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    Temperatura Antartide: nuovo record assoluto

    da Redazione | 07 Aprile 2020

    L’Antartide ha superato la temperatura di 20°C facendo registrare un primato assoluto che batte il precedente primato di 17,5°C, risalente soltanto a cinque anni fa.

    Il record della Penisola Antartica è stato annunciato dal ricercatore brasiliano Carlos Schaefer dalla stazione di Seymond Island alle 13 del 9 febbraio, che ha evidenziato come la temperatura raggiunta dall’Antartide, pari a 20.75°C rappresenti un caso isolato, da non rapportare necessariamente ad un cambiamento climatico.

    In realtà i dati registrati negli ultimi cinquant’anni dall’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) evidenziano una crescita costante delle temperature del continente, pari ad almeno 3°C, che va di pari passo ad una contrazione dei ghiacciai prossimi alla costa occidentale.

    Temperatura Antartide: studi e ricerche

    L’aumento delle temperature degli oceani è un fenomeno di grande portata verificatosi nel periodo chiamato ultimo interglaciale, intorno a 120.000 anni fa.

    Il riscaldamento di 2°C che interessò gli oceani ebbe come grave conseguenza lo scioglimento della calotta artica e l’innalzamento del livello dei mari di 3 metri.

    A dimostrarlo fu un gruppo di ricerca dell’Università del New South Wales di Sydney, guidata dal docente di cambiamenti climatici Chris Turney, che esaminò l’andamento del livello marino del periodo, deducendo che l’innalzamento fosse stato determinato dallo scioglimento glaciale dell’Antartico occidentale.

    Per arrivare a simile conclusioni i ricercatori si avvalsero di un’analisi chiamata del nucleo di ghiaccio orizzontale, che consisteva nel prelevare campioni di ghiaccio attraverso perforazioni poco profonde e si avvaleva di misurazioni di isotopi.

    Grazie ad essa fu possibile evidenziare una discrepanza della calotta glaciale che sembra coincidere con l’innalzamento del livello del mare di 6-9 metri, da ricondurre al periodo che precede l’ultimo interglaciale.

    Le temperature degli oceani, più calde di 2°C nel periodo interglaciale, insieme all’innalzamento dei mari inoltre, non potevano che condizionare pesantemente l’Antartico Occidentale in quanto esso poggia per la maggior parte sul fondo del mare.

    Per capire meglio la gravità del record oggi raggiunto dall’Antartide, che riconduce al problema del surriscaldamento globale, analizziamo quali sono le caratteristiche del clima della regione antartica, i mutamenti climatici individuati nel tempo e il fenomeno delle variazioni climatiche da cui essa è interessata.

    Temperatura Antartide: caratteristiche clima e mutamenti

    L’Antartide si caratterizza per un clima secco e freddo dovuto alla sua posizione geografica, che la colloca alle latitudini polari, dove riceve una quantità minima di radiazione solare diretta.

    Più in particolare l’afflusso dei raggi del sole varia nel periodo estivo, durante il quale le regioni polari ricevono il 30% delle radiazioni all’equatore, mentre nel periodo invernale non assorbono nessuna energia.

    La regione antartica è particolarmente fredda in rapporto anche al bacino Artico, il quale, essendo circondato da un’area per lo più composta di masse continentali ne riceve il calore.

    L’Antartide è invece circondata dall’Oceano Meridionale e, durante la stagione invernale, il ghiaccio marino che la circonda raggiunge una superficie di 17-20 milioni di km², superando pertanto quella dello stesso continente, che si estende per 14 milioni di km².

    Un altro fattore che rende il clima del continente Antartico così rigido è l’innalzamento della calotta glaciale, che raggiunge la quota di 2000 metri, determinando una perdita di calore dell’area con la dispersione delle radiazioni solari che la raggiungono.

    Il raffreddamento della superficie determina l’abbassamento delle temperature della superficie rispetto a quelle dell’atmosfera, generando una solidificazione dell’acqua, che tende a rimanere intrappolata appunto sotto forma di ghiaccio e assume forma liquida soltanto per brevi periodi durante la stagione estiva.

    Ciò concorre a determinare il basso tasso di umidità e le ridotte precipitazioni che caratterizzano il clima dell’Antartide, che infatti è noto per essere una regione particolarmente arida.

    Per quanto riguarda i venti, influenzati dalle masse di aria fredda provenienti dalla presenza di ghiaccio ad alte quote, possono assumere una violenza marcata fino a raggiungere il carattere di vere e proprie tormente di neve.

    Questi venti, detti di caduta o catabatici, sembrano attenuarsi sui margini costieri per influenza dei cicloni che si muovono da occidente ad oriente, ed è proprio durante questi fenomeni che essi possono apportare aria particolarmente calda e umida dal mare.

    Antartide e cambiamenti climatici: il fenomeno del riscaldamento

    I cambiamenti climatici evidenziati negli ultimi decenni grazie alle osservazioni meteorologiche effettuate sulla Penisola Antartica sono stati rapportati ad un fenomeno di progressivo riscaldamento.

    La causa dell’innalzamento delle temperature dell’Antartide sarebbe stata ricondotta alla SAM (Southern Annular Mode) ossia alle correnti occidentali che soffiano sugli oceani e che, incontrando i rilievi peninsulari, darebbero luogo a queste variazioni termiche.

    In realtà negli ultimi anni si è osservato un intensificarsi del fenomeno che ha causato una riduzione della superficie glaciale, oltre che un aumento della nuvolosità, responsabile della dispersione di calore.

    I venti occidentali avrebbero inoltre impedito l’arrivo delle correnti freddi generando, così, un aumento delle temperature, mentre nel resto del continente si assisteva ad una diminuzione di circa 0,25°C per decennio nel periodo compreso tra il 1971 e il 2000.

    Temperatura Antartide ed evoluzione climatica: la fase ciclica

    Le variazioni climatiche dell’Antartide sarebbero soggette ad oscillazioni periodiche, caratterizzate da una variazione dei campi barici dell’emisfero australe che determinerebbe l’arrivo di correnti d’aria verso sud nella stagione invernale e primaverile e viceversa alla fine dell’inverno e in estate.

    Questo presunto andamento ciclico si verificherebbe ogni 12 anni ed ogni 30-35 anni, spingendo il climatologo Michiel R. van den Broeke, nel 1998, a concludere le sue ricerche con la previsione di un accelerato riscaldamento dell’Antartide orientale nel decennio successivo, pari ad 1°C in più entro 15 anni.

    Tuttavia i dati del 2002-2006 sembrano essere contrastanti, facendo registrare inizialmente una fase termica meno rigida circoscritta ad Amundsen-Scott e a Vostok che si è evoluta poi in modo differente nel corso del 2006.

    Temperatura Antartide e variazioni di temperatura: ultime tendenze

    Le osservazioni condotte su basi permanenti da almeno cinquant’anni in Antartide purtroppo evidenziano importanti variazioni di temperatura da un anno ad un altro, che si attestano intorno a 0,61°/1,56°C ma possono anche raggiungere i 4°C.

    Il Polo Sud ha la tendenza all’aumento della temperatura soprattutto rispetto alle zone costiere, dove l’innalzamento termico, che in media si attesta intorno ai 0,3°C, si è verificato negli ultimi 40 anni almeno ogni 10 anni con punte di 0,5°C.

    Le variazioni della temperatura dell’Antartide sembrano evolversi di pari passo ad una estensione dei ghiacci, la cui superficie sembrerebbe in netto aumento rispetto alle altre regioni del mondo, soprattutto alle zone artiche come la Groenlandia e il Polo Nord, dove si assiste addirittura ad una ritirata delle aree glaciali.

    Questo fenomeno si riconduce oggi al riscaldamento globale, che generando un aumento della temperatura nelle zone fredde, causa l’incremento delle precipitazioni nevose, mentre l’estensione dei ghiacciai sarebbe attribuita allo slittamento verso il mare e la zona periferica da parte dei ghiacci della parte interna del continente.

    A partire dal 2017, tuttavia, si è assistito ad una sorta di inversione di tendenza e anche i ghiacciai dell’Antartide sembrano essersi ridotti ai minimi storici.

    Oggi il surriscaldamento globale, l’innalzamento dei mari e lo scioglimento della calotta polare sono fenomeni ormai fuori controllo, che destano una preoccupazione estesa a livello mondiale.

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