Visto il perdurare dell’emergenza dei costi energetici, il Decreto Aiuti Ter ha prorogato con alcune modifiche importanti il regime dei crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Vediamo come ottenere il credito d’imposta energia 2022, i termini e come sono cambiate le percentuali delle misure a sostegno delle imprese.
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Quali sono i crediti d’imposta previsti?
Il credito d’imposta è un diritto di credito che il contribuente (l’azienda) vanta nei confronti dello Stato ed è previsto nel decreto Sostegni Ter sia per le aziende energivore, ovvero a forte consumo di energia elettrica, sia per le aziende non energivore, per contenere l’aumento del costo della bolletta energetica.
Il credito d’imposta sull’energia e sul gas a favore delle imprese è stato esteso anche al mese di dicembre 2022 alle stesse condizioni dei mesi di ottobre e novembre. Va calcolato applicando le percentuali che adesso vi elencheremo sulla spesa sostenuta per l’acquisto della materia energia e gas.
Primo trimestre 2022
- Imprese energivore viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 20%;
- Imprese gasivore un credito d’imposta del 10%.
Secondo trimestre 2022
- Imprese energivore credito d’imposta del 25%;
- Imprese non energivore con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 KWH viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 15%;
- Imprese gasivore credito d’imposta 25%;
- Imprese non gasivore credito d’imposta 25%.
Terzo trimestre 2022
- Imprese energivore credito d’imposta 25%;
- Imprese non energivore con potenza disponibile superiore a 16,5 KWH credito d’imposta 15%;
- Imprese gasivore credito d’imposta 25%;
- Imprese non gasivore credito d’imposta 25%.
Quarto trimestre 2022
- Imprese energivore credito d’imposta al 40% delle spese sostenute;
- Imprese non energivore con potenza disponibile pari o superiore a 4,5 KWH credito d’imposta 30%;
- Imprese gasivore credito d’imposta 40%;
- Imprese non gasivore credito d’imposta 40%.
Il contributo spetta se il costo medio del kWh risultante dalle bollette del terzo trimestre 2022 alla voce “Spesa per la materia energia” risulta superiore del 30% rispetto a quello dello stesso trimestre del 2019.
Come funziona il credito d’imposta energia 2022: termini e modalità
I beneficiari del credito d’imposta energia 2022 dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione sull’importo dei crediti maturati.
I crediti d’imposta devono essere fruiti entro il 31 dicembre 2022 relativi al secondo e terzo trimestre ed entro il 30 giugno 2023 (anziché il 31 marzo 2023) relativi a ottobre e novembre 2022. Questa modifica è stata introdotta dal Decreto Aiuti quater pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 novembre.
Le imprese beneficiare possono utilizzare i crediti d’imposta in compensazione tramite modello F24 da presentare esclusivamente via telematica. Se l’impresa beneficiaria del contributo si rifornisce nel quarto trimestre 2022 di energia elettrica o di gas naturale dallo stesso venditore da cui si riforniva nel terzo e quarto trimestre dell’anno 2019, il venditore deve inviare al proprio cliente, entro 60 giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito d’imposta, una comunicazione via PEC dove è indicato il calcolo dell’incremento di costo della componente energetica e l’ammontare del credito d’imposta spettante per il quarto trimestre 2022.
Come ottenere il credito d’imposta energia 2022?
Per ottenere il credito d’imposta nel trimestre precedente le imprese devono aver assistito ad un incremento medio dei prezzi di più del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Per quanto riguarda l’elettricità, si prende in considerazione il costo medio per KWH in bolletta della spesa per la materia energia. Mentre, per quanto riguarda il gas, si prende in esame il prezzo medio di riferimento del Mercato infra-giornaliero.
I crediti d’imposta vanno inseriti nel quadro RU del modello Redditi 2023, con la possibilità di compensarli anche senza attendere la presentazione della dichiarazione dei redditi; in più, se si è sicuri di aver maturato i requisiti per ottenere il bonus fiscale, non è necessario attendere la conclusione del trimestre di riferimento per poter utilizzare il credito.
Oltre alla fruizione in compensazione è possibile anche cedere i crediti d’imposta previsti per contrastare l’aumento delle bollette. Le imprese aventi diritto dovranno richiedere il visto di conformità dei dati riguardanti la documentazione che attesta la sussistenza dei requisiti che danno diritto ai crediti d’imposta. Per i cessionari, nei casi di cessione del credito, valgono le stesse scadenze per la compensazione già indicate. È necessario inviare all’Agenzia delle Entrate gli importi maturati nel 2022 tramite apposita comunicazione.