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    Ecobonus risparmio energetico: detrazione fiscale per la porta blindata

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    da Redazione | 24 Maggio 2019

    Il tema della sicurezza domestica ha assunto un ruolo sempre più rilevante negli ultimi anni.

    Con l’infittirsi della criminalità e l’aumento di furti all’interno delle abitazioni diventa sempre più necessario installare sistemi di sicurezza innovativi ed efficienti.

    Proprio per rispondere a queste nuove esigenze e agevolare il cittadino nell’adozione di questi sistemi di protezione per la sicurezza domestica, lo Stato ha attivato nuove agevolazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi.

    La nuova legge in materia di detrazione fiscale prevede, infatti, una riduzione delle imposte a favore di tutti coloro che rafforzano i sistemi di sicurezza domestici installando porte blindate e sistemi di videosorveglianza.

    Tali sgravi possono variare in rapporto alla spesa sostenuta, alla tipologia e al modello di porta installata e al reddito familiare.

    Facciamo ora chiarezza sull’Ecobonus sul risparmio energetico per poi analizzare più nello specifico l’agevolazione fiscale sulle porte blindate, capire a chi spetta e come ottenerla.

    Ecobonus risparmio energetico: cos’è e come funziona

    L’Ecobonus non è altro che l’agevolazione fiscale prevista dallo Stato per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici preesistenti.

    Le agevolazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico permettono al singolo cittadino di recuperare parte della spesa sostenuta in dichiarazione dei redditi, con una detrazione pari al 65% o al 50%, in 10 importi annui.

    Gli sgravi fiscali previsti dall’Ecobonus riguardano in particolare:

    • interventi sugli involucri degli edifici;
    • installazione di pannelli solari;
    • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;

    All’interno della prima categoria si inseriscono anche gli interventi per la sostituzione di porte e finestre a risparmio energetico e per le porte blindate, purché collegate ad un immobile preesistente e non in costruzione, che dovrà essere accatastato o in corso di accatastamento. .

    Un altro requisito fondamentale per usufruire delle detrazioni per serramenti e infissi è la presenza dell’impianto di riscaldamento, di cui l’immobile dovrà essere obbligatoriamente provvisto.

    Gli infissi installati dovranno, inoltre, rispettare determinati parametri, chiamati indici di trasmittanza termica, per assicurare un buon risparmio energetico, oltre a delimitare un volume riscaldato verso l’esterno e verso vani non riscaldati.

    Anche in questo caso l’intervento non dovrà essere realizzato ex novo ma sulla base di infissi preesistenti, apportando un miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture o dei componenti vetrati esistenti, secondo i requisiti di trasmittanza “U” che indicano la dispersione di calore, espressa in W/m2K e definiti dal Ministro dello Sviluppo Economico nel decreto dell’11 Marzo 2008, poi modificato il 26 Gennaio 2010.

    Tra questi interventi rientra, infine, anche la sostituzione della porta d’ingresso con porte blindate: ecco quali tra questi possono usufruire di agevolazione fiscale, a chi è rivolta la detrazione e come ottenerla.

    Detrazione fiscale porte blindate: bonus sicurezza

    Le detrazioni fiscali per l’installazione delle porte blindate possono coprire fino al 50% delle spese sostenute per la messa in sicurezza dell’abitazione.

    A seconda del tipo di interventi effettuati è possibile usufruire di un bonus diverso:

    • Bonus mobili. Questa detrazione è rivolta ai cittadini che eseguono lavori di ristrutturazione dell’immobile, sia di tipo ordinaria che straordinaria, in cui si inserisce anche quello per l’installazione della porta blindata. L’agevolazione prevista copre sia le spese affrontate per l’intervento che il costo per il trasporto e il montaggio della porta.
    • Risparmio energetico. Questa categoria di detrazioni fiscali, che arrivano fino al 50% delle spese sostenute, si applicano agli interventi di riqualificazione energetica, in cui si inserisce anche quello per la sostituzione del portoncino di un’abitazione con un modello blindato, più sicuro ed efficiente.
    • Bonus sicurezza. In questa tipologia di bonus sono inclusi tutti gli interventi per l’installazione di sistemi di video sorveglianza e di antifurto, tra questi sono compresi anche quelli di sostituzione delle porte blindate.

    Le detrazioni non sono cumulabili e, indipendentemente dal bonus richiesto, le regole per ottenerle e i beneficiari a cui esse sono destinate non cambiano.

    Ecco quali sono i requisiti delle porte blindate che consentono di ottenere la detrazione fiscale, a chi essa è rivolta e come procedere per usufruirne.

    Bonus sicurezza: modelli e classi porte blindate

    Il Bonus Sicurezza con cui è possibile ottenere l’agevolazione fiscale sugli interventi di installazione di porte blindate richiede la valutazione delle classi di appartenenza del prodotto.

    I test effettuati sulle porte per stabilire la classe di appartenenza sono richiesti dalla comunità europea per verificarne il livello di sicurezza e il grado di effrazione, che può essere appunto più o meno elevato a seconda del modello acquistato.

    La finalità di questi test è anche quella di verificare anche la presenza di eventuali difetti di fabbrica o progettuali che ne compromettano l’efficacia e la funzionalità, mettendo in pericolo la sicurezza dell’abitazione.

    Ad essere testati con specifiche prove di resistenza, sono in particolare il tipo di serratura, la fermezza della blindatura e la qualità dell’isolamento termo acustico.

    Oltre ad una prova effettuata in istituti specializzati, dove le porte sono soggette a veri e propri interventi di manomissione per valutare il livello di resistenza del prodotto a forzature da parte di ladri specializzati, si procede anche a un controllo periodico per verificare la manutenzione e lo stato della porta rispetto allo stato iniziale.

    Il tempo necessario alla manomissione della porta insieme allo strumento utilizzato per forzarla ne determinano la classe di appartenenza.

    Per beneficiare della detrazione al 50%, la direttiva europea 1627 stabilisce soltanto 6 classi di sicurezza ai fini della detrazione fiscale, chiamate anche classi anti-effrazione:

    • Classe 1: A questa classe appartengono le porte blindate con livello di sicurezza basso, in grado di resistere soltanto alle forzature in cui il malintenzionato impiega la forza corporea, senza l’uso degli attrezzi. Sono porte che possono dunque essere installate con più facilità in magazzini e cantieri, dove sono custoditi oggetti di poco valore.
    • Classe 2: Leggermente più elevata è la resistenza delle porte blindate appartenenti alla classe 2, che possono resistere alle manomissioni effettuate con oggetti semplici, ad esempio coltelli e cacciaviti e sono installate in edifici a basso rischio come uffici o edifici industriali.
    • Classe 3: In questa classe aumenta ulteriormente il livello di resistenza, essa include infatti porte in grado di resistere alle forzature di malintenzionati che utilizzano strumenti più complessi, come il piede di porco. Questa categoria di porte blindate si prestano molto bene a proteggere la sicurezza di edifici condominiali.
    • Classe 4: A questa classe appartengono quelle porte in grado di allontanare i ladri più esperti respingendo le forzature che richiedono uso di seghe e trapani, perfette dunque per tutelare la sicurezza delle case semi-indipendenti e villette, più soggette a rischio di infrazioni.
    • Classe 5: Le porte blindate collocate in questa classe sono in genere quelle installate in luoghi come gioiellerie o ambienti che richiedono una sicurezza elevata e sono in grado di respingere le forzature di ladri professionisti che utilizzano attrezzi sofisticati.
    • Classe 6: Si tratta del livello massimo di sicurezza in cui si collocano le porte blindate in grado di resistere agli attacchi di scassinatori molto esperti.

    Il bonus sicurezza è valido per qualsiasi classe anti-effrazione, dalla prima alla sesta, in quanto ognuna di queste è in grado di prevenire atti illeciti di intrusione domestica da parte di malintenzionati.

    Detrazione porte blindate: a chi spetta e come ottenerlo

    Il bonus porte blindate spetta a tutti i contribuenti, residenti o non residenti in Italia, che siano soggetti al pagamento delle imposte, in particolare a:

    • imprenditori individuali;
    • proprietari di immobili;
    • società semplici e imprese familiari;
    • locatari e comodatari dell’immobile;
    • cooperative;
    • chi esegue i lavori sull’immobile

    Per ottenere la detrazione fiscale porta blindata, è necessario:

    • Effettuare il pagamento tramite bonifico postale o bancario indicando la causale del versamento, codice fiscale del beneficiario, partita IVA o codice fiscale dell’azienda produttrice.
    • Inviare telematicamente la pratica all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
      Per farlo è sufficiente iscriversi nel portale dell’Agenzia inserendo i dati richiesti: oltre a quelli anagrafici sarà indispensabile trasmettere quelli relativi all’immobile e indicare il prezzo della porta blindata comprensivo di IVA e i valori di trasmittanza termica della vecchia e della nuova porta.Al fine di compilare la documentazione in modo corretto, è consigliabile rivolgersi ad un tecnico.

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