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    Quanto consuma un cancello elettrico?

    Quanto consuma un cancello elettrico, tipologie

    da Redazione | 04 Marzo 2025

    Il cancello elettrico o automatico offre diversi vantaggi in termini di comodità e sicurezza. Grazie ad esso, quando rientriamo a casa dopo una lunga giornata di lavoro possiamo aprirlo semplicemente premendo un pulsante, senza dover scendere dall’auto. Una comodità assoluta specie in caso di pioggia o se si è di fretta.

    Se state pensando di installarne uno a casa vostra dovete sapere che producono un impatto sulla bolletta piuttosto contenuto, soprattutto se si scelgono modelli a basso consumo energetico e si riducono gli sprechi in standby.

    Analizziamo nel dettaglio quanto consuma un cancello elettrico e i diversi modelli presenti in commercio.

    Come funzionano e le tipologie di cancelli elettrici

    I cancelli automatici funzionano grazie ad un motore che può essere singolo, doppio, interrato o esterno. Quando premiamo il tasto sul telecomando, viene inviato un impulso radio alla centralina che attiva in questo modo il motore attivando l’apertura del cancello. Oltre a quelli inviati dal radiocomando, la centralina risponde anche agli impulsi provenienti dalle fotocellule: se per caso un bambino o un ostacolo si pone sul loro raggio d’azione, il motore si blocca subito, garantendo sicurezza.

    I cancelli elettrici possono essere di diversi tipi, a seconda della struttura e del sistema di apertura:

    • Cancello scorrevole: si muove lateralmente su un binario e richiede un motore potente, soprattutto per cancelli di grandi dimensioni. È la soluzione meno ingombrante.
    • Cancello a battente: dotato di due ante che si aprono solitamente verso l’interno, ha in genere un consumo inferiore rispetto a quello scorrevole.
    • Cancello basculante: tipico delle autorimesse, si solleva verticalmente e può avere un motore più o meno potente a seconda del peso.
    • Cancello a libro: le ante si piegano su sé stesse, richiedendo un motore specifico.

    I cancelli automatici, infine, possono essere a uso condominiale, residenziale o a uso intensivo (quando viene utilizzato centinaia di volte al giorno e, in questo caso, ha bisogno di un motore particolare in grado di sostenere portate elevate di lavoro).

    Quanto consuma un cancello elettrico e da cosa dipende

    Ogni tipo di cancello ha caratteristiche e consumi differenti, influenzati dalla frequenza di utilizzo giornaliero, dal tempo di funzionamento e dalla potenza del motore. In media, un cancello automatico ha un motore con una potenza compresa tra 200 e 800 watt.

    Ogni ciclo di apertura genera un picco nell’utilizzo della corrente ma ha una durata molto breve (meno di 1 minuto). Si tratta quindi di pochi watt che hanno un impatto molto contenuto sulla bolletta elettrica.

    Facciamo degli esempi di consumo:

    Un motore da 300W impiega circa 10 secondi per completare un ciclo di apertura o chiusura. Ciò significa che consuma 0,83 Wh per ogni movimento.

    Se il cancello viene aperto e chiuso 3 volte al giorno, il consumo giornaliero sarà di circa (0,83 Wh × 3) = 2,49 Wh.

    Se viene aperto e chiuso 20 volte al giorno avremo un consumo di 16,6 Wh cioè di 0,0166 kWh, al mese di 0,5 kWh; considerando un costo medio dell’energia di 0,23/ kWh, l’incidenza sulla bolletta sarà di circa (0,5 kWh × 0,23 €/kWh) = 12 centesimi al mese per 20 utilizzi.

    Ovviamente, cancelli con motori più potenti o utilizzi più frequenti avranno consumi maggiori.

    Quanto consuma un cancello elettrico in standby?

    Il consumo maggiore di un cancello automatico avviene in realtà nei momenti in cui non viene utilizzato, ovvero quando la centralina resta in stand-by. Questo consumo deriva dai sistemi di sicurezza, dal ricevitore del telecomando e da eventuali luci di cortesia.

    Il consumo elettrico di un cancello in standby varia tra 2 e 10W, traducendosi in un consumo mensile compreso tra 1,4 e 7,2 kWh (circa 0,42-2,16 euro al mese).

    Esistono però dei modelli a basso consumo energetico pensati per ridurre gli sprechi in standby.

    Cosa succede in caso di black out?

    Se dovesse mancare improvvisamente la corrente, non temete! Tutti questi tipi di cancelli hanno un dispositivo di sblocco che consente di aprirli manualmente. Ci sono anche dei modelli dotati di una batteria ricaricabile a energia solare riducendo così la dipendenza dalla rete elettrica.

    Ricordate di effettuare una manutenzione periodica per garantire il buon funzionamento del cancello e per risparmiare in bolletta scegliete le diverse soluzioni per la casa e per l’azienda Energit, per garantire il massimo risparmio in funzione delle vostre abitudini di consumo! In più, con l’energia 100% Green potete decidere se sostenere l’ambiente con la produzione da fonti rinnovabili.

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