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Che cos’è la silvicoltura?

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da Redazione | 20 Settembre 2021

La silvicoltura (o selvicoltura) è un ramo delle scienze forestali che studia come impiantare, coltivare e gestire i boschi. È una disciplina che riguarda l’impianto e la conservazione dei terreni boschivi.

Continua a leggere per scoprire nel dettaglio che cos’è la silvicoltura e perché è importante.

Che cos’è la silvicoltura: caratteristiche

La silvicoltura si occupa della conservazione dell’ambiente e della natura attraverso attività di semina, manutenzione e sfruttamento delle colture forestali (produzione e manutenzione di pascoli per il bestiame). Si divide in due macrocategorie:

  1. La silvicoltura generale studia nel dettaglio i metodi utilizzati per gestire i boschi, i tipi di trattamento utili per migliorare il territorio e offre indicazione su come gestire il ciclo di vita di un terreno boschivo.
  2. La silvicoltura speciale studia le singole specie arboree presenti all’interno di una foresta.

Con la pratica della silvicoltura, le foreste vengono coltivate con diversi trattamenti e tecniche con lo scopo di garantirne il mantenimento e l’utilizzo ottimale delle varie risorse naturali che possono produrre. Tutto ciò avviene nel modo meno dannoso per l’ambiente. Ecco a cosa serve la silvicoltura.

Perché è importante la silvicoltura?

La silvicoltura è responsabile della gestione delle foreste e dei boschi, è dunque fondamentale per la loro preservazione e crescita, le quali sono strettamente connesse con l’uomo. Le foreste, infatti, non solo proteggono l’ambiente, ma anche noi esseri umani. La vegetazione previene la continua erosione causata dalle piogge acide, ad esempio, impedendo frane e smottamenti. Inoltre, i boschi effettuano una funzione di filtrazione dell’aria, ripulendola dalle impurità e dalle micro-polveri, consentendoci di respirare aria più pulita. Le piante, poi, immettono come sappiamo l’ossigeno nell’aria, essenziale per la vita.

La silvicoltura ha come obiettivo quello di destinare spazi forestali disponibili per la crescita alla coltivazione di alberi, dai quali si possano ottenere dei benefici come legno per la costruzione di molteplici strutture o utensili, il sughero e la carta. Con la silvicoltura non è consentito lo sfruttamento eccessivo delle risorse e quindi non saranno mai estratte dalle colture ad un ritmo più veloce rispetto a quanto possa essere rigenerato naturalmente.

Vantaggi e svantaggi della silvicoltura

Tra i principali benefici vi sono:

  • Il rimboschimento o imboschimento di aree con pochi alberi o delle aree desertiche.
  • È una fonte di vita per molte specie vegetali e animali.
  • Aiuta a purificare l’aria attraverso la fotosintesi delle piante.
  • Pulisce e alimenta i fiumi, fornisce le diverse fonti di acqua potabile.

La silvicoltura è perciò uno strumento molto utile per sfruttare le aree più degradate e dar loro un uso sociale, economico e ambientale, riducendo al minimo gli effetti dei cambiamenti climatici.

Tuttavia, come tutte le cose, questa pratica può avere degli svantaggi che sorgono quando la silvicoltura non è gestita correttamente. Con una cattiva gestione si danneggia l’ambiente e si mettono in pericolo le specie animali e vegetali. Ad esempio, con un disboscamento eccessivo, con l’impianto di specie incompatibili o invasive.

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