I rincari di luce e gas sono ormai un dato di fatto che stanno mettendo in difficoltà non solo le famiglie italiane, ma anche molte aziende già messe alle stette per colpa del Covid e che ora si trovano costrette a chiudere nel peggiore dei casi.
Trovare un contratto più vantaggioso con i fornitori di energia del mercato libero come Energit potrebbe essere una valida soluzione, ma il caro bollette quanto durerà ancora? Dato il persistere della pandemia, l’aumento delle quote di emissione di CO2 e il conflitto tra Russia e Ucraina è difficile fare delle previsioni realistiche sulla fine del caro bollette.
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Quanto durerà il caro bollette?
Se già dalla fine dell’estate dello scorso anno è stato possibile prevedere il caro energia dal primo trimestre 2022, non è altrettanto facile capire quanto durerà questa situazione che ha portato ad aumentare enormemente i costi delle materie prime, tra cui il gas naturale, di cui l’Italia insieme a gran parte dell’Europa si riforniscono da paesi esteri come la Russia.
Secondo delle stime, risulta che il caro energia continuerà almeno fino al 2023: la crescita economica a livello globale comporta un continuo aumento della domanda di energia, alla quale però il settore di produzione non riuscirà a soddisfare con il conseguente aumento del costo dell’energia. Questo problema, inoltre, con il tempo tenderà a peggiorare, dato che secondo gli accordi presi dall’Unione europea per far fronte alla questione della crisi climatica, è in programma la chiusura di molti impianti di produzione termica e nucleare, che almeno nei prossimi anni non potranno essere completamente sostituiti dalle fonti rinnovabili.
A quanto ammonta il rincaro?
Secondo le stime fatte dall’ARERA ovvero l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente per il primo trimestre 2022 è previsto un aumento del 55% del costo della bolletta elettrica e del 42% della bolletta del gas. Trasformando queste percentuali in cifre significa che in media quest’anno una famiglia italiana potrà arrivare a spendere più di 2.000 euro per far fronte ai costi delle bollette di gas e luce. L’ARERA ha calcolato che per la bolletta elettrica di quest’anno si arriverà a spendere circa 823 € con una variazione del +68% pari a circa 334 € in più all’anno, mentre per la bolletta del gas la spesa ammonterà a circa 1.560 € con una variazione del +64% che equivalgono a circa 610 € in più. Le stime presentate dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente sono il frutto di un confronto dei prezzi stabiliti nello stesso periodo, ma facenti riferimento allo scorso anno e riguardanti il costo delle bollette di luce e gas.
Green Deal e Covid
Uno dei fattori che ha contribuito a far aumentare così tanto il prezzo delle materie prime sono le quotazioni dei permessi di emissione di CO2 previste per la transizione ecologica; a causa di queste quote il costo delle bollette è salito circa del 45% per quella elettrica e più del 30% per quanto riguarda la bolletta del gas. I paesi europei hanno siglato degli accordi per rallentare il cambiamento climatico; a tal proposito si è dato il via alla decarbonizzazione e alla fine degli incentivi statali per la prodizione di energia elettrica da fonti fossili. Questa situazione ha avuto delle ricadute sul prezzo dell’energia. Il Vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha reso noto il suo timore che i governi nazionali per non perdere il consenso a causa del caro bollette possano dare più peso alla situazione socioeconomica del proprio paese piuttosto che a quella climatica accantonando di fatto il Green Deal.
Un altro fattore che ha avuto la sua parte nella crescita dei prezzi delle materie prime è il Covid. Durante la pandemia c’è stato un rallentamento dei consumi che ha causato un ribasso del mercato elettrico, che a sua volta ha portato alla chiusura, a volte anche permanente, di alcune centrali; con la ripresa economica è aumentata la domanda, ma ormai l’offerta è limitata e quindi l’aumento del prezzo dell’energia è stato inevitabile.
Rapporti internazionali
L’Italia, così come altri paesi europei, dipendono da altri stati come la Russia per il rifornimento di gas naturale; proprio la Russia già da tempo aveva iniziato ad adottare delle strategie che limitassero l’introduzione del proprio gas in Europa e questo ha fatto sì che nel giro di un anno il costo all’ingrosso del gas sia aumentato di circa 80 € per MWh.
La situazione è diventata ancora più instabile con l’inizio del conflitto della Russia contro l’Ucraina; di fatto la guerra ha portato a una diminuzione delle forniture energetiche e l’aumento del loro costo, di riflesso vanno ad accrescere enormemente i costi che le aziende produttive dovranno affrontare e quindi il costo che i cittadini dovranno pagare per beni e servizi di ogni genere.
Interventi del governo italiano
Il Consiglio dei Ministri ha lavorato a lungo per proteggere le famiglie italiane da questi rincari stanziando più di 5 miliardi per arginare i danni causati dagli aumenti. Il governo ha pensato a delle strategie a lungo temine che puntano al potenziamento del rinnovabile e all’incremento della produzione di gas naturale nazionale. Le azioni del governo sono volte a tutelare famiglie e aziende, ma anche regioni e comuni italiani con la riduzione al 5% dell’IVA sul gas, il blocco dell’aumento delle bollette e l’annullamento degli oneri di sistema; le famiglie numerose con reddito basso potranno beneficiare del taglio delle bollette e della possibilità di rateizzare i pagamenti.