione abbiamo però accennato anche alla possibilità di usufruire del Superbonus 110%.

Come abbiamo già specificato, installare unicamente un impianto fotovoltaico non consentirà di accedere alla detrazione del 110% garantita dal Superbonus. Se si vorrà usufruire di tale incentivo per l’installazione del proprio impianto fotovoltaico bisognerà attuare sull’immobile anche altre opere di efficientamento energetico.

Questo incentivo è infatti vincolato a lavori cosiddetti trainanti, come ad esempio l’isolamento termico di almeno il  25% del totale delle superfici (verticali, orizzontali e inclinate) dell’edificio. Inoltre, sarà indispensabile migliorare di almeno due classi energetiche la certificazione energetica APE dell’edificio.

La detrazione del 110% prevista dal Superbonus può essere richiesta per le spese che sono state sostenute su unità indipendenti o villette unifamiliari entro il 31 dicembre del 2022, a patto che si dimostri di aver completato, entro il mese di giugno 2022, almeno il 30% dei lavori. Nel caso invece in cui si parli di condomini o edifici composti da 2 o 4 unità tutte intestate alla stessa persona, la scadenza si sposta al 31 dicembre 2025.

Superbonus 110%: la soluzione chiavi in mano di Energit

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