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Che cos’è la spesa per la materia energia?

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da Redazione | 20 Agosto 2021

La bolletta della luce è composta da varie spese (alcune riferite a quote fisse e altre a quote variabili), e ha la medesima struttura a prescindere dal fornitore. Nonostante questa scelta agevoli la lettura e la comprensione da parte degli utenti, in questo articolo vi vogliamo spiegare che cos’è la spesa per la materia energia, in modo da poter capire bene cosa si sta pagando in fattura. Prima, però, è bene sapere che le spese in bolletta sono ripartite in quattro componenti principali:

  1. spesa per la materia prima energia;
  2. spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
  3. spesa per oneri di sistema;
  4. totale imposte e IVA.

La definizione di spesa per la materia energia

La spesa per la materia energia è quel costo presente in tutte le bollette della luce, che comprende il costo della materia energia al KWH, più altre 4 voci. Tali costi sono: la PCV, gli Oneri di Sbilanciamento, le Perdite di Rete e il Dispacciamento. Tutte queste voci messe insieme formano la voce nella bolletta elettrica denominata Spesa per la Materia Energia.

Le voci che compongono il prezzo dell’energia elettrica sono facilmente identificabili in bolletta, grazie all’ormai famoso grafico a torta che evidenzia la quantità delle diverse spese che compongono il totale da pagare. Il prezzo della fattura viene presentato anche suddiviso tra le varie componenti che costituiscono il costo totale, così da poterne identificare più facilmente il prezzo della materia prima energia.

I costi compresi

La spesa per la materia energia è composta da ben 5 costi:

  1. Il costo della materia energia al KWH. Il primo consiglio che vi diamo per abbattere i costi della spesa per la materia energia, è proprio quello di ottenere la migliore tariffa luce. Il risparmio non è solo riduzione dei prezzi, ma anche la riduzione dei consumi superflui, senza rinunce e con migliori vantaggi. Vi ricordiamo, a tal proposito, che Energit offre diverse soluzioni tecnologiche per il risparmio energetico in grado di soddisfare tutte le esigenze dei clienti, dalle piccole realtà domestiche alle grandi aziende.
  2. PVC (ovvero prezzo commercializzazione vendita). Attualmente, per i privati, il costo della PVC si aggira intorno ai 65,43 euro annuali, mentre per i contatori aziendali siamo intorno ai 124,70 euro.
  3. Oneri di sbilanciamento. Sono uno dei tanti costi e tasse (circa il 65%) applicati nella bolletta dell’energia elettrica Italiana. Non si tratta di un costo fisso, ma sono calcolati in base al consumo di energia elettrica. Detto in parole povere: più si consuma energia, più oneri di sbilanciamento di pagano. Non tutte le compagnie mettono a parte il costo degli oneri di sbilanciamento, perché spesso si tratta di un costo inserito all’interno di quello dell’energia elettrica.
  4. Dispacciamento. Si tratta del servizio che permette la garanzia di erogazione dell’energia elettrica H24 su tutto il territorio nazionale, coprendo in qualsiasi momento l’equilibro tra la domanda e l’offerta sulla rete elettrica Italiana (questo “equilibrio” viene mantenuto tramite un software e una centrale di monitoraggio molto avanzati). Il servizio di dispacciamento viene svolto dall’azienda Terna SPA, che è la proprietaria dell’infrastruttura per la distribuzione dell’energia tramite i tralicci dell’alta tensione. Per controllare il dispacciamento a livello nazionale vengono attuate diverse strategie, le quali consistono nel gestire e controllare al meglio la produzione di energia giornaliera. Il prezzo del dispacciamento viene pubblicato ogni trimestre da ARERA – Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente. Il prezzo è variabile, ma si aggira intorno agli 0.10 centesimi al KWH di media. Anche il dispacciamento, così come le perdite di rete e gli oneri di sbilanciamento, sono costi che aumentano in base al consumo dell’energia elettrica. Dunque anche in questo caso, più si consuma, più aumenta il costo del dispacciamento.
  5. Perdite di rete. Si tratta di tutte quelle dispersioni naturali di energia elettrica che avvengono durante il trasporto, a partire dalla centrale (dove tale energia viene prodotta) fino ai contatori elettronici di privati o aziende. Nella voce “dispersioni di rete” sono inclusi anche gli eventuali furti di energia elettrica prelevata dai sistemi di distribuzione (che, purtroppo, avvengono piuttosto spesso). Anche le percentuali per le perdite di rete che vengono addebitate in bolletta sono stabilite da ARERA, e cambiano ogni 3 anni in base ad analisi e studi che vengono effettuati sulle distribuzioni di reti (cioè sugli impianti dove viene fatta passare l’energia elettrica). Si sta lavorando costantemente affinché tali dispersioni di rete possano essere sempre più basse: negli anni, però, le percentuali sono purtroppo scese di pochissimo, e sempre a carico dei clienti finali. Come indicato dall’ultimo documento di ARERA relativo alle perdite di rete, si può anche vedere come tali perdite peggiorino dal Nord al Sud Italia.

Ma vediamo un po’ nel dettaglio quali sono le esatte percentuali di cui abbiamo parlato:

  • nel caso di Bassa Tensione (cioè quando tutti i clienti privati e tutte le Aziende hanno una potenza impegnata fino a 100 KW) la percentuale che viene applicata in bolletta è intorno al 10%.
  • In caso di Media Tensione (cioè quando le Aziende o gli Enti hanno oltre 100 KW impegnati e anche una cabina elettrica di proprietà) la percentuale che viene applicata per le perdite di rete è di circa il 4%.
  • In caso di Alta Tensione (cioè quando grandi Aziende come Trenitalia SPA, Mediaset SPA ecc., hanno necessità di far arrivare i tralicci di Alta Tensione nei loro impianti produttivi) la percentuale relativa alle perdite di rete è circa il 2%.

Perché affidarsi a Energit?

Ebbene sì, tutte queste voci vengono inserite nella spesa per la materia energia e c’è da dire che purtroppo non è sempre semplice saper individuare e controllare tutte le diciture nelle bollette. Speriamo, pertanto, di avervi chiarito un po’ le idee a riguardo. Al termine del nostro articolo, vogliamo ricordarvi che un punto di riferimento sul quale potete contare è Energit, non solo per i motivi citati prima, ma anche e soprattutto per il fatto di essere un’Azienda seria e affidabile. Dal 2000 a oggi c’è stata una importantissima crescita professionale (e non solo) nell’ambito della vendita di luce e gas sul mercato libero.

Grazie a queste caratteristiche, Energit ha saputo affrontare le fasi più complesse del mercato energetico, ed è in grado di soddisfare i bisogni dei clienti… persino quelli più esigenti. I clienti, oltretutto, non vengono mai lasciati “soli”: l’Azienda vanta una serie di collaboratori e consulenti distribuita in ambito nazionale e su differenti canali di vendita (servizi online, presidi territoriali, telemarketing), in modo da poter offrire la massima attenzione non solo in fase contrattuale, ma anche dopo la vendita.

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