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Contatore gas display spento: cosa fare?

contatore gas display spento, cosa fare?

da Redazione | 16 Giugno 2022

Il contatore del gas è uno strumento di enorme importanza in quanto consente di misurare ed avere sotto controllo la quantità di gas utilizzata in ambiente domestico e, dunque, di non dover attendere l’arrivo della bolletta del gas per conoscere il proprio consumo periodico.

Se il contatore del gas ha il display spento, questo può essere di intralcio per la gestione dei consumi e delle spese familiari e dunque è bene porvi immediatamente rimedio.

Ricordiamo però che i contatori elettronici sono solitamente in modalità stand-by: prima di allarmarvi assicuratevi dunque che non sia questo il vostro caso. Se, premendo il tasto a fianco al display questo continua a rimanere spento, allora siamo di fronte ad un problema e di seguito vedremo come comportarci.

Innanzitutto però chiariamo che cosa sia un contatore del gas e quali tipi di contatore esistano; infine, vediamo cosa fare in caso di contatore gas display spento.

Cos’è il contatore del gas?

Il contatore del gas può essere descritto come il punto di arrivo del gas (o dell’energia elettrica nel caso del contatore della luce) dal fornitore fino all’abitazione, dove verrà poi utilizzato per il riscaldamento, la cucina e via dicendo.

Il contatore, inoltre, è dotato di un display che consente di rilevare e monitorale la quantità di gas utilizzata all’interno dell’abitazione, così da poter avere un occhio di riguardo per i consumi e un’idea orientativa dei costi in bolletta.

È bene precisare che il contatore del gas è di proprietà del distributore: sarà compito del distributore occuparsi della manutenzione, riparatore o sostituzione dello stesso. Per qualsiasi necessità basterà fare una segnalazione all’apposito numero verde.

Per quanto riguarda invece il preciso funzionamento, questo varia a seconda della tecnologia del contatore stesso. I contatori domestici sono solitamente “a membrana“, mentre quelli utilizzati a fini industriali sono tipicamente o “a turbina“ o “a rotoidi“.

Cerchiamo di capire il funzionamento die contatori del gas domestici: quelli a membrana. Questi modelli di contatore isolano un noto volume di gas in due camere di misura (due contenitori) e trasmettano all‘indicatore numerico di misurazione il ripetitivo riempimento e svuotamento di questi.

Contatori elettronici e contatori analogici

Per contatori elettronici intendiamo i contatori di ultima generazione, la cui installazione in Italia ha avuto inizio nel 2013, in sostituzione dei contatori tradizionali, di tipo analogico.

I vantaggi dei nuovi contatori del gas su quelli analogici sono tali che l’ARERA ha imposto la sostituzione in tutte le abitazioni, la quale è ormai obbligatoria per legge. Ciononostante è ancora abbastanza comune trovare contatori di tipo analogico.

Fra i principali vantaggi presentati dai contatori di tipo elettronico menzioniamo la possibilità di leggere i valori di consumo anche a distanza e la possibilità di controllare accensione e spegnimento da remoto.

Inoltre, il display del contatore elettronico deve comunicare informazioni che vanno ben al di là dei semplici consumi dell’utente. Alcune di queste informazioni sono:

  • il codice PDR (Punto Di Riconsegna): codice di 14 cifre che identifica univocamente l’utenza del gas. Sarà necessario segnalare il codice PDR in caso di operazioni riguardanti la fornitura di gas o il contatore stesso;
  • la portata massima del contatore del gas, espressa in metri o decimetri cubi all’ora (ovvero la portata al di sopra della quale il contatore non deve più essere utilizzato in quanto non ne è garantito il corretto funzionamento);
  • lo stato delle valvole (il cui compito è quello di garantire la tenuta perfetta dell’impianto);
  • indicazioni relative a problemi riguardanti il funzionamento del contatore;
  • infine, ovviamente, i già citati consumi del gas in riferimento alla singola abitazione ed al periodo di riferimento.

Insomma, le informazioni fornite dal display elettrico digitale sono di gran lunga superiori rispetto a quelle fornite dai vecchi display meccanici dei contatori tradizionali. Per contro, tuttavia, presentano più frequentemente episodi di malfunzionamento, come ad esempio il contatore gas display spento. Cosa fare in queste circostanze?

Cosa fare in caso di contatore gas display spento

Qualora notaste che il display del vostro contatore del gas sia spento non allarmatevi: il problema è generalmente risolvibile con relativa facilità.

Per prima cosa dovrete assicurarvi che il contatore sia effettivamente attivo. A tal fine, controllate che la spia sia accesa e che il monitor segnali i dati relativi ai consumi. In questo caso non c’è alcun bisogno di preoccuparsi, in quanto il contatore è perfettamente funzionante.

Nel caso invece in cui il contatore sia spento (ovvero che al momento di analisi e lettura non compaia nulla sul monitor) sarà necessario chiedere assistenza alla società di distribuzione, ed è bene provvedere a segnalare il problema il prima possibile.

Infatti, se il display del contatore resta spento, vi risulterà impossibile essere a conoscenza dei vostri consumi periodici e, di conseguenza, non sarete nemmeno in grado di tenerli sotto controllo. Questo potrebbe realisticamente causare un importante aumento della spesa in bolletta, eventualità che vorrete sicuramente prevenire.

Come richiedere assistenza

Per assicurarvi che il vostro contatore del gas sia correttamente funzionante, un’analisi autonoma potrebbe non essere sufficiente. Per questo motivo sono esistono modalità apposite che vi consentiranno di presentare una richiesta di verifica e controllo al vostro gestore in maniera semplice.

La prima operazione che dovrete effettuare consiste sicuramente nella compilazione di un modito apposito, che troverete presso gli sportelli ubicati sul territorio cittadino. Una volta che avrete compilato il modulo di richiesta dovrete provvedere ad inviarlo tramite e-mail, fax o, in alternativa, tramite posta ordinaria. In questo modo il gestore sarà messo a corrente della vostra problematica e potrà procedere alla verifica.

La verifica da parte del distributore presenta dei costi anche qualora il contatore risulti essere funzionante e privo di reali problematiche.  Il distributore è dunque tenuto a comunicare al cliente i costi specifici preventivamente, così che questi abbia la possibilità di decidere in autonomia se interrompere la procedura o se portarla avanti, trasmettendola al distributore entro 2 giorni lavorativi.

In generale, tutti i recapiti finalizzati a rispondere alle domande degli utenti e provvedere alla soluzione dei problemi sono specificati sia sulla bolletta, sia sul sito internet della compagnia fornitrice.

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