Il certificato energetico è un documento di fondamentale importanza per conoscere la prestazione energetica di un edificio e stimarne i consumi, che permette di elaborare una stima dei costi di manutenzione e di definirne il valore commerciale.
La centralità che negli ultimi anni ha assunto il tema della riduzione delle emissioni inquinanti e della sostenibilità ambientale ha spinto alla riqualificazione energetica degli edifici, incentivando, dunque, la valutazione della prestazione energetica degli stessi.
Gli immobili sono ora sempre più valutati in base all’isolamento termico e al tipo di impianti, che, unitamente alle caratteristiche tecniche, permettono di definire la prestazione energetica di un appartamento, tramite una scala di valori che va dalla lettera G alla lettera A.
Tuttavia il riconoscimento della classe energetica di un immobile comporta dei costi poiché per definire la prestazione energetica di un edificio è necessario richiedere un APE, ovvero un Attestato di Prestazione Energetica, vediamo di cosa si tratta e a cosa serve.
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APE: che cos’è e a cosa serve
L’APE ossia l’Attestato di Prestazione Energetica è un documento obbligatorio, detto comunemente certificato energetico e in passato chiamato ACE (Attestato di Certificazione Energetica), totalmente a carico del titolare dell’immobile, che dovrà esibirlo in caso di vendita o locazione dello stesso.
La sua funzione è, dunque, attribuire un valore specifico all’immobile sulla base del risparmio energetico che esso garantisce in virtù delle caratteristiche di impianti e parti interne.
Proprio perché assolutamente necessario, il proprietario non può fare a meno di sostenere i costi per far redigere il certificato energetico, per il quale dovrà rivolgersi ad un tecnico specializzato, che si occuperà di effettuare il sopralluogo per la verifica delle caratteristiche dell’appartamento.
Dopo aver effettuato le misurazioni, verificando la tipologia di infissi e di impianti, il tecnico definisce la classe di appartenenza dell’immobile e potrà così redigere, sulla base dei valori ottenuti, il certificato di prestazione energetica, la cui validità avrà una durata pari a 10 anni.
Quanto costa il certificato energetico: stime a confronto
Il costo del certificato energetico non è unitario e varia da regione a ragione, oltre che da una città all’altra e da paese a paese.
Le stime effettuate recentemente dalle associazioni di consumatori evidenziano, infatti, come i prezzi più elevati per l’attestato energetico siano quelli delle regioni settentrionali e delle grandi città rispetto ai piccoli centri e paesi del Sud, dove il rilascio della certificazione sembra essere molto meno dispendiosa in termini economici.
Le analisi condotte sui dati relativi all’anno 2016 hanno evidenziato che il costo medio nazionale per il certificato energetico ammonta a 145€, un valore che è risultato superiore del 17% rispetto all’anno precedente.
I risultati delle indagini effettuate su bilocali di circa 79 mq hanno evidenziato come i costi siano superiori in località come Trento, Trieste e Aosta, dove si spendono rispettivamente 200€, 170€ e 165€ per la certificazione energetica, segue Milano con un costo per l’APE che si aggira intorno ai 160€.
Gli stessi studi evidenziano la situazione di alcune città del Meridione, in cui il certificato energetico costa molto meno con cifre intorno ai 100€ a Potenza, 115€ a Napoli e 120€ a Campobasso.
È anche vero, purtroppo, che secondo quanto rilevano alcune indagini, a prezzi più bassi spesso corrisponde una stima effettuata in modo approssimativo sulle caratteristiche dell’immobile, talvolta portata a termine con scarsa competenza.
Proprio per questo è indispensabile fare affidamento soltanto a tecnici abilitati alla progettazione di impianti o edifici, ad esempio architetti, ingegneri o geometri, che si facciano carico di condurre un’approfondita analisi su murature, infissi e impianti di riscaldamento.
Costi certificato energetico: da cosa dipendono
Al di là delle stime effettuate, i costi dell’Ape sono variabili e per capire realmente quanto costa il certificato energetico è indispensabile analizzare i fattori che possono influenzarne il prezzo complessivo.
Ecco alcuni tra i principali elementi da cui dipendono i costi del certificato energetico:
Tipologia dell’immobile
Il tipo di immobile da certificare può incidere notevolmente sul costo dell’Attestato, in particolare in base alla destinazione d’uso, che può spesso complicare o rendere più elaborata la procedura di calcolo.
In caso di immobili non residenziali, infatti, come negozi ad esempio, sarà necessario prendere in considerazione fattori differenti per la stima, come il calcolo delle eventuali dispersioni legate all’illuminazione o la spesa energetica connessa a scale mobili o ascensori adibiti al trasporto delle persone internamente allo stabile.
Ventilazione, illuminazione e trasporti rappresentano, infatti, tre parametri fondamentali per elaborare in modo attendibile l’indice di prestazione energetica degli edifici non residenziali, ma che al tempo stesso possono rendere più costosa la certificazione richiedendo calcoli più complessi.
Dimensione ed estensione unità immobiliare
A parità di tipologia di fabbricato i costi del certificato energetico saranno strettamente legati a fattori quali dimensioni ed estensione dello stabile.
È ovvio che la certificazione energetica di un appartamento composto da due soli locali non potrà avere gli stessi costi di un edificio industriale, per il quale sarà necessario un sopralluogo che tenga conto delle caratteristiche più complesse di impianti e di specifici valori interni.
Stesso discorso vale per una casa a due piani rispetto ad un piccolo appartamento, la cui estensione richiederà molto meno tempo per i rilievi e per la modellazione con il software utilizzato per il calcolo.
Anche la regolarità dell’immobile può incidere sul costo del certificato in quanto spazi composti da spigoli e planimetria irregolare richiedono tempi più lunghi per le misurazioni.
Distanza dell’immobile
La certificazione energetica di un immobile può avere costi diversi anche in funzione della distanza dell’edificio dall’ufficio del tecnico che dovrà eseguire il sopralluogo.
Nel prezzo finale del certificato sono infatti addebitati anche i costi del viaggio per raggiungere la località in cui il fabbricato è collocato, oltre ai costi relativi al tempo necessario per le misurazioni.
Più aumenta la distanza maggiori saranno i costi legati alla trasferta e più alto sarà il prezzo della certificazione energetica.
Tempo di emissione
Anche i tempi con cui l’Attestato Energetico viene emesso incide sul costo finale, che può subire una maggiorazione in caso di richieste urgenti o prioritarie.