La povertà energetica è un fenomeno di cui si sente parlare con sempre maggiore frequenza e che descrive la situazione di milioni di persone in Italia (circa 2,2 milioni di famiglie), in Europa e nel mondo.
Si tratta di un fenomeno che produce effetti gravi sia sulla salute sia sulla qualità della vita di una parte sempre maggiore della popolazione, incapace di far fronte all’aumento dei prezzi energetici.
Entriamo ora maggiormente sulla questione, cercando in primo luogo di chiarire in che cosa consiste il fenomeno della povertà energetica, quali sono le cause ed effetti ad essa legati, quale è la situazione europea ed infine quali sono le misure di contrasto previste.
Cosa è e in che cosa consiste la povertà energetica
La povertà energetica è un fenomeno in costante crescita e oggetto di numerosi dibattiti. L’argomento ha assunto un ruolo di primo piano addirittura nell’Agenda Europea, dove ci si riferisce nei termini di energy poverty o fuel poverty.
Ad oggi non è ancora stata elaborata una definizione unica ed ufficiale di cosa sia precisamente la povertà energetica. Tuttavia, possiamo dire in che cosa consiste il fenomeno della povertà energetica ed a cosa ci si riferisca prendendo in prestito la definizione di ENPOR: “impossibilità, da parte di famiglie o di individui, di procurarsi un paniere minimo di beni e servizi energetici”.
Si parla inoltre di povertà energetica anche nei casi in cui l’accesso ai servizi energetici non sia propriamente impossibile, ma implichi una “distrazione di reddito superiore a quanto socialmente accettabile” (sempre dalla definizione di ENPOR, progetto finalizzato al contrasto della povertà energetica).
Con servizi energetici ci si riferisce a tutti quei servizi ritenuti oggi fondamentali per uno standard di vita dignitoso: parliamo ad esempio dell’illuminazione, del gas per la cucina, del riscaldamento e raffreddamento e via dicendo.
Il fenomeno della povertà energetica può assumere caratteristiche e numeri diversi a seconda di variabili quali: la zona climatica, la localizzazione degli individui (aree rurali, aree urbane, metropoli, ecc), le caratteristiche abitative, alcuni aspetti demografici (come esso o età), connotati culturali o ancora il livello di istruzione.
Le conseguenze della povertà energetica si rivelano spesso estremamente negative, in quanto incidono sia sul livello di benessere personale, sia sul livello di inclusione sociale, come vedremo brevemente nel prossimo paragrafo.
Cause ed effetti sulla popolazione
La povertà energetica è un fenomeno piuttosto complesso, le cui cause sono molteplici: dai redditi bassi, ad una spesa eccessivamente alta per l’energia o ancora alla scarsa efficienza energetica delle abitazioni, solo per citarne alcune.
Sono inoltre molteplici gli effetti che questo fenomeno determina. Le persone che si trovano in una situazione di povertà energetica tendono a trovarsi in una condizione di isolamento sociale ed a sperimentare un drastico peggioramento delle loro condizioni di salute, peggioramento legato sia a fattori climatici, sia ad eccessivo stress psicologico o in generale al deterioramento del benessere psico-fisico. Ancora, nel caso di povertà energetica è più elevata la probabilità di mortalità precoce o di deterioramento della produttività.
La povertà energetica in Europa
In Unione Europea vi è una sempre maggiore consapevolezza circa il fenomeno della povertà energetica, tanto che numerose Istituzioni dell’UE hanno iniziato a considerare la questione come una priorità politica.
Nello specifico, la povertà energetica è stata considerata nella stesura delle misure del pacchetto legislativo della Commissione Europea “Energia pulita per tutti i cittadini europei”.
Nel 2018, per far fronte a tale situazione all’interno della Comunità, la stessa Commissione Europea ha istituito l’Osservatorio della Povertà Energetica, con lo scopo di rilevare, valutare ed infine diffondere conoscenze e pratiche per affrontare la povertà energetica.
Come abbiamo detto, il fenomeno è vasto e complesso, nonché di difficile stima. Secondo l’Osservatorio della Povertà Energetica, in Unione Europea circa una persona su dieci vive in tale situazione: parliamo dunque di circa il 10% della popolazione comunitaria.
Secondo altri dati, ben 57 milioni di persone in UE non sono in grado di riscaldare le loro abitazioni durante la stagione invernale, 104 milioni non possono raffreddare l’abitazione nella stagione estiva e ancora 52 milioni di europei pagano le bollette energetiche in ritardo.
Come contrastare la povertà energetica
Ora che abbiamo chiarito, per quanto possibile, in che cosa consiste il fenomeno della povertà energetica, quali sono le cause e le conseguenze e quale sia l’attuale situazione europea, concludiamo con qualche riferimento circa le misure di contrasto.
Contrastare la povertà energetica è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), in cui sono previste diverse azioni volte a garantire a tutti un accesso a sistemi di energia convenienti, sicuri, sostenibili e moderni.
In tempi recenti, come abbiamo precedentemente menzionato, anche la Commissione Europea ha presentato, nel pacchetto legislativo “Energia pulita per tutti gli europei”, varie misure volte a fronteggiare il fenomeno della povertà energetica. In particolare, si intende estendere e consolidare l’efficienza energetica, oltre ad implementarne il monitoraggio tra gli Stati membri tramite Piani Nazionali per l’Energia e il Clima (PNEC).
Le misure finalizzate al sostentamento del reddito di persone e famiglie rientrano sicuramente negli interventi più significativi attuati a livello europeo.
Sono poi previste opere volte al potenziamento del rendimento energetico nell’ambito dell’edilizia e ancora al potenziamento dell’efficienza energetica nelle abitazioni. A tal proposito ci si riferisce all’installazione di sistemi di condizionamento (o in generale impianti elettrici) di maggiore efficienza, o ancora all’implemento dell’utilizzo domestico della cosiddetta energia verde.
Abitazioni più funzionali energeticamente (e conseguentemente anche più salubri) consentono di ridurre i costi in bolletta e migliorare la sicurezza energetica. È questa la direzione del piano “Renovation Wave” che la Commissione Europea presenterà a breve nell’ambito del Green Deal Europeo, piano finalizzato ad incoraggiare il processo di ristrutturazione degli edifici europei per una maggiore sostenibilità.