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In che cosa consiste il fenomeno della povertà energetica?

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da Redazione | 10 Luglio 2023

La povertà energetica è un fenomeno di cui si sente parlare con sempre maggiore frequenza e che descrive la situazione di milioni di persone in Italia (circa 2,2 milioni di famiglie), in Europa e nel mondo.

Si tratta di un fenomeno che produce effetti gravi sia sulla salute sia sulla qualità della vita di una parte sempre maggiore della popolazione, incapace di far fronte all’aumento dei prezzi energetici.

Entriamo ora maggiormente sulla questione, cercando in primo luogo di chiarire in che cosa consiste il fenomeno della povertà energetica, quali sono le cause ed effetti ad essa legati, quale è la situazione europea ed infine quali sono le misure di contrasto previste.

Cos’è la povertà energetica?

La povertà energetica è un fenomeno in costante crescita e oggetto di numerosi dibattiti. L’argomento ha assunto un ruolo di primo piano addirittura nell’Agenda Europea, dove ci si riferisce nei termini di energy poverty o fuel poverty.

Ad oggi non è ancora stata elaborata una definizione unica ed ufficiale di cosa sia precisamente la povertà energetica. Tuttavia, possiamo dire in che cosa consiste la povertà energetica ed a cosa ci si riferisca prendendo in prestito la definizione di ENPOR: “impossibilità, da parte di famiglie o di individui, di procurarsi un paniere minimo di beni e servizi energetici”. Si parla inoltre di povertà energetica anche nei casi in cui l’accesso ai servizi energetici non sia propriamente impossibile, ma implichi una “distrazione di reddito superiore a quanto socialmente accettabile” (sempre dalla definizione di ENPOR, progetto finalizzato al contrasto della povertà energetica).

Con servizi energetici ci si riferisce a tutti quei servizi ritenuti oggi fondamentali per uno standard di vita dignitoso: parliamo ad esempio dell’illuminazione, del gas per la cucina, del riscaldamento e raffreddamento e via dicendo.

Il fenomeno della povertà energetica può assumere caratteristiche e numeri diversi a seconda di variabili quali: la zona climatica, la localizzazione degli individui (aree rurali, aree urbane, metropoli, ecc), le caratteristiche abitative, alcuni aspetti demografici (come esso o età), connotati culturali o ancora il livello di istruzione.

Le conseguenze della povertà energetica si rivelano spesso estremamente negative, in quanto incidono sul livello di salute, benessere personale, e sull’ambiente come vedremo brevemente nel prossimo paragrafo.

Gli impatti della povertà energetica

Come abbiamo appena accennato, la povertà energetica può avere gravi impatti sulla salute, sul benessere personale, e sull’ambiente, oltre ad altri impatti collaterali, ma non meno importanti, come ad esempio l’inclusione sociale.

La mancanza di riscaldamento adeguato può portare a malattie respiratorie, problemi cardiaci e altre condizioni di salute correlate al freddo. Allo stesso modo, l’incapacità di raffreddare adeguatamente le abitazioni durante le ondate di calore può mettere a rischio la salute delle persone.

Allo stesso modo, la povertà energetica è legata al comfort e al benessere personale, oltre ad essere spesso correlata ad altre forme di povertà, come la povertà alimentare, la mancanza di accesso all’acqua potabile e la mancanza di istruzione. Queste sfide possono essere interconnesse e perpetuarsi reciprocamente.

Ancora, l’uso inefficiente di energia nelle abitazioni contribuisce alle emissioni di gas a effetto serra e all’aggravamento dei cambiamenti climatici. La povertà energetica può quindi avere un impatto negativo sull’ambiente a livello globale.

Le cause della povertà energetica

Ci sono diverse cause sottostanti alla povertà energetica, tra cui:

1. Bassi redditi

Le persone con bassi redditi spesso faticano a pagare le bollette energetiche e ad investire in sistemi di riscaldamento o raffreddamento efficienti. Ciò può portare a una scarsa qualità dei servizi energetici o alla rinuncia a determinati servizi a causa dei costi elevati.

2. Disuguaglianze sociali

La povertà energetica spesso colpisce in modo sproporzionato le persone vulnerabili, come anziani, disabili, bambini e famiglie a basso reddito. Questo genere di disuguaglianze può limitare l’accesso equo ai servizi energetici e aggravare la situazione di povertà energetica.

3. Abitazioni inefficienti

Le case mal isolate o con vecchi impianti di riscaldamento e raffreddamento richiedono maggiori quantità di energia per mantenere un comfort adeguato. Questo può aumentare le spese energetiche e rendere difficile per le persone a basso reddito mantenere un ambiente domestico adeguatamente climatizzato.

Come contrastare il fenomeno della povertà energetica

Ora che abbiamo chiarito, per quanto possibile, in che cosa consiste il fenomeno della povertà energetica, quali i suoi effetti e quali le sue cause, concludiamo con qualche riferimento circa le misure di contrasto.

Contrastare la povertà energetica è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), in cui sono previste diverse azioni volte a garantire a tutti un accesso a sistemi di energia convenienti, sicuri, sostenibili e moderni.

In tempi recenti, come abbiamo precedentemente menzionato, anche la Commissione Europea ha presentato, nel pacchetto legislativo “Energia pulita per tutti gli europei”, varie misure volte a fronteggiare il fenomeno della povertà energetica. In particolare, si intende estendere e consolidare l’efficienza energetica, oltre ad implementarne il monitoraggio tra gli Stati membri tramite Piani Nazionali per l’Energia e il Clima (PNEC).

Le misure finalizzate al sostentamento del reddito di persone e famiglie rientrano sicuramente tra gli interventi più significativi attuati a livello europeo.

Sono poi previste opere volte al potenziamento del rendimento energetico nell’ambito dell’edilizia e ancora al potenziamento dell’efficienza energetica nelle abitazioni. A tal proposito ci si riferisce all’installazione di sistemi di condizionamento (o in generale impianti elettrici) di maggiore efficienza, o ancora all’implemento dell’utilizzo domestico della cosiddetta energia verde.

Abitazioni più funzionali energeticamente (e conseguentemente anche più salubri) consentono di ridurre i costi in bolletta e migliorare la sicurezza energetica. È questa la direzione del piano “Renovation Wave” che la Commissione Europea presenterà a breve nell’ambito del Green Deal Europeo, piano finalizzato ad incoraggiare il processo di ristrutturazione degli edifici europei per una maggiore sostenibilità.

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