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Quanto costa una batteria per scooter elettrico?

costo batteria per scooter elettrico

da Redazione | 03 Giugno 2021

Lo scooter elettrico funziona, naturalmente, con un motore elettrico alimentato da un set di batterie. Il suo funzionamento e la gestione sono assicurati da un controllore elettronico, che consiste in una piccola scatola posta nel retro dello scooter. Per quanto riguarda le prestazioni, lo scooter elettrico è assimilabile a uno classico, ma in aggiunta ha alla base una diversa tecnologia di alta qualità, e in più offre una serie di vantaggi non indifferenti:

  1. Il rispetto dell’ambiente: lo scooter elettrico, grazie alla mancanza di combustione di carburante all’interno del motore (che invece è alimentato quasi sempre da una batteria agli ioni di litio), è ecologico. Offre quindi una mobilità green, che contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e la salvaguardia dell’ambiente. La mancanza di emissioni di gas di scarico vi permette inoltre di accedere tranquillamente nelle zone a traffico limitato. Scegliendo quindi di rispettare l’ambiente, come fa Energit, scegliete di contribuire a salvaguardare l’aria che noi stessi respiriamo, e la Terra in cui viviamo.
  2. Gli scooter elettrici sono esenti dal bollo per cinque anni.
  3. L’assicurazione costa circa il 50% in meno.
  4. Per l’acquisto è possibile usufruire di eco-incentivi statali e regionali: grazie a questi incentivi si può pagare uno scooter elettrico dal 30 al 50% in meno rispetto al prezzo di listino, con un tetto massimo di 3 mila euro. Come fare per accedere agli incentivi? Si può rottamare un veicolo a due ruote Euro 0, 1 e 2 e il bonus si applicherà al veicolo elettrico della stessa categoria (con potenza massima di 11 kW). Condizione necessaria è che il mezzo da rottamare sia di proprietà dell’acquirente o di un convivente da almeno 12 mesi.
  5. Sono molto più silenziosi rispetto ai classici motori.
  6. La manutenzione è molto ridotta, perché nella maggior parte dei casi si tratta solamente di rimuovere e trasportare una batteria. Ciò vi permette anche di sfruttare la batteria insieme agli impianti fotovoltaici: una all’interno del veicolo elettrico, l’altra può restare a casa a ricaricare, agendo da micro-sistema di accumulo per l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici.

Categorie e patenti degli scooter elettrici

Gli scooter elettrici rientrano nella categoria L3e, che identifica i veicoli a due ruote con velocità superiore ai 45 chilometri orari. L1e è la categoria che identifica i “cinquantini”, veicoli a due ruote con velocità massima di 45 chilometri orari. Nel caso dei veicoli a tre ruote si identificano le categorie L2e e L5e (senza il limite dei 45 orari).

Che patente serve per guidare uno scooter elettrico? Le regole sono le stesse per i mezzi a benzina:

  • Patente AM: scooter elettrici a due o tre ruote della categoria L1e (14 anni).
  • Patente A1: scooter elettrici fino a 11 kW, tricicli elettrici fino a 15 kW (16 anni).
  • Patente A2: moto e scooter elettrici fino a 35 kW (18 anni).
  • Patente A: veicoli a due ruote di categoria L3e, nessun vincolo sulla potenza.

Quanto costano gli scooter elettrici?

Sono diversi i modelli sul mercato. La scelta non va fatta solo confrontando i costi tra le varie marche, ma vanno prese in considerazione anche le prestazioni, il produttore, il tipo di motore e di batteria. Inoltre, il costo dello scooter elettrico varia anche a seconda del periodo dell’anno e delle eventuali promozioni del momento.

In Italia ci sono alcuni dei produttori più importanti d’Europa, ma sono molto attivi gli importatori, come la Cina (nella quale l’elettrico è diventato obbligatorio nelle megalopoli, mentre nel nostro Paese è un mercato nuovo in cui l’offerta sta crescendo notevolmente).

Per quanto riguarda il costo di uno scooter elettrico, si parte dai 3.000 euro per uno scooter adatto a un uso cittadino e dal design semplice, fino a 15.000 euro per chi vuole un veicolo con delle ottime prestazioni, le tecnologie più innovative e un produttore affidabile.

Batterie per veicoli elettrici: le caratteristiche

La capacità di una batteria viene espressa in kWh: più è grande questo valore e maggiore sarà l’autonomia del veicolo, perché significherà che la batteria sarà in grado di accumulare al suo interno una grande quantità di energia. Negli ultimi tempi le prestazioni delle batterie, sia per quanto riguarda l’autonomia che per quanto concerne la durata, sono aumentate in maniera significativa.

La maggioranza delle batterie utilizzate per gli scooter elettrici, come dicevamo, sono quelle al litio:

  • offrono una buona densità di energia;
  • possono essere caricate velocemente;
  • risentono di minori effetti a causa delle temperature più basse.

Le batterie di bordo possono essere ricaricate sia con metodi più tradizionali, come le colonnine di ricarica, sia recuperando le energie che il veicolo sprecherebbe durante la marcia quotidiana. Il recupero dell’energia frenante ne rappresenta un esempio. In caso di decelerazione, quello che stava agendo come motore elettrico viene fatto funzionare come generatore. Così facendo, vengono ottenuti i due effetti voluti:

  • rallentamento del veicolo, che si trova a dover vincere la resistenza del generatore;
  • ricarica delle batterie, grazie all’energia accumulata dal veicolo in fase di accelerazione.

Ovviamente non si tratta di un moto perpetuo, cioè non è possibile far ritornare alle batterie tutta l’energia che è fluita verso il motore elettrico. Semplicemente, però, in questo modo si recupera una parte di energia che andrebbe comunque persa.

Come calcolare il costo della ricarica di uno scooter elettrico?

Innanzitutto, bisogna conoscere la capacità della batteria. Per la ricarica da casa o in box, basta moltiplicare la voce del costo unitario della bolletta dell’energia elettrica per i kWh della batteria. Per fare un esempio: se abbiamo una batteria da 2,8 kWh e un costo (ipotizzato) di 0,22 euro al kWh, la ricarica dello scooter elettrico preso come esempio costerà circa 61 centesimi. La cifra risultante non è precisa al 100%, perché andrebbero considerati dei lievi cambiamenti (dovuti, per esempio, all’efficienza del caricatore).

Il riciclo e il costo delle batterie ricaricabili

Litio, nichel, manganese, cobalto, alluminio, rame e plastiche: questi sono alcuni dei materiali che vengono smaltiti quando una batteria diventa inutilizzabile. Come potete immaginare, questo è il motivo per cui un tasso di riciclo elevato può fare la differenza in termini di rispetto ambientale.

Tra i sistemi di riciclo messi in campo, è particolarmente interessante quella che non fa ricorso alla fusione in altoforno, ma che prevede lo smantellamento completo dei sistemi di batteria usati. I singoli componenti vengono triturati e poi asciugati. I prodotti ottenuti sono alluminio, rame e plastiche di vario tipo, ma soprattutto la pregiata black powder (polvere nera) che contiene le materie prime fondamentali per la realizzazione delle batterie, ovvero litio, nichel, manganese, cobalto e grafite. Si provvede poi a separare, mediante appositi processi idrometallurgici, i singoli componenti.

Per quanto riguarda invece il costo delle batterie (per scooter e bici elettrica) i prezzi possono variare in base al modello dello scooter (e di conseguenza in base al tipo di batteria), e al materiale utilizzato. Vi forniamo tre esempi:

  • un kit di 4 batterie da 12V, al piombo, costa intorno ai 200 Euro;
  • una batteria da 36V, al litio, costa circa 110 Euro;
  • un kit di batterie al piombo cicliche per una bici elettrica, da 12V 12AH, costa circa 70 Euro.

Alcune domande più frequenti sugli scooter elettrici

  1. Qual è l’autonomia di uno scooter elettrico? In commercio ci sono motorini che hanno un’autonomia di 50-70 km. In generale la percorrenza dipende dalla qualità e dal tipo di batteria che viene montata. Quelle al litio sono più efficienti, anche se un po’ più costose, rispetto a quelle al silicio o al piombo.
  2. Come si ricarica? A differenza delle auto elettriche, che necessitano di una postazione di ricarica, gli scooter elettrici stanno adottando la batteria removibile. Il che significa che la batteria può anche essere estratta e portata a casa o in ufficio, e qui collegata a un carica-batterie.
  3. Quanto impiega a caricarsi? La durata del rifornimento varia in funzione della capacità delle batterie e della potenza del caricatore (che sia esso portatile o a bordo del veicolo). di solito ci vogliono dalle 4 alle 8 ore. Le moderne batterie al litio non richiedono di essere caricate sempre al 100%, né di essere scaricate completamente.
  4. È vero che, a causa delle batterie, il motorino è pesante e poco maneggevole? In media, un pacco batteria per e-scooter ha una capacità di 1,2/1,5 kWh, che tradotto in peso significa circa 8 kg.  Considerando anche che diversi modelli hanno la possibilità di utilizzare simultaneamente due pacchi batterie, il peso totale del mezzo è analogo a quello degli scooter tradizionali. Questo grazie all’assenza di molte componenti meccaniche non più necessarie (come la frizione, l’impianto di alimentazione, la marmitta, i filtri, ecc.). Alla prova su strada, lo scooter elettrico mostra tutti i pregi della guida in elettrico: accelerazione bruciante e frenata con recupero di energia. Condizioni perfette per l’habitat cittadino.
  5. La batteria occupa spazio a bordo? Gli scooter, rispetto ai motorini di piccola cilindrata precedenti, riscossero successo anche grazie alla conformazione a culla del telaio. Questa lasciava spazio, tra le gambe del guidatore, a una pratica pedana piatta dove appoggiare una borsa o una busta. Gli scooter elettrici hanno mantenuto questa caratteristica grazie alla tecnologia della batteria al litio (piccola, leggera e capiente). I pacchi-batteria vengono alloggiati quindi sotto la pedana o all’interno del vano sotto sella. In quest’ultimo caso, arrivati a destinazione, si preleva la batteria e si ripone comodamente il casco al suo posto. Ovviamente rimane anche la possibilità di dotare il mezzo di bauletti o portapacchi, senza sacrificare i due posti di omologazione.
  6. Qual è la velocità massima? Dipende in primo luogo dal tipo di omologazione. I mezzi omologati come ciclomotore possono fare al massimo i 45 km/h, come da codice della strada. I mezzi omologati come motociclo raggiungono velocità maggiori (80/100 km/h).
  7. Uno scooter elettrico può andare in tangenziale/autostrada? Attualmente, in Italia, è in commercio un solo modello che può andare in tangenziale o in autostrada: il BMW C evolution, nella versione da 35 kW. Questo perché, secondo il Codice della Strada, è vietato l’accesso su tangenziali e autostrade ai mezzi di potenza inferiore agli 11 kW.
  8. Uno scooter elettrico riesce a fare le salite? Sì. Stiamo parlando di veri e propri veicoli, con potenze maggiori a quelle dei monopattini elettrici. Oggi, grazie allo sviluppo dei motori, uno scooter elettrico supera agevolmente pendenze fino al 30%.
  9. È vero che uno scooter elettrico costa più di uno scooter tradizionale? Bisogna distinguere tra il costo iniziale e i costi di utilizzo. Per quanto riguarda uno scooter elettrico, considerate che il costo iniziale è attualmente più alto rispetto a quello di uno scooter tradizionale. Ma, come per le auto elettriche, il governo ha confermato gli incentivi (dei quali abbiamo già parlato) per l’acquisto sul nuovo.  I costi di utilizzo, naturalmente, sono di gran lunga inferiori rispetto ai mezzi a benzina. Un pieno arriva a costare 2/3 euro, inoltre il bollo è dimezzato per i primi cinque anni. Ricordiamo poi che l’assicurazione è ridotta, e i costi di manutenzione sono irrisori. Di fatto si cambiano solo le gomme. E i freni, grazie al recupero dell’energia, vengono utilizzati meno rispetto a un mezzo tradizionale.
  10. È meglio comprare uno scooter elettrico sul web o in concessionaria? Non dimentichiamoci che parliamo di veri e propri veicoli, che devono essere immatricolati e quindi avere tutte le carte in regola per circolare su strada. La risposta, pertanto, è ovvia ma è bene dirla: in concessionaria. Sapete bene che in internet ci sono degli importatori che vendono gli scooter elettrici, anche perché le case produttrici più affermate offrono ancora ben poca scelta di modelli elettrici. Sono invece tanti i nuovi costruttori che si sono lanciati in questo settore, ma che ancora non dispongono di una rete di vendita capillare nel nostro paese. Prima di procedere con l’acquisto sarebbe sempre meglio fare una prova su strada e poter toccare con mano il veicolo.

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