Cos’è il salvavita magnetotermico?

Come funziona il salvavita magnetotermico, quadro elettrico

da Redazione | 22 Agosto 2025

Ti è mai capitato di spegnere l’interruttore della lavatrice, accendere il forno e… puff, la casa resta al buio? Quel «click» che hai sentito provenire dal quadro elettrico non è un guasto, ma l’azione rapidissima dell’interruttore magnetotermico differenziale – il salvavita – che in pochi millisecondi interrompe il flusso di energia e mette al sicuro te e i tuoi apparecchi. Senza questo piccolo dispositivo, i moderni impianti elettrici (ormai sovraccarichi di piani a induzione, climatizzatori e colonnine per auto elettrica) non potrebbero nemmeno dirsi a norma: la CEI 64-8 impone infatti che ogni abitazione sia protetta da un salvavita capace di scattare entro 30 mA di dispersione e 0,2 s di tempo.

Cos’è e come funziona

Il nome è lungo, ma il principio è chiaro. La parte magnetotermica somma due protezioni:
quella magnetica, che rileva picchi di corrente istantanei (tipici di un corto circuito) e apre i contatti in 10 ms, e quella termica, in cui un bilama si deforma con il calore prodotto da un sovraccarico prolungato e stacca prima che i cavi si surriscaldino.

Dentro lo stesso modulo c’è poi l’unità differenziale: compara costantemente la corrente che entra con quella che esce e, se nota una differenza – bastano pochi milliampere che sfuggono verso terra – disalimenta tutto. È grazie a questo sensore che il salvavita protegge persone e animali dai contatti diretti con parti in tensione.

Il dispositivo deve essere posto a monte di ogni linea, così sorveglia sia le prese sia le luci.

Tre scenari di intervento reale (e perché sono vitali)

  • Corto circuito. Un chiodo trapassa per errore i fili fase-neutro nel muro: l’intensità schizza a centinaia di ampere e la bobina magnetica sgancia in meno di 10 ms, evitando l’incendio.
  • Sovraccarico. Friggitrice ad aria, forno e phon insieme superano la portata della linea; il bilama termico sente il calore e apre il circuito, lasciando raffreddare i conduttori.
  • Dispersione verso terra. Una perdita d’acqua bagna i morsetti della lavastoviglie e parte della corrente fluisce nella scocca metallica: il sensore differenziale rileva 30 mA di scarto e stacca prima che tu tocchi l’elettrodomestico.

Scelta, installazione e controlli periodici

Come scegliere il modello giusto:

  • Curva dintervento: B (luci, computer), C (impianti domestici misti), D (motori).
  • Calibro in Ampere: determina quanti kW può gestire; un trilocale con pompa di calore usa spesso 32 A.
  • Sensibilità: 30 mA è lo standard; 10 mA per bagni e 6 mA per ricarica EV in corrente continua. Attenzione anche alla sigla di tipo (A, F, B), che indica la forma d’onda di dispersione che il dispositivo riconosce.

Installazione corretta. Collegare un magnetotermico significa dimensionare i cavi (6 mm² per la montante domestica), serrare con la coppia giusta e rispettare le distanze di isolamento: solo un elettricista abilitato può rilasciare la Dichiarazione di Conformità 37/08, indispensabile per assicurazioni e bonus casa.

Controlli periodici. Ogni produttore raccomanda di premere il pulsante «T» una volta al mese: simula una dispersione e il salvavita deve scattare: se non lo fa, va sostituito. La vita utile è circa dieci anni.

FAQ in pillole

  • Perché scatta durante un temporale? Le sovratensioni indotte dai fulmini generano micro-dispersioni; un limitatore di sovratensione riduce il fenomeno.
  • Posso riarmarlo subito? Sì, ma scollega prima l’apparecchio che ha causato il guasto; se continua a saltare, chiama un tecnico specializzato.
  • Basta un solo salvavita? Negli impianti evoluti conviene suddividere le linee: così un guasto in cucina non toglie corrente al frigorifero o alla domotica del salotto.

Il salvavita magnetotermico è la spina dorsale della sicurezza elettrica domestica: lavora nell’ombra, richiede pochi controlli e, in cambio, impedisce cortocircuiti, sovraccarichi e scosse potenzialmente letali. Installarlo correttamente, testarlo con regolarità e sostituirlo a fine vita sono gesti minimi che proteggono persone, animali e beni. E, se stai ristrutturando, approfitta dell’occasione per aggiornare il quadro: un impianto ben segmentato renderà il salvavita ancora più efficace.

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