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    Riscaldamento elettrico: quanto costa?

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    da Redazione | 25 Febbraio 2020

    Il gas metano oggi è una delle soluzioni più apprezzate per il riscaldamento domestico ma negli ultimi anni i sistemi elettrici si stanno diffondendo in modo esponenziale per la loro facilità d’uso e il basso impatto ambientale.

    In commercio esistono diversi tipi di impianti di riscaldamento elettrico, ognuno con i suoi pregi e difetti, per questo motivo prima di effettuare la scelta giusta che assicuri un buon risparmio è indispensabile valutare diversi fattori, dai costi di installazione e consumo a quello dell’energia.

    Ecco quali sono le principali tipologie di impianti di riscaldamento elettrico e come sceglierle per risparmiare in base alle caratteristiche e in funzione delle proprie esigenze.

    Riscaldamento elettrico: tipologie di impianti e costi

    I costi del riscaldamento elettrico sono strettamente legati alle tipologie in cui si differenziano i vari impianti, che possono essere installati in posizioni differenti e in modalità diverse, ecco quali sono.

    Riscaldamento elettrico a battiscopa

    Questa tipologia di impianto elettrico è costituita da una resistenza inserita lungo la parete di una stanza all’interno di contenitori che hanno le sembianze di un battiscopa, occupando dunque solo pochi centimetri di spessore.

    Questa soluzione di design è l’ideale per chi vuole evitare di installare impianti di riscaldamento ingombranti occupando poco spazio nella stanza, purché nelle vicinanze del muro siano presenti pochi mobili per consentire una buona diffusione del calore.

    Riscaldamento elettrico a muro o parete

    Questo impianto elettrico funziona invece per irraggiamento grazie ad un sistema che si avvale di resistenze collocate al di sotto della parete che si intende riscaldare.

    In questa categoria di impianti si possono includere anche alcuni modelli di radiatori elettrici, che oggi possono essere facilmente applicati sulla parete tramite presa elettrica senza installare nessun altro impianto.

    Questa soluzione consente un buon risparmio in quanto permette di consumare relativamente poco rispetto alla potenza impiegata e di diffondere il calore in modo uniforme.

    I radiatori, infatti, funzionano secondo un doppio sistema di potenza convettiva e potenza elettrica, sfruttando la circolazione dell’aria al loro interno e, senza ventole, sono in grado di produrre calore grazie ad un riscaldamento uniforme della loro superficie.

    Oltre a consentire una programmazione intelligente che ne ottimizza l’uso a seconda del consumo, questo dispositivo permette di ridurre le spese evitando di installare costosi impianti, e tagliando i costi per il carburante o gasolio.

    Riscaldamento elettrico a pavimento

    Quelli a pavimento sono sistemi particolarmente utili per riscaldare l’ambiente in maniera uniforme e permettono di differenziare la diffusione del calore a seconda delle stanze da riscaldare.

    Si tratta di impianti basati su resistenze capaci di riscaldare l’aria con costi di installazione abbastanza elevati, soprattutto qualora si decidesse di installarlo in una casa già edificata implicando la rimozione del pavimento esistente.

    Riscaldamento elettrico a soffitto

    Molto simile a quello a pavimento, il riscaldamento a soffitto è meno efficace in quanto necessita di un sistema a ventole per diffondere il calore.

    Questa soluzione offre meno praticità in quanto richiede la realizzazione di un controsoffitto, generalmente in cartongesso, per nascondere l’impianto, pertanto risulta poco adatto alle stanze di un’abitazione e più indicato per gli uffici.

    Riscaldamento elettrico a infrarossi

    Quello a infrarossi è una tecnologia elettrica alternativa in cui il riscaldamento è prodotto per irraggiamento ossia grazie al calore della lampada che si diffonde sugli oggetti.

    Questa tipologia di riscaldamento elettrico rappresenta una buona soluzione per chi intende riscaldare piccoli spazi, soprattutto in connessione con altri sistemi.

    Pompa di calore elettrica

    Sempre più utilizzate, le pompe di calore elettriche sono un particolare sistema di riscaldamento a muro, più comunemente conosciute come split a parete, che possono offrire notevoli vantaggi economici.

    Più elevati sono invece i costi delle pompe di calore in grado di riscaldare l’acqua che si collegano ai radiatori o ad impianti a pavimento, che, in questo caso, possono addirittura arrivare a 1000€ per Kw installato.

    Riscaldamento elettrico in fibra di carbonio

    Quello in fibra di carbonio è un sistema di riscaldamento elettrico di notevole efficienza che assicura prestazioni elevate grazie all’alta qualità del materiale utilizzato.

    La fibra di carbonio, infatti, utilizzata in reti o serpentine, non solo si adatta a qualsiasi impianto elettrico a parete o a pavimento ma permette di offrire elevati standard di sicurezza garantendo il funzionamento del sistema anche in caso di danni accidentali.

    Questo materiale garantisce, inoltre, una resistenza nel tempo molto superiore, minore manutenzione e riduce le emissioni nocive in quanto è del tutto riciclabile.

    Con questo impianto è possibile risparmiare anche sui costi di gestione in quanto le prestazioni di sistema sono massime in presenza di temperature elevate.

    In generale, se parliamo di costi, un impianto di riscaldamento elettrico è certamente più economico rispetto ad un sistema che utilizza il gas metano.

    Oltre a risparmiare sulle spese per la caldaia e per il posizionamento dei tubi dell’impianto, infatti, un impianto elettrico assicura costi di manutenzione ordinaria e straordinaria molto inferiori offrendo innumerevoli vantaggi.

    Tuttavia, come si è visto per alcuni degli impianti elettrici elencati, i costi di gestione possono far lievitare notevolmente le spese, anche se è possibile ridurli scegliendo di utilizzare le fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica, ad esempio collegando i pannelli fotovoltaici all’impianto di riscaldamento.

    Interventi da realizzare ex-novo come cappotti termici, impianti radianti o installazioni di pompe di calore hanno costi piuttosto elevati di costruzione, che incidono per un buon 12-13% sulla spesa totale.

    In caso di ristrutturazioni, invece, la spesa si riduce e ammonta all’incirca a 1000€/mq in caso di lavori di riqualificazione energetica completa ossia che riguardi sia i lavori di coibentazione che le finiture o porte e finestre.

    Riscaldamento elettrico: quale scegliere per risparmiare

    Scegliere gli impianti elettrici per il riscaldamento domestico può assicurare un buon risparmio e rivelarsi un’ottima soluzione per ridurre l’inquinamento ambientale, a patto di optare per sistemi eco sostenibili.

    Se è vero che alcuni tipi di impianti, come le pompe di calore o pannelli fotovoltaici nel breve periodo assicurano costi contenuti e, anzi, comportano spese di investimento iniziale elevate, a lungo termine possono rivelarsi ottimali per ridurre i consumi e dunque tagliare le spese in bolletta.

    Tra le soluzioni elencate, i sistemi radianti come il riscaldamento elettrico a pavimento offrono innumerevoli benefici ambientali permettendo di non produrre polveri nocive, ma il costo di gestione è piuttosto elevato e soprattutto richiede una manutenzione molto frequente.

    Costi piuttosto elevati ha anche il sistema di riscaldamento a infrarossi, costituito da pannelli che, riscaldandosi fino a 80°diffondono rapidamente il calore con una potenza che arriva fino ai 1000 W.

    Per risparmiare sul riscaldamento elettrico, dunque, è necessario prestare particolare attenzione alla soluzione da adottare ancor prima della costruzione della propria abitazione.

    Ad esempio, un impianto a pavimento potrà assicurare costi di gestione contenuti se installato ancor prima della messa in posa dei pavimenti dell’abitazione e con un buon isolamento termico dell’abitazione.

    Qualora si scegliesse di installare un impianto elettrico per riscaldare un edificio già costruito, è possibile risparmiare con gli impianti elettrici di riscaldamento con una corretta gestione delle modalità d’uso dei relativi sistemi, controllandone cioè l’accensione e lo spegnimento in funzione delle reali necessità domestiche.

    A tal scopo è consigliabile innanzitutto procurarsi un termostato da applicare ai radiatori o che sia incluso nel sistema in modo da controllarne perennemente il funzionamento, in secondo luogo è indispensabile evitare di scegliere impianti sovradimensionati rispetto alla potenza richiesta per risparmiare sulle spese.

    Per trarre beneficio dai sistemi elettrici di riscaldamento è opportuno che ogni ambiente sia ben coibentato, a tale scopo è indispensabile dotare ogni stanza di infissi a risparmio energetico ossia finestre isolanti, avendo cura di ridurre la dispersione termica con un buon isolamento termico di tutto l’edificio.

    Risparmiare con gli impianti elettrici: le detrazioni fiscali

    I costi relativi all’acquisto e alla posa in opera degli impianti elettrici possono essere ammortizzati grazie alle detrazioni fiscali garantite dallo Stato per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

    Grazie agli incentivi statali è, infatti, possibile recuperare il 50% delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione mentre l’aliquota sale al 65% se gli interventi effettuati sono classificati come riqualificazione energetica.

    È possibile avvalersi inoltre anche di un rimborso, detto Conto termico, destinato a coloro che installano impianti ad alta efficienza energetica

    Il risparmio non è solo riduzione dei prezzi, ma anche la riduzione dei consumi superflui, senza rinunce e con migliori vantaggi.

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