Quante volte vi capita di guardare le previsioni del tempo prima di andare da qualche parte?
Ormai su tutti i telefoni di ultima generazione è possibile installare applicazioni per avere informazioni dettagliate, precise e aggiornate sulle condizioni atmosferiche di un determinata località in un intervallo di tempo breve.
Oggi più che mai è diventata un’abitudine informarsi sul tempo che farà ad esempio nel fine settimana.
Studiare le condizioni meteorologiche è molto importante per capire il verificarsi di certi fenomeni e limitare gli effetti dei cambiamenti climatici che, come sappiamo, sono sempre più preoccupanti.
Ma qual è la differenza tra clima e tempo? Spesso si usano i termini come sinonimi ma in realtà si tratta di due concetti molto diversi tra loro, due scienze che hanno un campo di studio ben differente. Chiariamo in questo articolo la differenza.
Clima e tempo: cosa sono
Per capire la differenza tra clima e tempo è necessario dare la definizione di entrambi: il primo è l’insieme delle condizioni meteorologiche (cioè del tempo) come la temperatura, l’umidità, la pressione e i venti, che si osservano in un dato luogo nel corso di un anno, sulla base di rilevazioni effettuate per un periodo di almeno 30 anni; il tempo meteorologico è invece l’insieme dei fenomeni fisici dalla durata molto limitata e in un’area geografica definita. Questi possono essere ad esempio, il vento, il cielo sereno o le precipitazioni.
Le condizioni metereologiche cambiano col susseguirsi delle stagioni ma questo non basta per determinare il clima di una località.
La scienza che per oggetto i vari fattori che determinano un clima, i loro rapporti e la loro influenza sull’ambiente fisico e biologico e le variazioni che subiscono in relazione alle condizioni geografiche è la climatologia.
La scienza che studia l’atmosfera terrestre ed i fenomeni meteo del tempo atmosferico è la meteorologia.
Climatologia VS meteorologia
Entrambe le scienze analizzano elementi simili tra loro che si possono misurare attraverso specifici strumenti, in un luogo preciso e in un determinato periodo, quali: la temperatura, la latitudine, le precipitazioni, la pressione atmosferica, la morfologia del territorio, la presenza di vegetazione, ecc. Per questo talvolta i due termini vengono confusi e usati come sinonimi, ma la differenza è che la climatologia lavora su periodi di tempo molto più lunghi rispetto alla meteorologia che invece lavora sul presente e ha una capacità previsionale di pochi giorni o ore.
Adesso che avete ben chiara la differenza tra clima e tempo e tra le due scienze non vi sembrerà più strano il fatto che si possano fare delle previsioni sul clima che ci sarà tra parecchi anni ma non sul tempo che farà la settimana prossima.
Il sistema climatico
I principali fattori climatici che influenzano e determinano il clima di una determinata regione sono:
- La latitudine (cioè la distanza di un punto dall’Equatore);
- L’altitudine (ovvero la distanza di un punto sul livello del mare)
- La distanza dal mare.
Come abbiamo detto prima, sono le rilevazioni di almeno 30 anni che ci possono indicare un andamento climatico verso il caldo o verso il freddo.
Il clima varia continuamente con modalità anche molto differenti, presentando tendenze secolari, salti bruschi o entrambe le possibilità. Le medie possono essere stabili o variare.
I vari elementi che compongono il cosiddetto sistema climatico sono:
- L’atmosfera
- La radiazione solare
- L’idrosfera
- La litosfera
- La biosfera
Queste componenti contribuiscono a determinare lo stato istantaneo del clima e a renderlo dunque così variabile.