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Mercato libero del gas: conviene davvero?

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da Redazione | 22 Febbraio 2019

La direttiva 2003/55 / CE, che prevedeva l’apertura definitiva dei mercati del gas degli Stati membri dell’UE alla concorrenza, ha aiutato l’Italia a creare un vero mercato interno del gas.

L’accesso al mercato delle società concorrenti è avvenuto in modo graduale grazie all’introduzione di misure finalizzate a proteggere gli interessi degli utenti, permettendo loro di scegliere liberamente il proprio fornitore di gas metano.

Dal 1° gennaio 2003, l’Italia, così come tutti gli altri Stati membri dell’UE, deve assicurare un sistema di accesso da parte di terzi, basato cioè sul principio della libera concorrenza sul mercato. Dopo un periodo transitorio, la legge ha stabilito che, a partire dal 1° luglio 2007, tutti i clienti avessero il diritto di accesso al libero sistema di trasmissione e distribuzione del gas sulla base delle tariffe pubblicate.

La direttiva 2003/55 è stata poi abrogata e i suoi principi sono stati ulteriormente sviluppati nel decreto 2009/73, che ha introdotto nuove norme finalizzate a compiere una vera e propria separazione delle società impegnate nelle attività di trasmissione, stoccaggio e distribuzione del gas.

Questo processo di liberalizzazione del mercato del gas, iniziato dagli anni Novanta con il decreto Bersani, si è concluso nell’agosto 2017 con l’approvazione del ddl Concorrenza da parte del senato, che stabilisce per il 2020 l’abrogazione del mercato di maggior tutela, il regime che è coesistito fino ad ora con il mercato libero, in cui i consumatori hanno accesso all’energia sulla base di regole economiche e contrattuali fissate dall’Autorità.

Prima di capire se conviene davvero passare al mercato libero del gas, analizziamo le principali differenze tra mercato tutelato e mercato libero dell’energia.

Mercato libero e mercato tutelato dell’energia: le differenze

Il mercato tutelato dell’energia è un sistema di “tutela” che garantisce ai consumatori condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG).

Il regime di maggior tutela è così definito in quanto garantisce a tutti i consumatori che non hanno aderito al mercato libero contratti energetici con prezzi stabiliti e aggiornati trimestralmente sulla base del reale andamento del mercato, ossia dell’oscillazione dei prezzi delle materie prime.

Il mercato libero del gas e dell’energia è invece il risultato di un processo di liberalizzazione iniziato negli anni Novanta e volto a garantire una separazione tra le attività di acquisto, vendita, produzione e distribuzione di gas ed energia e un libero accesso ai consumatori alle offerte delle società energetiche.

La principale differenza tra i due sistemi è proprio determinata dalle condizioni economiche e dalla modalità di determinazione dei prezzi del gas e dell’energia.

Se, come abbiamo visto, le tariffe nel mercato tutelato sono fissate annualmente dall’Autorità, nel mercato libero, grazie all’introduzione della libera concorrenza e alla nascita di diverse compagnie energetiche, è l’utente in prima persona a poter scegliere liberamente le condizioni economiche migliori e negoziare il costo dell’energia con il proprio fornitore.

In questo caso dunque il prezzo del gas e quello dell’energia non sono più determinati dall’AEEG, la cui funzione è di regolazione e controllo dei due settori: ogni fornitore è libero di scegliere la tariffa da applicare per la vendita di gas metano ed energia, cercando di offrire condizioni il più possibile vantaggiose e competitive.

Questo meccanismo genera una forte concorrenza tra i gestori e un conseguente abbassamento dei prezzi: il proliferare di offerte e sconti particolari sull’attivazione di contratti luce e gas rappresenta un vantaggio per il cliente domestico, sia in termini di servizi offerti che di risparmio sulla bolletta.

Tuttavia questo sistema ha spesso generato perplessità e confusione proprio a causa della molteplicità di proposte commerciali, tra cui è spesso difficile orientarsi.

Proprio per questo motivo, per quanto le condizioni economiche alle quali vendere energia elettrica e gas siano definite dal fornitore, le tariffe sono sempre sottoposte al controllo da parte dell’autorità, al fine di consentire il rispetto del principio della libera concorrenza e garantire una maggiore tutela al consumatore.

Il costo dell’energia viene, infatti, stabilito in un range di valori che l’ARERA(Autorità di Regolazione dellEnergia elettrica, Reti e Ambiente) continua a definire sulla base dell’andamento dei mercati internazionali e, in particolare, dei prezzi dell’energia e del gas metano.

È importante ricordare che la differenziazione in termini di costi tra mercato libero e mercato tutelato riguarda solamente il costo della fornitura e della commercializzazione delle bollette. I costi delle reti, quelli relativi al contatore e le tasse applicate in bolletta risultano invece essere uguali in entrambi i mercati.

Questa distinzione tra libero mercato e mercato tutelato del gas e dell’energia sembra avere vita breve: sebbene finora i due sistemi abbiano avuto una sorta di sviluppo parallelo, ci si sta avviando verso una più completa e totale liberalizzazione del mercato, che sancirà la fine del servizio di maggior tutela, decretata per il 2020.

Chi non ha effettuato il passaggio al mercato libero dovrà dunque obbligatoriamente farlo entro il 2020: con la totale liberalizzazione del mercato del gas e di quello dell’energia, i costi saranno determinati esclusivamente dalle società elettriche, che si faranno carico di offrire soluzioni contrattuali diverse tra loro e tra le quali l’utente dovrà scegliere sulla base delle proprie abitudini di consumo.

Tutte le forniture che entro il 2020 non avranno ancora compiuto il passaggio al mercato libero passeranno automaticamente al “sistema di salvaguardia”, un servizio nato per garantire la continuità e regolarità del servizio a coloro che non hanno ancora scelto un gestore sul libero mercato, a cui viene attribuito come fornitore il vincitore di un’asta pubblica stabilita da un Acquirente.

Questo meccanismo, tuttavia, prevede, nella maggior parte dei casi, un prezzo della componente energia decisamente più elevato, pertanto conviene passare al mercato libero entro i tempi previsti per risparmiare sulle bollette.

Ecco nello specifico che cosa significa per l’utente finale passare al mercato libero e quali sono tutti gli altri vantaggi.

Passare al mercato libero del gas: ecco perché conviene

Con il passaggio al mercato libero del gas e la totale abolizione del mercato tutelato si prospettano innumerevoli vantaggi per gli utenti, a cui viene garantito un notevole risparmio in bolletta grazie a tariffe concorrenziali.

Passare al mercato libero conviene se si presta un’attenzione particolare alle proposte economiche del mercato, una scelta che deve avvenire con consapevolezza e dopo una valutazione ponderata dei propri consumi.

I principali vantaggi legati alla liberalizzazione del mercato del gas si possono riassumere in tre punti fondamentali:

  1. Trasparenza. Gli utenti del mercato libero sono tutelati grazie a nuove regole che prevedono una gestione più efficiente delle tariffe dell’energia stabilite dai fornitori. Tutti gli operatori del libero mercato che intendono effettuare vendite di gas ai clienti finali sono preventivamente autorizzati dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla base di condizioni specifiche che devono obbligatoriamente possedere (capacità tecniche e finanziarie) e che consente di inserirli in un apposito registro. In questo sistema di controllo l’AEEG ha il compito di supervisionare l’operato per assicurarne l’efficienza del sistema di trasporto e distribuzione.
  2. Convenienza economica. Passare al mercato libero del gas conviene anche in termini economici: l’ampia panoramica di offerte assicura anche un’elevata possibilità di scelta al cliente, che può liberamente optare per le migliori tariffe applicate per la fornitura di gas. La comparazione di tariffe dovrà tuttavia tenere conto di alcuni fattori che non riguardano solo il prezzo del gas ma anche i costi accessori. Spesso e volentieri, infatti, alcuni operatori offrono sconti e promozioni legati esclusivamente al passaggio contemporaneo delle utenze sia di luce che di gas o per la scelta di energie rinnovabili. È necessario dunque compiere una scelta oculata che garantisca un effettivo risparmio e che sia soprattutto calibrata sulle necessità in rapporto alle abitudini di consumo.
  3. Qualità del servizio. Il mercato libero del gas, oltre ad offrire maggiore convenienza dei costi delle bollette, assicurando un notevole risparmio sulla spesa annua del gas, non prevede costi di attivazione né alcuna interruzione del servizio. Passare al mercato libero del gas è un’operazione gratuita che non implica alcun intervento sulle utente attive: per farlo è sufficiente contattare il nuovo fornitore, che si farà carico delle procedure burocratiche e amministrative del passaggio, inoltrando le dovute comunicazioni al vecchio gestore per assicurare la chiusura del contratto. In pochi mesi verrà attivata la nuova utenza senza costi aggiuntivi né disagi nel servizio.

La libertà di scelta offerta dal libero mercato del gas offre dunque evidenti benefici economici insieme ad una migliore efficacia in termini di assistenza e accessibilità al servizio, ciò rende il passaggio al mercato libero estremamente vantaggioso a chi cerca di risparmiare in bolletta.

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