Quando si parla di manutenzione dei condizionatori, uno degli aspetti più tecnici ma fondamentali è il recupero del gas refrigerante, un procedimento essenziale per il corretto smaltimento o la reinstallazione di un impianto.
Recuperare il gas in modo corretto non solo protegge l’ambiente, ma è anche un obbligo di legge in molte situazioni.
In questo articolo spieghiamo come recuperare il gas da un condizionatore correttamente e quando e perché è necessario farlo.
Cos’è il gas refrigerante del condizionatore e cosa cambia dal 2025?
Il gas refrigerante è un fluido utilizzato nei condizionatori che trasferisce il calore in modo ottimale, rendendo possibile il ciclo di raffreddamento. Attraverso questa miscela il calore viene trasferito da una sorgente più calda a una più fredda, mantenendo la temperatura desiderata all’interno degli spazi abitativi o lavorativi.
In commercio si trovano condizionatori che utilizzano principalmente due tipi di gas refrigerante:
- R410A: per anni è stato il più diffuso, ma ha un alto GWP (Global Warming Potential), ovvero un elevato impatto sul riscaldamento globale in quanto appartiene alla famiglia degli idroclorofluorocarburi (composti dal cloro e dannosi per l’ozono).
- R32: oggi è tra i più impiegati nei nuovi impianti perché ha un GWP inferiore rispetto all’R410A (circa un terzo) e garantisce buona efficienza energetica, elevati standard di sicurezza e ne serve una minore quantità per il funzionamento dell’impianto.
Negli ultimi anni con il Regolamento europeo 517/2014 sono state introdotte misure più stringenti per la riduzione graduale dei gas fluorurati ad alto impatto climatico. In particolare:
- Dal 1° gennaio 2025 è vietato l’immissione sul mercato di condizionatori split (fino a 12 kW) contenenti gas con GWP pari o superiore a 750 (come l’R410A).
- I produttori dovranno quindi passare a refrigeranti più sostenibili come R32 che è stato incoronato come il refrigerante del futuro.
- È stato inoltre rafforzato l’obbligo di recupero, rigenerazione e smaltimento controllato dei gas, per evitare emissioni accidentali.
Perché e quando si recupera il gas?
Come abbiamo detto, i gas contenuti nei condizionatori hanno un potente effetto serra se rilasciati in atmosfera, contribuendo al cambiamento climatico. Per questo motivo, è obbligatorio per legge che il gas venga recuperato e non disperso durante le operazioni di smontaggio o manutenzione straordinaria. Il recupero permette anche di riutilizzare il gas, riducendo i costi e gli sprechi.
Il recupero del gas si rende necessario in diverse situazioni:
- Quando si sostituisce un condizionatore vecchio con uno nuovo.
- In caso di manutenzione dell’impianto che prevede l’apertura del circuito frigorifero.
- Se si effettua uno spostamento dell’unità esterna o interna;
- Prima dello smaltimento definitivo dell’apparecchio.
Come recuperare il gas da un condizionatore: gli step
Il recupero del gas non è un’operazione che si improvvisa e, come per l’installazione di un condizionatore, è necessario seguire le istruzioni del produttore e le norme di sicurezza. Per questo bisogna utilizzare attrezzature omologate e affidarsi ad un tecnico abilitato. Ecco i passaggi principali:
- Spegnere il condizionatore, scollegare l’alimentazione elettrica e assicurarsi che il circuito sia freddo e a pressione stabile.
- Collegare una stazione di recupero refrigerante (una macchina apposita) al circuito del condizionatore tramite i tubi con attacchi rapidi.
- La macchina aspira il gas refrigerante e lo immette in una bombola certificata per il contenimento del gas, evitando ogni dispersione.
- Una volta completata l’aspirazione, si controllano i manometri per assicurarsi che il circuito sia in depressione, segno che tutto il gas è stato recuperato.
Il gas recuperato viene etichettato e può essere riutilizzato, rigenerato o smaltito secondo le normative vigenti.
Recuperare il gas da un condizionatore è un’operazione tecnica e regolamentata, necessaria per garantire sicurezza, rispetto dell’ambiente e conformità normativa. Che tu debba sostituire un vecchio impianto o effettuare una manutenzione importante, non improvvisare: rivolgiti sempre a un professionista e scegli impianti con refrigeranti a basso GWP, già conformi alle nuove regole.
Noi di Energit ti aiuteremo a realizzare l’impianto più efficiente, con la migliore tecnologia e con consumi più bassi.