Lo scaldabagno, chiamato anche boiler elettrico o scaldacqua, può essere alimentato dall’energia elettrica e quindi collegato alla presa di corrente, oppure dal gas. Per quanto riguarda i modelli elettrici, in commercio ne esistono due tipologie:
- quello di accumulo, che permette di avere una riserva sempre disponibile di acqua calda;
- quello istantaneo che riscalda l’acqua sanitaria solo su richiesta.
Soffermiamoci prima su quest’ultimo e analizziamo quanto consuma uno scaldabagno elettrico istantaneo, come scegliere quello a basso consumo e alcuni consigli per ottenere un risparmio in bolletta.
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Scaldabagno elettrico istantaneo: cos’è e come funziona
Lo scaldabagno elettrico istantaneo può avere forma quadrata, rettangolare o tonda, è senza serbatoio quindi le sue dimensioni sono ridotte e decisamente inferiori rispetto allo scaldabagno elettrico ad accumulo. È dotato di una serpentina, attraversata dall’acqua, a sua volta riscaldata da una resistenza elettrica. Non immagazzina l’acqua calda sanitaria ma la fornisce nel momento in cui viene aperto un rubinetto o una doccia, istantaneamente o quasi.
Dato che utilizza la corrente elettrica solo al momento del bisogno senza dover tenere costantemente ad alta temperatura un’elevata quantità d’acqua, lo scaldabagno istantaneo dovrebbe consumare meno energia.
Tra gli svantaggi:
- Non si possono utilizzare altri elettrodomestici contemporaneamente allo scaldabagno istantaneo in quanto i contatori casalinghi hanno in genere una potenza massima di 3 kW, perciò potrebbe scattare il salvavita.
- Ha una portata limitata, per cui non è adatto per le grandi abitazioni e con più punti d’acqua. Per questo motivo spesso viene installato in aggiunta ad altro sistema.
Quanto consuma uno scaldabagno elettrico istantaneo?
Il consumo di uno scaldabagno elettrico istantaneo dipende da diversi fattori, principalmente dalle proprie abitudini e quindi dall’utilizzo che se ne fa e dalla potenza. Esistono modelli a basso consumo, ma in genere la potenza è molto elevata perché deve essere in grado di scaldare istantaneamente una certa quantità d’acqua a una data temperatura. Ciò vuol dire che sarà necessario aumentare la potenza del contatore della luce da 3 kW a 4 o 4.5 kW.
Quando è acceso assorbe il massimo dell’energia, funziona a piena potenza per portare l’acqua a temperatura desiderata, fino a quando si chiude il rubinetto.
Considerato che la potenza media necessaria per riscaldare l’acqua calda sanitaria va dai 17 ai 20 kW per una casa con lavandino in cucina e in bagno e una doccia, sarà indispensabile installare quello istantaneo in aggiunta ad un altro sistema.
Se ad esempio volete alimentare un lavandino da cucina dovrete scegliere un modello da 5,5 kW; la gamma va da 2 a 30 kW.
Quanto consuma uno scaldabagno elettrico da 30 litri
Dato che il consumo energetico dello scaldabagno elettrico dipende da diversi fattori, possiamo fornire solo delle stime. Ipotizziamo un boiler dalla capacità di 30 litri con una potenza di 1.200-1.500 W.
Per un uso moderato, considerando 2 cicli di riscaldamento completi al giorno, il consumo può essere stimato tra 2,4 kWh e 3 kWh al giorno. Considerando un costo dell’energia di circa 0,23 €/kWh, il costo mensile in euro si aggirerebbe tra 16,56 € e 20,70 €.
Quanto consuma uno scaldabagno elettrico da 50 litri
Se lo scaldabagno elettrico ha una capacità di 50 litri e una potenza di 1.500-2000 W il consumo giornaliero può variare tra 4,5 kWh e 6 kWh. Il costo mensile in euro può arrivare a 41 euro.
Quanto consuma uno scaldabagno elettrico da 80 litri
Un ultimo esempio di quanto consuma uno scaldabagno elettrico da 80 litri: può consumare fino a 10 kWh al giorno per un totale al mese di circa 240 – 300 kWh. Il consumo annuale per una famiglia tipo composta da 3 persone potrebbe essere intorno ai 3.800 – 4.000 kWh.
Lo scaldabagno consuma di più se rimane sempre acceso?
Uno dei principali errori da evitare nell’utilizzo dello scaldabagno elettrico è quello di mantenerlo sempre attivo nella convinzione che riscaldare l’acqua sempre al massimo della temperatura possa ridurre il consumo di energia.
Se lo scaldabagno è acceso di continuo, al primo utilizzo (ad esempio quando si fa la doccia) la gradazione tende ad abbassarsi per permettere alla resistenza di attivarsi e di avviare il riscaldamento dell’acqua. Ciò può essere utile solamente in caso di utilizzo frequente dello scaldabagno ma non qualora lo si utilizzi sporadicamente o a giorni alterni, in questo caso tenerlo acceso rappresenta un inutile dispendio di energia.
Infatti, lo scaldabagno consuma di più se rimane acceso costantemente in quanto l’energia consumata è strettamente collegata alla temperatura raggiunta al suo interno, pertanto più l’acqua si manterrà calda più sarà elevato il consumo di energia.
Fortunatamente è possibile risparmiare energia elettrica mettendo in atto alcuni accorgimenti fondamentali e tenendo acceso lo scaldabagno solo quando serve realmente.
Come scegliere uno scaldabagno elettrico a basso consumo: principali caratteristiche
Oltre al costo, che non sempre è indice della qualità del prodotto, le principali caratteristiche da valutare prima di acquistare uno scaldabagno elettrico sono:
- Capacità
La capacità di uno scaldabagno è una caratteristica fondamentale da valutare in rapporto al proprio fabbisogno quotidiano.
In base al numero dei componenti della famiglia o alle abitudini di consumo variano ovviamente anche i consumi, che richiederanno di volta in volta una capacità differente del serbatoio in termini di litri.
Uno scaldabagno di piccole dimensioni ha una capienza che oscilla tra i 10 e i 30 litri, dunque perfetto per due o tre persone, mentre per una famiglia numerosa sarà più opportuno optare per modelli più grandi, la cui capienza va in genere dai 50 agli 80 litri.
- Dimensioni
Un’altra caratteristica da valutare, strettamente legata alla precedente, è quella della dimensione dello scaldabagno elettrico da acquistare.
Come si è visto questo dispositivo dovrà essere adattato al numero dei componenti del nucleo familiare ma sarà strettamente collegato anche alla destinazione d’uso.
In piccoli appartamenti dove l’acqua calda si utilizza solo sporadicamente, come avviene ad esempio negli uffici o nei negozi, sarà sufficiente installare scaldabagni elettrici di piccola dimensione, il cui uso è limitato alla fornitura di acqua per la toilette.
Negli appartamenti molto grandi, invece, per generare l’acqua calda sanitaria sarà necessario acquistare i modelli di boiler elettrici più grandi, integrandoli, se necessario, con altri dispositivi.
- Orientamento
Se è vero che i boiler elettrici più grandi assicurano una maggiore capienza non sempre però gli stessi offrono vantaggi in termini di spazio, rappresentando in alcuni contesti una soluzione scomoda e poco pratica da adottare.
Per questo motivo, in fase di acquisto, è indispensabile analizzare attentamente l’orientamento di questi dispositivi al fine di adattarli al meglio al contesto abitativo in cui saranno installati.
Tra i modelli più indicati per chi ha problemi di spazio è possibile scegliere lo scaldabagno elettrico verticale o il modello orizzontale.
- La prima tipologia, che è anche quella più classica, ha una forma cilindrica spesso anche molto sottile ed è piuttosto duratura nel tempo in quanto piuttosto resistente ai fenomeni di corrosione.
- I boiler di tipo orizzontale, invece, di capacità compresa tra i 50 e i 200 litri, sono pensati appositamente per essere installati in quegli ambienti dove non è possibile accogliere quelli di tipo verticale, sebbene sempre più spesso sia possibile trovare in commercio modelli progettati per essere utilizzati in entrambi i sensi.
- Una terza categoria da valutare in fase di acquisto è quella dello scaldabagno elettrico stabile o a basamento, un modello posizionato direttamente sul pavimento.
È naturale che questo genere di dispositivi, che forniscono anche migliaia di litri di acqua, risultano essere meno indicati per contesti abitativi normali e più adatti, invece, agli ambienti pubblici o industriali, dove il fabbisogno idrico è nettamente superiore.
- Termostato
La presenza di un termostato in uno scaldabagno elettrico è di fondamentale importanza per impostare la temperatura ideale per i propri bisogni, favorendo così una netta riduzione degli sprechi.
Personalizzare il funzionamento dell’apparecchio e riuscire a regolarlo per gestire il calore in base alle proprie esigenze è di fondamentale importanza per risparmiare in bolletta, ecco perché la presenza del termostato è una delle principali caratteristiche da valutare in fase di acquisto.
- Timer
Sempre al fine di ridurre gli sprechi è indispensabile scegliere uno scaldabagno elettrico dotato di timer, soprattutto se si tratta di modelli di grosse dimensioni che implicano un’erogazione notevole di acqua.
Programmare l’accensione e lo spegnimento del boiler quando si è fuori casa consente di ottimizzare i consumi e di gestire in maniera efficace l’uso di energia elettrica in alcune fasce della giornata.
- Classe energetica
In fase di acquisto di uno scaldabagno elettrico è consigliabile analizzare con cure l’etichetta energetica per verificarne la classe di appartenenza.
L’ideale è indirizzare la scelta verso i modelli di classe A o superiore che assicurano elevate prestazioni permettendo di ridurre notevolmente i consumi energetici, ovviamente sempre prestando attenzione ad utilizzare l’apparecchio in modo ottimale e limitando gli sprechi.
Come risparmiare con lo scaldabagno elettrico: 5 consigli utili
Ecco alcuni consigli utili da mettere subito in pratica per risparmiare con lo scaldabagno elettrico.
Regolare il termostato
Per risparmiare acqua calda con lo scaldabagno elettrico il primo accorgimento utile è prestare attenzione alla regolazione del termostato, da cui dipende appunto la temperatura raggiunta dall’acqua.
L’ideale è impostarlo intorno ai 50°-60°C nella stagione fredda e regolarlo ad una temperatura di circa 40°C nei mesi più caldi in modo da evitare inutili sprechi di energia.
Evitare gli sprechi
Lo scaldabagno consuma una quantità di energia direttamente proporzionale ai consumi idrici del nucleo famigliare, che spesso sono nettamente superiori all’effettiva necessità.
Per evitare gli sprechi è dunque indispensabile utilizzare lo scaldabagno in rapporto alle proprie esigenze ma in modo intelligente, ad esempio preferendo la doccia al bagno si avrà un netto risparmio di acqua calda in quanto la vasca ne richiederà 80 litri mentre la doccia solamente 25.
Installare riduttori di flusso
Un altro accorgimento per ridurre i consumi con l’uso dello scaldabagno è installare sui rubinetti i riduttori di flusso, che, a fronte di una spesa minima, consentono di ottenere un risparmio di acqua calda pari anche al 40%.
Scegliere la dimensione corretta
Per ridurre i consumi legati all’uso dello scaldabagno elettrico è indispensabile sceglierlo della dimensione corretta, che andrà rapportata alle esigenze di consumo dell’utenza.
È preferibile, in linea di massima, acquistare due scaldabagni di piccole dimensioni da posizionare in bagno e in cucina piuttosto che uno di grossa taglia, così da evitare gli sprechi e riscaldare l’acqua calda solo in caso di necessità.
Più aumentano le dimensioni dello scaldabagno, infatti, maggiore sarà l’energia impiegata ed il tempo necessario per riscaldare l’acqua.
Curare la manutenzione e scegliere la posizione giusta
Per mantenere efficiente lo scaldabagno ed evitare inutili sprechi è, infine, necessario curarne periodicamente la manutenzione.
Affinché il dispendio energetico sia ridotto è indispensabile, infatti, mantenere l’apparecchio in buono stato verificando la presenza di anomalie o malfunzionamenti che, generando dispersione termica, andrebbero ad incidere sui costi in bolletta.
La posizione ideale dello scaldabagno è quella che consentirà di ridurre al minimo eventuali dispersioni di calore e gli sprechi di energia. Assicuratevi quindi che il boiler abbia un buon isolamento.
Di sicuro dobbiamo evitare di installare l’apparecchio in prossimità di pareti fredde o umide o, peggio ancora, in prossimità di una finestra al fine di evitare l’isolamento termico.
È consigliabile, invece, scegliere una posizione vicina elettrodomestici o impianti che dovranno essere alimentati, come lavatrice, vasca e lavandino da bagno, di qui l’utilità del doppio scaldabagno a cui prima si è accennato.
Quanto incide lo scaldabagno elettrico sulla bolletta
Lo scaldabagno elettrico può incidere pesantemente sulla bolletta elettrica. Secondo le stime rappresenterebbe circa il 75-85% del consumo totale annuo di energia elettrica della casa.
Considerando che lo scaldabagno acceso per poche ore può consumare fino a 8 volte l’energia dissipata da un frigorifero in funzione 24 ore su 24, è evidente che è necessario utilizzarlo nel modo migliore per ridurre i costi in bolletta.
Quale scaldabagno elettrico consuma di meno
Tra lo scaldabagno elettrico istantaneo e quello ad accumulo la soluzione più vantaggiosa in termini economici è sicuramente rappresentata dallo scaldabagno istantaneo, che, in assenza di serbatoio, permette di ridurre il consumo energetico almeno del 10% o 15% rispetto ai modelli con accumulo.
I modelli di scaldabagno elettrico a basso consumo possono essere più costosi rispetto agli altri dispositivi, ma è possibile recuperare l’investimento iniziale nel tempo grazie ad un risparmio sulla bolletta.
Esistono infine delle alternative per scaldare l’acqua della nostra casa:
- La pompa di calore, che consuma meno rispetto al boiler elettrico.
- L’impianto solare termico, che permette di produrre energia elettrica a basso costo attraverso i pannelli fotovoltaici.
- La caldaia a gas.
Un consiglio ulteriore per risparmiare è quello di scegliere un’offerta luce con tariffa conveniente adatta alle vostre esigenze di consumo come quelle di Energit. Con noi potete avere un nuovo scaldabagno ad alta efficienza con pompa di calore incorporata o esterna che vi consente consumi ridotti e un risparmio in bolletta molto rilevante. Pensiamo a tutto: seguiamo per voi le pratiche in modo che abbiate un unico interlocutore e zero pensieri, perché seguiamo anche l’installazione per offrirvi un servizio davvero chiavi in mano.