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Consuma di più la caldaia o lo scaldabagno?

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da Redazione | 21 Giugno 2022

Quando ci si trova a valutare se procedere all’impianto di una caldaia o di uno scaldabagno, è normale porsi delle domande riguardo ai rispettivi consumi, così da assicurarsi il maggior risparmio in bolletta.

Prima di capire se consuma di più la caldaia o lo scaldabagno è necessario però avere familiarità con questi due diversi tipi di impianto, nonché avere chiare le loro specificità e differenze. Facciamo allora una piccola digressione, al fine di poter poi valutare al meglio se, in relazione ai rispettivi consumi, sia meglio installare una caldaia o uno scaldabagno.

Caldaia e scaldabagno: le differenze

Per comprendere la differnza principale fra questi due tipi di impianto è indispensabile sapere che in ogni abitazione si trovano due circuti di flussi d’acqua indipendenti: uno è destinato all’acqua calda sanitaria (A.C.S.), l’altro è invece finalizzato al riscaldamento domestico.

Questo ci riporta alla differenza principale fra i due impianti: mentre la sola funzione dello scaldabagno è quella di produrre acqua calda, la caldaia ha invece il duplice scopo di scaldare l’acqua destinata all’uso quotidiano e al riscaldamento degli ambienti domestici.

Vediamo ora qualche dettaglio in più per quanto riguarda le caratteristiche dei due impianti ed il loro diverso funzionamento.

La caldaia

Dal settembre 2015, l’unico modello di caldaia disponibile in commercio è quello a condensazione (in virtù della Direttiva Ecodesign ErP) che può essere alimentato a pellet o, più comunemente, a gas metano.

In quanto di gran lunga più diffusa, ci concentreremo sul funzionamento della caldaia alimentata a gas. L’acqua viene riscaldata all’interno del bruciatore, ovvero il corpo centrale della caldaia, dove avviene la combustione del gas. Una volta che l’acqua è stata riscaldata, viene immessa nell’impianto domestico, dove verrà utilizzata come acqua sanitaria o per il riscaldamento.

La principale caratteristica delle caldaie a condensazione sta nella loro capacità di sfruttare il calore residuo del vapore acqueo e dei fumi di scarico. In questo modo, a differenza dei modelli tradizionali, le caldaie a condensazione riducono le emissioni di gas inquinanti e consentono un importante contenimento dei consumi.

Lo scaldabagno

Rispetto alla caldaia, lo scaldabagno (chiamato anche boiler) è meno ingombrante e più semplice.

L’acqua è riscaldata tramite una resistenza elettrica o, a seconda del modello, tramite la combustione del gas. Generalmente sono installati dentro il bagno.

Rispetto alla caldaia, i modelli di scaldabagno presenti in commercio sono molto più numerosi: i tipi più comuni, come accennato, sono a gas ed elettrici, ma esistono anche i meno comuni scaldabagni a legna o a pellet.

  • Scaldabagno a gas:

il funzionamento dello scaldabagno a gas può variare a seconda della tecnologia ed a seconda del modello: ad accumulo o istantaneo.

Il modello più comune è quello istantaneo, dove l’acqua viene riscaldata dal momento di apertura del rubinetto fino al momento della sua chiusura. Al momento di apertura del rubinetto, infatti, l’acqua attiva una membrana (tramite la pressione) per mettere in moto il pistone che aprirà la valvola del gas. A questo punto può avvenire la combustione che porta al riscaldamento dell’acqua.

Gli scaldabagno a gas più moderni permettono inoltre di regolare la temperatura dell’acqua, in modo da ridurre, dove possibile, i consumi.

  • Scaldabagno elettrico (o boiler elettrico):

lo scaldabagno elettrico si compone di un serbatoio e di una serpentina con resistore. Questa viene surriscaldata tramite energia elettrica. Il calore generato è poi trasferito all’acqua calda, che può così raggiungere una temperatura fino ai 60°C.

La temperatura del’acqua è mantenuta costante grazie alla presenza di un termostato, il quale regola accensione e spegnimento.

  • Scaldabagno a pompa di calore:

molto simile allo scaldabagno elettrico, ma il suo funzionamento è accompagnato da una pompa di calore che preleva l’aria dall’esterno e la converte in calore, così da poter riscaldare l’acqua sanitaria.

  • Scaldabagno elettrico istantaneo:

come si può facilmente intuire dal nome, lo scaldabagno istantaneo è capace di riscaldare l’acqua istantaneamente al momento del bisogno, ma, in quanto privo di serbatoio, comporta un notevole dispendio di energia.

  • Scaldabagno a legna o pellet:

questo tipo di scaldabagno è ormai sempre meno diffuso, ma non completamente scomparso. Si tratta di un tipo di scaldabagno dotato di un fornello per bruciare la legna (o pellet). Il calore così generato riscalda l’acqua contenuta in un serbatoio.

I consumi: è più conveniente la caldaia o lo scaldabagno?

Ora che abbiamo fatto un po’ di chiarezza sulle differenze e specifiche caratteristiche dei diversi impianti, scopriamo se consuma di più la caldaia o lo scaldabagno.

Innanzitutto, come abbiamo visto, esistono numerose tipologie di scaldabagno che hanno, rispettivamente, consumi di diversa entità. Fra le varie tipologie di scaldabagno è quello a gas a presentare il consumo energetico minore: il costo del gas metano è infatti minore dell’energia elettrica. Inoltre, il suo utilizzo è circoscritto unicamente al momento di utilizzo dell’acqua.

Installare la caldaia a condensazione, al netto dei costi iniziali, si rivela la soluzione di maggiore risparmio energetico nell’eventualità di temperature basse. Questa condizione, infatti, permette alla caldaia di lavorare al meglio, arrivando ad un risparmio in bolletta fino al 30%.

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