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    Come eliminare l’elettricità statica dal corpo

    come eliminare elettricità statica dal corpo, vestiti e capelli

    da Redazione | 17 Aprile 2025

    Per elettricità statica si intende l’accumulo superficiale di particelle cariche che si depositano su un corpo animato oppure inanimato, i quali possono essere conduttori o isolanti. Questo fenomeno avviene di solito tramite strofinio, poiché la forza d’attrito agisce come una calamita in grado di attrarre gli elettroni, che sono elementi carichi negativamente e dotati di elevato dinamismo.

    In seguito a tale migrazione, il corpo che riceve le particelle diventa a sua volta negativo, mentre quello che le perde diventa positivo. Può succedere che le cariche rimangano localizzate e non si muovano più: in questa situazione si genera un campo elettrico caratterizzato da un potenziale elettrostatico, tipico appunto dell’elettricità statica.

    La materia è formata da molecole, costituite a loro volta da atomi, che rappresentano le più piccole particelle esistenti in natura.
    Ognuna di queste particelle ha un nucleo centrale contenente cariche positive (protoni) e neutre (neutroni), intorno al quale è localizzata una nuvola di elettroni negativi.

    Sono numerose le occasioni in cui è possibile evidenziare la presenza di elettricità statica, che si deposita frequentemente anche sul corpo delle persone, sui loro capelli e sugli indumenti indossati.

    Spieghiamo come si crea e come eliminare l’elettricità statica dal corpo, dai vestiti e dai capelli: consigli e rimedi per risolvere questo piccolo fenomeno fastidioso ma non pericoloso.

    Da che cosa dipende l’elettricità statica

    Il termine elettricità deriva dal vocabolo greco “elektron” che significa “ambra”: l’elemento che, in seguito a strofinamento, modificava la sua carica come conseguenza del flusso di elettroni. Lo studio dell’elettricità statica risale a periodi antichissimi della storia dell’uomo dato che i fenomeni di attrazione e di repulsione dei corpi fu evidenziato fin dagli albori della scienza.

    Se un tempo tali manifestazioni erano spesso collegate a fenomeni magici ed inspiegabili, con lo sviluppo della chimica teorica sono state spiegate basandosi sul movimento delle cariche elettroniche. 

    Ti è mai successo di prendere in mano un oggetto e di avvertire una fastidiosa scossa? È un’evidente manifestazione dell’accumulo delle cariche statiche. Un altro esempio che è sotto gli occhi di tutti e che è indicativo di questo fenomeno viene rilevato osservando i granelli di polvere che rimangono perfettamente aderenti allo schermo televisivo oppure a quello del computer, nonostante si tratti di superfici verticali.

    Nonostante per sua natura l’elettricità sia un flusso dinamico di cariche elettriche, quando si parla di elettricità statica ci si riferisce a un posizionamento fisso delle particelle, derivante dalle loro forze attrattive. L’elettricità statica è infatti un insieme di cariche che non si muovono.

    Non bisogna poi dimenticare che il fondamento di tutti i fenomeni chimico-fisici è quello dell’attrazione di cariche opposte e della repulsione di cariche identiche.

    Come viene generata l’elettricità statica

    L’elettricità statica è senza dubbio un fenomeno superficiale che si genera quando due oggetti vengono a contatto tra loro per poi essere nuovamente separati. In tale contesto succede che si crea un trasferimento di elettroni da un atomo all’altro, il cui livello di forza è conseguente al tipo di campo elettrico generato.

    Vi sono anche altre variabili da considerare, come il tipo di materiale, le sue proprietà fisiche, la temperatura esterna, la pressione e soprattutto il grado di umidità relativa. Quanto maggiore è la velocità di separazione, tanto più alta sarà la carica generata.

    Nei mesi invernali, a causa della quasi totale assenza di umidità, la carica risulta molto elevata; in estate quando la percentuale di vapore acqueo è notevole, i corpi si trasformano in semiconduttori, limitando il valore della carica statica, che può addirittura scomparire del tutto. I materiali si distinguono in:

    • conduttivi (conduttori);
    • non conduttivi (isolanti).

    Nei primi gli elettroni sono liberi di muoversi senza ostacoli di nessun genere, mentre nei secondi succede il contrario.

    Tutte le volte in cui su un corpo si crea una carica statica è possibile eliminarla mettendolo a contatto col terreno che è in grado di assorbirla. Gli isolanti, per loro natura, riescono a mantenere a lungo la carica statica.

    Quando si crea l’elettricità statica sul corpo?

    Spesso succede che il corpo umano rilasci scariche di elettricità statica; si tratta di un fenomeno piuttosto comune che si verifica quando un certo numero di cariche elettriche si accumula sulla sua superficie. I fattori predisponenti sono di vario genere: ad esempio può succedere di sfregare inavvertitamente i piedi su un tappeto oppure su una pedana di tessuto sintetico.

    Le maniglie metalliche delle porte sono fonti certe di elettrizzazione, così come le superfici plastiche o, in alcune circostanze quando l’aria è particolarmente secca, anche il vetro. La pelle secca di certe persone funziona come una vera e propria miniera di cariche statiche e questo spiega il motivo per cui stringendo la mano a questi individui si possa avvertire la scossa.

    In generale, tutti gli indumenti che contengono fibre artificiali sono responsabili dello spostamento di cariche elettriche, il cui flusso provoca la scossa nel momento in cui si viene a contatto con oggetti oppure persone.

    Come eliminare l’elettricità statica dal corpo: 6 consigli

    Esistono vari metodi per eliminare l’elettricità statica dal corpo, tra i più efficaci ci sono:

    • Idratare la pelle

    Come accennato l’umidità contribuisce a disperdere l’elettricità statica impedendo l’accumulo delle cariche superficiali. Mantenendo la pelle adeguatamente idratata si crea un sottile strato di umidità in grado di disperdere gli elettroni, evitando al corpo di caricarsi.

    • Controllare il pH della pelle

    Un pH acido contribuisce a modificare la distribuzione delle cariche a livello epidermico, innescando il temuto “effetto calamita” responsabile della maggior parte dei fenomeni statici. Esistono preparati cosmetici, spesso a base di principi fitoterapici, che si rivelano estremamente efficaci per regolarizzare il pH mantenendolo vicino alla neutralità.

    • Curare l’abbigliamento

    È molto importante privilegiare indumenti prodotti con fibre naturali, come cotone, canapa, lino e seta, eliminando il più possibile fibre sintetiche come poliestere e nylon. Non bisogna dimenticare che la lana, pur essendo un tessuto naturale, può creare fenomeni di elettrizzazione determinati dalle forze d’attrito tre fibre e superficie cutanea.

    • Scegliere bene le calzature

    Le scarpe costituiscono il principale collegamento tra il corpo e l’ambiente esterno, con cui l’individuo crea un rapporto di continuità proprio tramite i piedi. Pertanto, è necessario optare per calzature con la suola di cuoio, un materiale isolante estremamente efficace e sicuro.

    Il cuoio è infatti capace di creare un notevole effetto respingente verso le cariche elettriche che non rimangono così imprigionate a livello degli arti inferiori.

    • Umidificare l’aria

    L’elettricità statica è presente in ambienti secchi. A tale scopo può essere utile servirsi di umidificatori, che sono dispositivi in grado di creare vapore acqueo da immettere nei vari ambienti della casa.

    Molti impianti di riscaldamento di ultima generazione sono predisposti con questa funzione e pertanto immettono un flusso calibrato di acqua nebulizzata nelle stanze. Chi non possiede questa funzione può semplicemente distendere sui radiatori qualche asciugamano umido, oppure appoggiare un recipiente contenente acqua per farla evaporare.

    • Impiego di sostanze naturali

    L’aceto è una sostanza naturale che respinge l’elettricità e che pertanto può essere utilizzato sia prima dello shampoo che durante i normali cicli di lavaggio in lavatrice.

    Un suggerimento è appoggiare le mani contro una parete di cemento: si elimina del tutto l’accumulo statico del corpo.

    Come togliere l’elettricità dai vestiti?

    Per eliminare l’elettricità statica dai vestiti e dalle coperte si possono mettere in atto sia rimedi istantanei di pronto intervento, sia soluzioni a lungo termine.

    Rimedi istantanei

    Tra i rimedi istantanei, è bene tenere in considerazione:

    1. Lo scorrimento di oggetti metallici. Per eliminare l’elettrizzazione a un indumento che si deve indossare o a una coperta è sufficiente fare scorrere sulla sua superficie un qualsiasi oggetto metallico (anche una gruccia va benissimo) poiché il metallo è in grado di scaricare l’elettricità. Il segreto è quello di passare l’oggetto prescelto su tutto il tessuto, senza tralasciare nessuna zona.
    2. Le spille e aghi da balia. Appuntando una spilla oppure un comune ago da balia su un indumento elettrizzato, subito la carica statica si dissipa. Il risultato è analogo al precedente con l’unica differenza che questa volta il potere neutralizzante si mantiene molto più a lungo.
    3. La scelta delle calzature. Come detto prima, per evitare che l’elettricità statica penetri nel corpo attraverso i piedi, che sono la parte maggiormente vulnerabile in quanto direttamente a contatto col terreno, è necessario indossare scarpe con suole di cuoio. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, la gomma è un materiale che facilita l’elettrizzazione perché riesce ad accumularla in quantità estremamente significative.
    4. L’impiego di lacca e ammorbidente spray. La lacca per capelli, che è un prodotto formulato per eliminare l’elettricità dai capelli, si rivela particolarmente efficace anche per allontanarla dagli indumenti. Il segreto è nebulizzarla subito prima di vestirsi, per ottenere il duplice risultato di proteggere sia i capelli (che non sono elettrizzati dallo sfregamento dei tessuti mentre vengono infilati) e neppure i tessuti stessi. Un analogo risultato si può ottenere anche utilizzando un normale ammorbidente in soluzione acquosa per poi spruzzare la miscela sugli abiti. In commercio sono facilmente reperibili degli spray antistatici.

    Rimedi duraturi

    Se volete seguire delle indicazioni che possano avere effetto a lungo termine, ecco come togliere l’elettricità statica dai vestiti e tessuti in generale:

    1. Fare il bucato con bicarbonato di sodio. Il bicarbonato di sodio è un composto chimico ad azione alcalinizzante, ovvero in grado di innalzare il pH. Il fenomeno dell’elettricità statica viene favorito da un pH acido (molto basso) e pertanto l’impiego di un preparato che sia in grado di innalzarlo non può che avere conseguenze vantaggiose. Pertanto, è consigliabile introdurre in lavatrice, nella vaschetta del prelavaggio, almeno due cucchiai da cucina di bicarbonato di sodio, per ottenere ottimi risultati. Alternativamente è possibile spargere la polvere del composto sugli indumenti e coperte prima di avviare il ciclo di lavaggio.
    2. Il bucato con aceto. L’aceto di vino bianco (mai quello di vino rosso che macchia i vestiti) aggiunto al risciacquo è utilissimo per ammorbidire i tessuti eliminando la secchezza responsabile dei fenomeni di elettrizzazione. Si tratta di un rimedio naturale collaudatissimo che, oltre ad essere estremamente economico, contribuisce a igienizzare i tessuti eliminando i cattivi odori.
    3. Il bucato con carta stagnola. Introducendo una pallottola di carta stagnola nel cestello della lavatrice prima di avviare i programmi si ottiene un’efficace eliminazione dell’elettrizzazione, soprattutto se gli indumenti contengono fibre sintetiche. La carta stagnola, pur in quantitativi ridotti, ha un ottimo potere neutralizzante che si mantiene attivo per tutta la durata del bucato.
    4. Il bucato con ammorbidente. L’uso dell’ammorbidente è praticamente ubiquitario in quanto tutti lo aggiungono al bucato in lavatrice; forse non tutti sanno però che tra le sue funzioni, oltre a quella di rendere morbidi i tessuti, c’è anche quella di allontanare le cariche statiche.
      Come accennato esse tendono a concentrarsi su superfici secche e disidratate, caratteristiche che vengono rapidamente eliminate dall’ammorbidente.
    5. L’asciugatura con palline di gomma. Chi ricorre all’impiego dell’asciugatrice conosce bene il rischio di avere coperte e vestiti secchi ed elettrizzati; proprio per minimizzare tale inconveniente è consigliabile inserire nella macchina una o più palline di gomma, il cui ruolo è quello di mantenere separati gli indumenti impedendo di sfregarsi tra loro. In alternativa, si può inserire un panno umido che contribuisce a limitare la secchezza derivante dal flusso di aria calda emesso dall’apparecchio.
    6. L’asciugatura all’aria aperta. Chi ne ha la possibilità dovrebbe sempre preferire un’asciugatura del bucato all’aria aperta, che non secca gli indumenti e quindi non li elettrizza. Una valida soluzione è poi quella di appendere gli abiti all’aperto anche dopo il trattamento in asciugatrice, sempre per evitare l’accumulo di cariche elettriche prodotte dalla secchezza dei tessuti. Nell’atmosfera, infatti, è sempre presente una percentuale di vapore acqueo che invece è assente all’interno dell’elettrodomestico.
    7. L’uso di creme idratanti. Per impedire che i vestiti aderiscano al corpo a causa dei fenomeni di elettrizzazione, è possibile spalmare sulla pelle piccole quantità di crema idratante che impedisce l’accumulo di elettricità. Alternativamente si può utilizzare anche il talco, oppure polveri assorbenti.

    Come togliere elettricità dai capelli asciutti?

    Dopo la doccia può accadere di ritrovarsi a combattere con una chioma arruffata, un effetto crespo indomabile dovuto all’elettricità statica. I capelli si elettrizzano perché c’è un passaggio di cariche elettriche dello stesso segno che si respingono e dunque i capelli si allontanano dando origine all’effetto paglia.

    L’accumulo di elettricità statica sui capelli può avvenire per diverse cause:

    • L’attrito con tessuti sintetici o con lana e plastica.
    • Le variazioni di temperatura.
    • Capelli secchi, fini e sfibrati.
    • Ingredienti dello shampoo utilizzato.
    • Il modo con cui si spazzolano i capelli.

    Tenerli in ordine diventa quasi impossibile, ma ora saprai come togliere elettricità dai capelli asciutti e come prevenire questo problema.

    Lavare i capelli meno spesso, utilizzare un phon a effetto ionizzante ed evitare le spazzole in plastica sono solo alcuni dei rimedi che si possono adottare. Ecco cosa fare:

    1. Partiamo dal capitolo shampoo. Lavare i capelli con uno shampoo aggressivo e che li asciuga troppo dal sebo non fa che favorire l’elettricità. Occorre scegliere un prodotto più delicato e non fare troppi lavaggi ravvicinati che contribuiscono a seccare le chiome.
    2. I capelli elettrizzati possono essere sintomo di un danno alle cuticole che tendono ad alzarsi, soprattutto se hai fatto tinte o permanente. Per questo è consigliabile applicare dopo lo shampoo un balsamo specifico a base di silicone che neutralizza le cariche elettriche nei capelli e ne riduce l’elettricità statica.
    3. Per ridurre l’effetto crespo può essere un valido aiuto applicare una crema idratante: è possibile usare una qualunque lozione idratante per la pelle del corpo e delle mani e applicarne una piccola quantità sui capelli massaggiandola uniformemente, specialmente sulle punte.
    4. Per impedire che i capelli si elettrizzino, ci sono anche maschere, oli e prodotti senza risciacquo (leave in) che aiutano a gestire la piega abbassando i capelli ribelli. Basta versarne qualche goccia sul palmo della mano ogni volta che se ne ha bisogno e poi massaggiarlo sui capelli così da domare quelli elettrici. L’olio di cocco, di argan o di jojoba non ungono eccessivamente i capelli e allo stesso tempo li riparano.

    Come asciugare i capelli

    Terminato il lavaggio, tampona i capelli con un asciugamano in tessuto naturale senza strofinare troppo.

    Per quanto riguarda la spazzola e il pettine, per eliminare l’elettricità statica dai capelli è fondamentale usarli con denti o setole di materiali naturali (legno, metallo, gomma o porcellana) che scaricano l’elettricità e consentono di mantenerli in ordine e disciplinati.

    Preferisci un phon agli ioni invece che uno tradizionale, perché rimuove le cariche statiche e quindi svolge un’azione preventiva contro i capelli elettrici. Nonostante ciò, l’elettricità potrebbe ugualmente accumularsi tra le ciocche di capelli. Per evitarlo:

    • Smetti di asciugare i capelli quando sono abbastanza asciutti ma non completamente, così finiscono il processo naturalmente.
    • Applica un po’ di lacca sul pettine o spazzola e passala sui capelli.
    • Evita le alte temperature, ad esempio se utilizzi una piastra per allisciarli e insisti sulle punte piuttosto che sulle radici. Ricorda che per poter usare la piastra o l’arricciacapelli devono essere perfettamente asciutti per evitare che si rovinino. Se l’elettricità si accumula sui tuoi capelli dopo aver usato la piastra, applica un termoprotettore, uno spray che va distribuito in maniera uniforme sui capelli in grado di proteggerli dalle alte temperature fino a 230°C.
    • Non strofinare possibilmente i capelli con abiti e accessori di lana.
    • Raccogli i capelli per tenerli lontani dal viso, specialmente se l’elettricità deriva dall’ambiente in cui ti trovi. Raccogliere i capelli può essere un rimedio d’emergenza per mantenere i capelli in ordine qualora non si possano seguire le soluzioni precedenti, così come anche passare pochissima crema idratante per corpo, mani o viso tra le punte.

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