Qual è il consumo medio di una caldaia a gas?

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da Redazione | 22 Novembre 2023

La caldaia a gas, indispensabile nella stagione invernale per fare fronte al calo delle temperature, incide pesantemente sui consumi energetici e sul bilancio domestico, soprattutto se utilizzata diverse ore al giorno.

Proprio per questo motivo è indispensabile capire qual è il consumo medio di una caldaia a gas in modo da pianificarne l’accensione e iniziare a risparmiare sulla bolletta del gas.

Tuttavia, non è sempre facile capire a quanto corrisponde il consumo di una caldaia a gas quando è accesa, tanto meno misurare quanto gas consuma per un’ora di utilizzo, in quanto l’energia spesa nel breve periodo può dipendere da una vasta gamma di variabili.

Il consumo medio di una caldaia a gas, infatti, può essere influenzata dalle dispersioni di calore, dalla tipologia di dispositivo o dalla potenza dell’impianto, dalla sua manutenzione oltre che variare anche in base al momento della giornata, a seconda della stagione e alla destinazione d’uso dell’apparecchio.

Per stabilire qual è il consumo medio di una caldaia a gas non è dunque sufficiente annotare i mc consumati sul contatore, ma è indispensabile valutare molteplici fattori, ecco quali sono i principali.

Come si calcola il consumo di una caldaia a gas: fattori e variabili

Il consumo di una caldaia a gas standard da 24 kW per un ora di utilizzo può variare dai 2 ai 12 kWh, ossia da 0,20 a 1,25 metri cubi di gas.

Il consumo medio di una caldaia a gas dunque implica una spesa annua di circa 1000€, che corrispondono a circa 85€ mensili, cifra che può variare in rapporto a diversi fattori.

Secondo quanto emerso dai dati ARERA nel 2023 in Italia il costo medio della bolletta del gas per la famiglia tipo negli ultimi dodici mesi (ottobre 2022 – settembre 2023) è di 1.459 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 13,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (ottobre 2021 – settembre 2022).

Il consumo della caldaia dipende in primis dalla sua potenza ma sul suo costo possono incidere anche alcuni elementi come:

Potere riscaldante del metano

Questo valore mediamente si attesta intorno agli 8,3 kW e può arrivare fino ai 9,6 kW, anche se difficilmente questo parametro viene raggiunto.

Proprio perché il gas metano detiene un potere riscaldante effettivo minore il consumo della caldaia a gas per un’ora di funzionamento e per una potenza di 24kW non sarà di 2,5 SMC e dunque il suo costo reale sarà più elevato.

Capacità della caldaia

Se è vero che le caldaie a gas tradizionali hanno una capacità di 24 kW, esistono alcuni modelli in grado di assorbire una potenza ben più elevata fino a 35 kW a cui corrispondono dunque costi più alti.

Intermittenza dell’impianto

L’efficienza di funzionamento dell’apparecchio può incidere notevolmente sui consumi, così come la sua capacità di lavorare a intermittenza.

In un’ora di tempo, spesso, infatti, la caldaia a gas non funziona in modo continuativo, ma al raggiungimento della temperatura ideale il termostato generalmente si spegne per poi riaccendersi solo quando essa si abbassa, permettendo così di ridurre notevolmente la quantità di gas consumato.

Tecnologia della caldaia

In base alla tecnologia di funzionamento della caldaia a gas possono variare notevolmente i suoi consumi.

Tra i modelli più efficienti, le caldaie a condensazione assicurano consumi di circa il 17% inferiori rispetto a quelli delle caldaie tradizionali.

Costo del gas al metro cubo

Il costo per SMC ossia la componente addebitata in bolletta può fare la differenza, permettendo di risparmiare notevolmente sui consumi di una caldaia a gas, soprattutto quando la si utilizza a lungo.

Individuare in bolletta il costo del gas al metro cubo sarà dunque il primo passo per verificarne la convenienza e ridurre i consumi della caldaia a gas.

Caldaia a gas tradizionale e a condensazione: consumi termici

Le caldaie a gas tradizionali utilizzate per il riscaldamento domestico funzionano attraverso un piccolo serbatoio adibito al riscaldamento dell’acqua per mezzo della combustione del gas metano.

Una volta raggiunta la temperatura stabilita, l’acqua può essere utilizzata ed irradiata ad un sistema che produce energia, ad esempio i termosifoni, riscaldando quindi l’ambiente.

La potenza massima di una caldaia a gas di questo tipo, ossia la potenza a pieno regime, come si è già visto, è pari a 24 kWh ma generalmente questa tipologia di impianti non funzionano sempre in modo continuativo, pertanto il consumo termico risulterà essere inferiore.

Il rendimento massimo di una caldaia a gas tradizionale è, generalmente, pari a circa l’85% a causa delle innumerevole dispersioni di calore che si verificano tramite i fumi.

Caldaie a condensazione: come funzionano e principali vantaggi

Le caldaie a condensazione sono dispositivi caratterizzati da elevata efficienza energetica che permettono di limitare i consumi energetici utilizzando il calore dei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, assicurando così una riduzione dei costi.

Queste caldaie a gas recuperano dunque buona parte del calore che andrebbe altrimenti disperso tramite i tubi di scarico e ottimizzano così l’uso del combustibile, assicurando così prestazioni energetiche più elevate e recuperando una quota di energia pari almeno al 17%.

Utilizzate spesso in impianti che funzionano a basse temperature, come i pannelli radianti, che non superano i 50°, queste caldaie assicurano un risparmio pari a circa il 15-20%, grazie ad una potenza minore.

Tale percentuale di risparmio può aumentare notevolmente in caso di associazione delle caldaie a condensazione con pannelli solari termici, che sfruttano l’energia solare, permettendo di ottenere una percentuale di risparmio anche pari al 50 o al 60%.

La riduzione dei consumi con la caldaia a condensazione può anche essere legata a diversi fattori, ad esempio alla situazione preesistente ossia alla tipologia di caldaia precedentemente installata, e variare in relazione al tipo di riscaldamento e alle dimensioni dell’appartamento.

Oltre ad ottimizzare l’uso della caldaia a gas per ridurne i consumi è necessario mettere in atto alcuni accorgimenti di risparmio energetico che ti permetteranno di ridurre la spesa in bolletta, ecco quali sono.

Come ridurre il consumo della caldaia a gas: alcuni consigli

Acquistare una caldaia ad alta efficienza energetica a volte non è sufficiente per ridurre i consumi di gas all’interno dell’abitazione.

Abitudini scorrette ed una cattiva gestione dell’impianti di riscaldamento possono far aumentare a dismisura i consumi e far lievitare il costo della bolletta. Ecco alcuni consigli utili da mettere subito in pratica per iniziare a risparmiare:

Limita le dispersioni di calore

Per risparmiare energia e ridurre i consumi della caldaia a gas è indispensabile limitare le dispersioni di calore.

Oltre che con una corretta manutenzione per mantenere efficiente l’impianto, per limitare lo spreco di combustibile è possibile ricorrere anche ad alcuni utili accorgimenti, ad esempio:

  • Chiudere imposte o tapparelle al tramontare del sole
  • Non coprire i caloriferi con tende troppo lunghe, evitando soprattutto quelli che arrivano fino al pavimento, questo ti consentirà di assicurarne il corretto funzionamento aiutandoti a risparmiare fino al 40% sulle spese di riscaldamento.
  • Regolare la temperatura dell’ambiente in rapporto al sistema di riscaldamento utilizzato e alla tipologia dell’appartamento, soprattutto in relazione alla dimensione delle stanze ed in modo commisurato alla reale necessità di ogni stanza.
  • Utilizzare infissi isolanti o a risparmio energetico può aiutarti ad aumentare il comfort abitativo riducendo gli sprechi.

Differenzia la temperatura

Sempre per mantenere il giusto equilibrio nella gestione della temperatura domestica, al fine di risparmiare combustibile e pagare meno in bolletta può essere utile differenziare la temperatura all’interno di ogni stanza.

Ricordati di regolare mensilmente il cronotermostato in funzione delle tue abitudini, differenziando gli orari di accensione e spegnimento su base settimanale.

L’ideale è impostare una temperatura più bassa, intorno ai 18°C, negli ambienti di passaggio come i corridoi e nella stanza da letto, dove generalmente si trascorre meno tempo durante il giorno.

È consigliabile, invece, regolare la temperatura ad un livello superiore, raggiungendo i 20°C in tutti quegli ambienti dove si trascorre buona parte del tempo.

Mantieni efficienti i radiatori

La corretta manutenzione della caldaia va di pari passo ad una buona efficienza dei radiatori, che dovranno essere periodicamente spurgati dell’acqua in eccesso per consentire una corretta circolazione dell’acqua ed un adeguato riscaldamento dell’ambiente.

Usa i riduttori di flusso

Sulla caldaia imposta temperatura per l’acqua sanitaria non superiore ai 45°. Usa riduttori di flusso per ridurre gli sprechi di acqua.

Installa un timer centralizzato

Per risparmiare sul consumo di gas della caldaia è possibile installare un timer centralizzato che consentirà di regolarne automaticamente la temperatura interna mantenendo costante il riscaldamento.

Questo dispositivo, permettendo di spegnere l’impianto al raggiungimento della temperatura massima desiderata, assicura un risparmio in bolletta pari a circa il 20%.

Arieggia l’ambiente

Se la sera diventa indispensabile chiudere le tapparelle per evitare al massimo la dispersione termica, è altrettanto importante far circolare l’aria all’interno dei vari ambienti durante il giorno quando i caloriferi non sono accesi.

Ciò permetterà di mantenere la salubrità dell’aria evitando al tempo stesso di surriscaldare l’ambiente.

Esegui una corretta manutenzione della caldaia

Un altro modo per ridurre i consumi con la caldaia a condensazione è quello di curarne regolarmente la manutenzione per prevenire anomalie e mal funzionamenti che possano generare dispersioni di calore.

In particolare è necessario controllare periodicamente il calcare che si accumula nella camera stagna e i fumi di combustione in modo da assicurarsi il perfetto funzionamento del generatore.

Utilizza le valvole termostatiche

Le valvole termostatiche rappresentano un ottimo sistema di riduzione degli sprechi energetici, permettendo di differenziare le temperature nei vari ambienti grazie ai singoli elementi caloriferi.

L’abbinamento della caldaia a condensazione con l’installazione di termovalvole di tipo elettronico, permette di ridurre il consumo del combustibile fino al 30%, oltre che di usufruire di importanti detrazioni fiscali sul risparmio energetico conseguito.

Nel caso dei modelli ad alta efficienza energetica, infatti, sono previsti incentivi fiscali che arrivano anche al 65%, ragion per cui la sostituzione di una caldaia tradizionale ad alto consumo può risultare nella maggior parte dei casi una scelta economicamente intelligente.

Caldaia a gas e risparmio energetico: come funzionano le detrazioni

Anche quest’anno è possibile richiedere il Bonus Caldaie 2023, ottenendo così una detrazione fiscale pari al 65% sulle spese sostenute per la sostituzione di vecchi impianti con caldaie a condensazione di classe A con installazione di valvole termostatiche.

L’aliquota al 65% è prevista anche per impianti ibridi ossia dotati di pompa di calore integrata con caldaie a condensazione e sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alla classe V, VI o VII.

Gli incentivi diminuiscono in caso di caldaie a condensazione prive di termovalvole, per le quali sono previste detrazioni fiscali al 50% sulle spese di installazione, mentre nessun incentivo è previsto per chi sceglie di installare caldaie di classe B o inferiore.

In particolare, con il Decreto Crescita del 1° Luglio 2019, era stato introdotto uno sconto immediato sull’acquisto di caldaie ad alta efficienza energetica, in sostituzione delle detrazioni Irpef prima erogate in 10 rate annue.

Agli incentivi possono accedere tutti i contribuenti aventi diritto reale sulle unità immobiliari dell’edificio che sostengono le spese volte alla riqualificazione energetica, dunque anche condomini, inquilini e comodatari.

Oltre alle persone fisiche, possono usufruire degli incentivi al 65% per gli interventi di riqualificazione energetica anche i contribuenti esercenti un reddito d’impresa, come società di persone e di capitali, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati purché non svolgano attività commerciale.

Per ottenere la detrazione gli edifici devono essere accatastati o disporre di richiesta di accatastamento in corso alla data di richiesta degli incentivi fiscali, oltre ad essere in regola con il pagamento dei tributi.

Gli incentivi possono essere riconosciuti nei seguenti casi:

  • Spese di montaggio e smontaggio di impianti di climatizzazione esistenti;
  • Spese necessarie alla messa in opera di apparecchiature di tipo elettrico o meccanico nonché termico per le opere murarie necessarie per la corretta sostituzione di un impianto preesistente con una caldaia a condensazione;
  • Spese per le prestazioni professionali di realizzazione degli interventi e per la produzione della documentazione tecnica.
  • Spese di adeguamento dei sistemi di accumulo e di trattamento delle acque, nonché dei dispositivi di controllo e sistemi di emissione.

Risparmio non è solo riduzione dei prezzi della fornitura, ma anche riduzione dei consumi di gas naturale.

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