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    Come funziona la bici elettrica?

    Come funziona la bici elettrica?

    da Redazione | 31 Ottobre 2023

    L’idea della bici è, per chi è poco allenato, molto più allettante della pratica. Vengono alla mente romantiche immagini di pedalate in bici senza pensieri quando, nella realtà, si fatica a percorrere pochi metri in salita. E la bici rimane in cantina a prendere polvere.

    In questi casi, la bici elettrica con pedalata assistita può risolvere i problemi, portando l’idea di bici a combaciare con la pratica. A seconda delle necessità, questa e-bike assisterà la pedalata in maniera più o meno intensa, per un viaggio rilassato, divertente e senza pensieri. Quando la pedalata è così semplice, la bici può essere facilmente utilizzata al posto dell’auto per andare a lavoro, diventando un’alternativa ecologica e salutare.

    Ma partiamo dall’inizio: cos’è e come funziona la bici elettrica con pedalata assistita?

    Cos’è la bicicletta elettrica a pedalata assistita?

    La bici elettrica con pedalata assistita, nota anche come e-bike o semplicemente bici con pedalata assistita, è un mezzo di trasporto del tutto simile ad una normale bicicletta, con l’aggiunta di un motore elettrico e di una batteria ricaricabile. Generalmente le bici sono anche dotate di diversi sensori che rilevano la forza impiegata durante la pedalata.

    Quando parliamo di bici elettrica con pedalata assistita non ci stiamo dunque riferendo alla bicicletta elettrica tipo speed pedelec, la quale è un ciclomotore (dunque non una bicicletta) che non richiede l’uso dei pedali per muoversi. Nel caso della S-pedelec la potenza è maggiore (500 Watt) ed è necessaria l’immatricolazione (con numero di targa), la patente AM e la copertura assicurativa. La bici con pedalata assistita, necessita invece necessariamente che i pedali siano utilizzati: vi è semplicemente un aiuto nel movimento di questi ultimi, più o meno intenso a seconda del programma scelto. La potenza della bici elettrica a pedalata assistita è minore (al massimo 250 Watt) e non è necessaria alcuna patente, immatricolazione o copertura assicurativa, al pari di una bici tradizionale.

    Per quanto riguarda l’autonomia, questa dipende varia a seconda di diversi fattori (fra cui il tipo di batteria e il programma scelto durante l’utilizzo della bici), ma generalmente si aggira intorno ai 50/60 km. Qualora la batteria dovesse scaricarsi, nessun problema: l’e-bike può essere comunque utilizzata, alla stregua di una normalissima bici! Ovviamente, però, la pedalata non sarà più assistita. Per quanto riguarda invece la ricarica, questa può essere effettuata tramite una semplicissima presa della corrente.

    Come funziona la bici elettrica con pedalata assistita?

    Ora che abbiamo visto cosa è esattamente questo oggetto, scopriamo finalmente come funziona la bici elettrica a pedalata assistita.

    Come abbiamo detto, la struttura ed il funzionamento di base di una bici elettrica sono identici a quelli di una bicicletta tradizionale, con qualche aggiunta (come i già citati motore, batteria e sensori).

    • Il motore può essere hub o mid-drive. Il primo è sistemato sulle ruote: è più semplice da installare, ma consente meno controllo. Il secondo, invece, è quello più comune e più efficiente: si trova al centro del telaio ed ha l’unica pacca di occupare molto spazio.
    • La batteria ricabile, la cui funzione è quella di alimentare il motore della bici, può essere di diversi tipi. Ogni batteria ha una grandezza ed un’autonomia differente: la scelta migliore è probabilmente la batteria al litio (ioni di litio), particolarmente leggera, la cui autonomia si aggira intorno ai 150 km e la durata di vita intorno ai 500 o 1000 cicli di ricarica. Tuttavia, quando le batterie al litio sono di bassa qualità e particolarmente economiche, la loro prestazione diminuisce velocemente. Oltre alle batterie al litio, gli altri due tipi di batteria pià comuni sono nichel metal idrato e piombo-gel. Questi due tipi di batteria hanno un’autonomia inferiore (intorno ai 30 km le prime e 50 km le seconde) e una durata di vita inferiore (circa 400 cicli di ricarica le prime e 150-200 cicli le seconde). Per quanto riguarda il peso, le nichel metal idrato pesano circa 3 kg, mentre le piombo-gel intorno ai 15 kg. È importante trattare correttamente le batterie, per accertarsi che mantengano una buona prestazione a lungo. Un’ottima pratica, ad esempio, è quella di farle scaricare completamente prima di ricaricarle. È bene non lasciarle al sole, al freddo eccessivo o in generale sotto situazioni climatiche estreme.
    • I sensori possono essere di due tipi: di coppia e di movimento. Nel primo caso, il dispositivo è sensibile alla forza che il ciclista imprime sui pedali, rendendo il lavoro del motore proporzionale alla forza impressa. Nel secondo caso un disco magnetico situato sul perno dei pedali consente l’attivazione alla prima pedalata.

    Ma come funzionano questi due elementi? Come aiutano durante la pedalata? Vediamolo quanto più nel dettaglio, senza cadere in tecnicismi di difficile comprensione.

    La pedalata assistita (nota come EPAC) viene attivata dalle pedalate. Il movimento dei pedali attiva automaticamente il motore, che fornisce (grazie ad una centralina computerizzata) una propulsione elettrica progressiva.

    La centralina è attivata da segnarli generati da un dispositivo a sensore che riconosce la rotazione dei pedali. Più si pedala, più i segnali sono frequenti e la pedalata fluida, semplice e piacevole. Non appena il velocipede raggiunge i 25 km/h, il motore si disattiva automaticamente (secondo quanto stabilito dalla normativa di riferimento). Lo stesso avviene quando la pedalata è interrotta.

    Vantaggi dell’e-bike

    Per concludere, vediamo quali sono i vantaggi della e-bike.

    Per quanto riguarda i vantaggi, abbiamo già menzionato la semplicità della pedalata, caratteristica che rende questo mezzo di trasporto facilmente utilizzabile anche dai meno allenati o dalle persone di una certa età. Inoltre, la pedalata assistita fa dell’e-bike un mezzo adatto anche alle città di collina, come Cagliari o Roma, dove le numerosissime salite scoraggiano i più dall’utilizzare la bici. Al contempo, non si è completamente immobili come in automobile o in scooter, fattore che rende la bici elettrica un’alternativa più salutare.

    Ancora, la facilità di pedalata evita che gli spostamenti in bici siano abbinati a sudore e stanchezza, fattori che renderebbero questo trasporto inadatto ad andare a lavoro.

    Non possiamo poi non menzionare che si tratti di un trasporto green, completamente rispettoso dell’ambiente e ottima alternativa allo scooter o all’automobile.

    Svantaggi

    Spostandoci ora agli svantaggi, vi è il costo iniziale elevato (il quale però bilancerà il risparmio successivo in benzina), e la dipendenza da una ricarica regolare (non potete aspettarvi di utilizzare la bici elettrica per un viaggio lungo, a meno che non siate pronti a pedalare anche senza pedalata assistita).

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