Qual è il giorno più corto dell’anno 2026?

da Redazione | 15 Dicembre 2025

Ogni anno, con l’arrivo del freddo e dell’inverno, torna una domanda ricorrente: qual è il giorno più corto dell’anno?

Dopo aver già scoperto qual è il giorno più lungo del 2026, oggi ci spostiamo in direzione opposta.

Per tradizione popolare molti ricordano il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, come la “notte più lunga che ci sia”. Ma dal punto di vista astronomico la risposta è diversa: il giorno più corto dell’anno è quello in cui si verifica il solstizio d’inverno.

Nel 2026, il solstizio cadrà il 21 dicembre, ed è questa la data in cui sperimenteremo il minor numero di ore di luce. Ma perché succede? E da dove nasce la confusione con il 13 dicembre? Vediamolo in modo chiaro e scientifico.

Solstizio d’inverno 2026: quando cade davvero il giorno più corto

Il solstizio d’inverno è un evento astronomico che si verifica ogni anno tra il 20 e il 22 dicembre.
Nel 2026, sarà il 21 dicembre, e rappresenterà:

  • il giorno più corto dell’anno;
  • la notte più lunga dell’anno;
  • l’inizio ufficiale dell’inverno astronomico.

La durata della luce solare sarà minima, perché il Sole raggiunge il punto più basso rispetto all’orizzonte durante il suo moto apparente nel cielo. L’alba avverrà tardi, il tramonto arriverà presto, e le ore di buio saranno predominanti.

Perché il solstizio d’inverno è il giorno più corto dell’anno?

La causa è da ricercare nell’inclinazione dell’asse terrestre. La Terra è inclinata di circa 23,5° rispetto alla perpendicolare al suo piano orbitale.
In inverno, l’emisfero nord è inclinato lontano dal Sole, e ciò provoca:

  • minore irraggiamento solare;
  • percorso apparente più breve del Sole nel cielo;
  • riduzione delle ore di luce.

Durante il solstizio, il Sole “taglia” l’arco più corto possibile sopra l’orizzonte: ecco perché il 21 dicembre 2026 sarà la giornata più breve.

Alba e tramonto

Un fenomeno curioso riguarda i momenti dell’alba e del tramonto: non coincidono esattamente con il solstizio.

  • Il tramonto più precoce avviene solitamente tra 7 e 10 dicembre.
  • L’alba più tardiva si registra nei primi giorni di gennaio.

Questo accade a causa dell’eccentricità dell’orbita terrestre e dell’equazione del tempo, cioè la differenza tra tempo solare e tempo civile.
Il solstizio d’inverno rimane comunque il giorno con il minor totale di luce solare, nonostante questi sfasamenti.

La tradizione di Santa Lucia

La tradizione popolare ricorda il 13 dicembre, Santa Lucia, come il giorno più corto.
La spiegazione è storica: prima della riforma del calendario gregoriano (1582), il solstizio cadeva intorno al 13 dicembre.

Il detto “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia” ha quindi origine medievale, quando il calendario giuliano era in vigore.
Nonostante la correzione introdotta dal gregoriano abbia spostato il solstizio verso il 21 dicembre, il proverbio è rimasto nella cultura italiana come memoria del passato.

Che cosa succede dopo il solstizio?

Il giorno più corto dell’anno segna l’inizio di un lento ma costante ritorno alla luce.
Dopo il 21 dicembre 2026:

  • ogni giorno guadagneremo qualche minuto di luminosità;
  • il Sole inizierà a salire gradualmente nel cielo;
  • verso fine gennaio il cambiamento diventerà più evidente.

Il solstizio d’inverno, da sempre, è un simbolo di rinascita: diverse culture lo celebravano come il ritorno del Sole, e molte festività di dicembre hanno radici in questo significato astronomico.

Come varia la durata della luce in Italia?

Pur essendo il giorno più corto ovunque, la durata della luce non è la stessa in tutta la penisola:

  • Nord Italia: circa 8 ore di luce
  • Centro: 8,5 ore circa
  • Sud e Isole: fino a 9 ore

L’inclinazione della Terra fa sì che chi vive più vicino all’equatore abbia giornate leggermente più lunghe anche nel pieno dell’inverno.

Curiosità sul solstizio d’inverno

  • Il solstizio non è sempre lo stesso giorno: oscilla tra il 20 e il 22 dicembre.
  • Nell’emisfero sud il 21 dicembre segna l’arrivo dell’estate.
  • A Stonehenge, il solstizio d’inverno è più celebrato di quello estivo.
  • Non è il giorno più freddo dell’anno: il freddo massimo arriva a gennaio per un ritardo termico dell’atmosfera.

Energia, luce e stagioni

Il solstizio ci ricorda quanto la nostra vita sia legata ai cicli naturali di luce e calore. Anche nel campo dell’energia, il comportamento del Sole influenza produzione fotovoltaica, consumi domestici e necessità di riscaldamento.

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Energia sostenibile e conoscenza scientifica vanno di pari passo: è così che affrontiamo ogni stagione, anche la più buia, con strumenti capaci di fare davvero la differenza.

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