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Grecia, l’energia rinnovabile ha coperto il 100% del fabbisogno

Grecia energia rinnovabile

da Redazione | 23 Dicembre 2022

Parliamo di venerdì 7 ottobre 2022, data in cui in Grecia l’energia rinnovabile generata da solare, eolico ed idroelettrico ha prodotto 3,106 MegaWattora di elettricità, coprendo l’intero fabbisogno nazionale dalle 9 di mattina fino all’una del pomeriggio (ora locale).

Il 7 ottobre 2022, dunque, segna una data unica nella storia greca, dove per cinque ore consecutive l’intero Paese è stato in grado di affidarsi unicamente all’energia pulita. L’evento è stato così descritto dall’IPTO (Independent Power Transmission Operator , operatore indipendente di distribuzione dell’energia elettrica in Grecia): “Per la prima volta nella storia del sistema elettrico greco, la domanda è stata coperta al 100% da fonti di energia rinnovabile”.

Se si considera che nella Repubblica Ellenica l’uso di fonti alternative per la produzione di energia elettrica ha avuto inizio relativamente tardi rispetto alla media europea, l’evento risulta ancora più sorprendente: nessuno si sarebbe mai aspettato che così presto in Grecia l’energia rinnovabile avrebbe coperto per 5 ore l’intero fabbisogno senza che si verificasse un sovraccarico della rete.

Grecia: l’obiettivo futuro

La Grecia prevede di coprire entro il 2030 almeno il 70% del fabbisogno energetico nazionale da fonti rinnovabili: nel frattempo, in tempi più brevi, il Paese mira a più del doppio della sua capacità energetica verde.

Un progetto degno di nota in materia di energia pulita riguarda l’Isola di Tilos. L’Isola, chiamata Psicopi in italiano, fa parte delle dodici isole del Dodecanneso (nell’unità periferica di Rodi) ed è caratterizzata da una vita lenta, basata principalmente sul turismo. Qui è in programma un progetto di 30miliardi di euro (da fondi sia dell’Unione Europea, sia da investimenti privati), per rendere l’Isola in grado di coprire il proprio intero fabbisogno da fonti rinnovabili.

Grecia ed energia rinnovabile: qual è la situazione?

Se pensiamo alla situazione greca di soli dieci anni fa, nel 2012 con una popolazione di 11,5 milioni di persone la capacità solare installata nel Paese era di soli 600 MegaWatt. Nove anni dopo (2021), con una popolazione pari 10,66 milioni, la capacità solare era salita a quasi 4 GigaWatt (4000 MW).

Più nello specifico, nel 2012 la Grecia ha generato il 51.2% dell’energia elettrica da carbone e lignite, il 22% dal gas ed infine solo il 15% da fonti rinnovabili (7% dall’idroelettrico, 6% dal’eolico e 2% dal solare). Solo nove anni dopo (2021), il Paese ha invece generato quasi il 40% (39.4%) della sua energia da fonti rinnovabili (9.9% dall’idroelettrico, l9.8% dall’eolico, e 8.9% dal solare). Per quanto riguarda invece le fonti fossili, queste hanno contribuito per il 61% (40.6% dal gas e l’11.3% da carbone e lignite).

Il Premier greco ha affermato che la Repubblica Ellenica “nel 2021 si è classificata al settimo posto a livello mondiale per quanto riguarda la quantità di energia solare ed eolica rapportata alla produzione totale di elettricità”.

Ecco perché, in un Paese in cui la corsa alle rinnovabile ha avuto nell’ultima decade un passo così sostenuto, il 7 ottobre 2022 segna una data così sorprendente e significativa.

Nikos Mantzaris, partner del think tank (centro di studio) greco indipendente e no-profit The Green Tank ha affermato che il traguardo del 7 ottobre è stato di grande importanza poiché “dimostra che un sistema di elettricità rinnovabile al 100% è a portata di mano in Grecia, un concetto che prima era considerato impossibile dalla maggior parte degli opinionisti e dei decisori greci. La strada verso lo sviluppo delle energie rinnovabili in Grecia durante l’ultimo decennio è stata accidentata con molti ostacoli e periodi di stagnazione. Un sistema elettrico con un crescendo di energie rinnovabili è tecnicamente fattibile se è supportato da tecnologie di accumulo di energia e reti adeguate. È anche economicamente di gran lunga preferibile rispetto all’elettricità prodotta da lignite o gas, anche se si include il costo dello stoccaggio” (fonte: SKY News).

Il margine di crescita in Grecia è tuttavia ancora considerevole e perché i combustibili fossili siano superati completamente la strada è ancora lunga. Parliamo di un Paese che, come l’Italia, è soleggiato e ventoso: caratteristiche di enorme importanza in termini di produzione di elettricità da fonti rinnovabili. È dunque di primaria importanza migliorare la capacità di stoccaggio, efficientare la rete elettrica e, ancora, trovare siti dalle caratteristiche adeguate per accogliere le infrastrutture delle rinnovabili.

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