Qual è il costo dell’energia elettrica?

costo energia elettrica

da Redazione | 31 Maggio 2021

Il costo dell’energia elettrica comprende vari elementi e dipende da diversi fattori. Vediamo quali sono, il costo del kWh e le fasce orare del prezzo dell’energia. Conoscere meglio queste informazioni potrà essere utile per gestire i consumi quotidiani e ottenere un buon risparmio sulla bolletta.

Costo energia elettrica: quali sono le componenti?

Per capire se il costo dell’energia elettrica in bolletta è corretto, è importante comprendere tutte le variabili contenute al suo interno:

  • Numero dei kW consumati
  • Costo energia elettrica
  • Servizi di rete per il trasporto
  • Imposte varie.

I consumi dipendono da numerosi fattori, come la quantità di persone che usufruiscono del servizio, la classe energetica degli elettrodomestici e la fascia oraria in cui vengono usati. Inoltre, incide sul costo energia elettrica finale anche la residenza dell’intestatario della bolletta.

Per le abitazioni di non residenza è prevista una quota fissa che non dipende dai consumi e quindi non si applica al costo per kWh. I costi per kWh dell’energia elettrica a uso industriale sono mediamente più bassi rispetto a quelli residenziali.

Innanzitutto, partiamo dalla definizione del kWh. Si tratta dell’unità base per la definizione del prezzo dell’energia elettrica e fa riferimento a quella necessaria per fornire una potenza di un kilowatt per un’ora. Non è uguale per tutti i clienti.

Il costo del kWh varia in base: al volume dei consumi, alle quote fisse legate alla potenza impegnata e alla tipologia di contratto domestico, quindi a seconda del proprio mercato di appartenenza. Varia a seconda del fornitore e all’offerta scelta (tariffa monoraria o bioraria).

Più il prezzo al kWh è alto e maggiore sarà il costo della bolletta. Conoscere questo valore è il primo passo per capire come limitare i consumi energetici.

Prezzo dell’energia nel mercato tutelato e nel mercato libero

Se l’utente si trova in regime tutelato (o di maggior tutela), è l’Autorità per l’Energia (ARERA) che decide trimestralmente il costo, valido in presenza di una tariffa monoraria oppure da applicare alla tariffa bioraria.

Il prezzo del kWh è influenzato dal Prezzo Unico Nazionale (PUN), ovvero il prezzo di riferimento dell’energia elettrica acquistata sul mercato della Borsa Elettrica Italiana. Alcune fonti usate per produrre energia, come petrolio e gas, non hanno un prezzo fisso. Per questo il prezzo dell’energia elettrica deve essere periodicamente aggiornato. Variano anche le fonti che vengono utilizzate per produrla: in estate, ad esempio, si produce più energia dal fotovoltaico.

I prezzi del mercato libero, invece, vengono stabiliti liberamente da ogni fornitore, che può decidere di bloccarlo per un periodo minimo di 12 mesi (e dunque pagherai sempre lo stesso prezzo per ogni kWh consumato), oppure può prevedere degli sconti in bolletta. La materia prima può avere un prezzo fisso, oppure può essere indicizzato ed essere soggetto alla tipologia di offerta. Ogni fornitore propone prezzi appunto molto differenti tra loro e le offerte possono comprendere anche dei vantaggi e servizi accessori.

Dal 2007 è possibile rivolgersi al mercato libero per l’acquisto di energia elettrica. Da allora in Italia il mercato dell’energia elettrica è stato completamente liberalizzato. L’obiettivo prevede la chiusura del mercato tutelato, che dovrebbe avvenire a gennaio 2023.

Le fasce orarie del costo dell’energia

Per calcolare il costo orario dell’energia elettrica bisogna isolare la voce di vendita di energia da tutte le altre voci. Basterà dividere la spesa totale riportata dalla bolletta per il numero di kWh consumati nello stesso periodo. Questo valore è indicativo esclusivamente del prezzo netto dell’energia elettrica.

Il costo dell’energia elettrica non è uguale in tutto l’arco della giornata, ma presenta dei costi suddivisi in 4 fasce orarie che sono:

  1. F1: dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 22, festivi esclusi.
  2. F2: dalle ore 7 alle 8 e dalle ore 19 alle 23 dal lunedì al venerdì; dalle 7 alle 23 il sabato, festività escluse.
  3. F3: da mezzanotte alle 7 e dalle ore 23 alle 24 dal lunedì al sabato; tutte le ore della giornata la domenica e giorni festivi.
  4. F0: tutte le ore indistintamente dai giorni della settimana.

In genere, i gestori per semplificare raggruppano le fasce 2 e 3 (tariffa bioraria, F23). Si tratta della fascia meno costosa che ricordiamo comprende le ore dalle 19 alle 8 di mattina nei giorni feriali, i weekend e festivi.

La tariffa bioraria del mercato tutelato non comporta però dei risparmi consistenti. Per ottenere un risparmio maggiore è necessario scegliere una tariffa bioraria del mercato libero.

La fascia F0 corrisponde, invece, alla tariffa monoraria, che permette di avere un prezzo fisso indipendentemente dalle ore e dai giorni in cui si usufruisce dell’energia.

In bolletta troviamo non solo i consumi totali, ma anche i singoli consumi suddivisi per le diverse fasce orarie.

Come risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica

Bisogna valutare attentamente le tariffe e i servizi offerti per gestire al meglio la propria fornitura.

Prima di tutto, è bene controllare il prezzo della materia prima di energia, verificare i tuoi consumi e la fascia oraria in cui si concentrano.

Nel caso di una tariffa bioraria, un modo per risparmiare è sicuramente quello di utilizzare gli elettrodomestici nelle fasce orarie più convenienti.

Il consumo degli elettrodomestici dipende in primo luogo dalla classe energetica dell’apparecchio, e poi dalle modalità e dal tempo di utilizzo dello stesso. Per risparmiare in bolletta bisogna prestare attenzione a quelli che consumano maggiormente, come il condizionatore e lo scaldabagno e a quelli che restano sempre accesi, come nel caso del congelatore. Potrebbe essere opportuno sostituire un elettrodomestico con uno di nuova generazione e imparare a organizzare i propri consumi, modificando magari le proprie abitudini.

Un altro metodo per ridurre il costo della bolletta consiste nell’utilizzare apparecchi wireless che registrano i consumi energetici e possono essere programmati in modo da emettere segnali quando si superano certe soglie di consumo istantaneo. È possibile anche registrare i dati in modo da scaricarli e avere un quadro completo delle giornate di maggiore e minore consumo.

Per Energit il risparmio è una vera e propria cultura. Grazie all’offerta ENERGIT CASA: hai gratis i primi 50 kWh di consumo mensile della componente energia, non ci sono costi di attivazione né interruzione del servizio, paghi la componente energia al prezzo di costo.

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Altri elementi da valutare prima di sottoscrivere un’offerta sono:

  • le modalità di gestione della fornitura;
  • il servizio clienti;
  • le modalità di pagamento e di contatto con il fornitore (operazioni attraverso app dedicate o tramite mail).

Ciascun mercato funziona con regole proprie dettate dal mix di produzione dell’energia elettrica. Ad esempio, in Francia la maggior parte della produzione deriva dal nucleare, mentre in Germania sono diffusi gli impianti a carbone e lignite. L’Italia ha visto un’importante crescita di fonti rinnovabili negli ultimi anni e risulta essere un importatore netto di energia elettrica dai paesi confinanti.

Tutte queste motivazioni unite alle varie imposte previste nelle nazioni contribuiscono alle differenze di costo al kWh dell’energia elettrica nei diversi paesi dell’Europa.

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