Il consumo energetico di un bar, pari a 26 mila kWh di elettricità, corrisponde ad una cifra quasi dieci volte superiore a quella del consumo di una famiglia media.
Secondo i dati forniti dall’Ufficio Studi Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) la domanda elettrica del settore della ristorazione (bar e ristoranti) ammonta ad una spesa di 8,6 miliardi di kWh/anno, pur variando in base alla tipologia di attività.
I consumi energetici di un bar oscillano infatti sensibilmente, andando dai 17.000 KWh dei piccoli caffè ai 45.000 KWh nel caso dei bar pasticceria, per arrivare a toccare i 142.000 KWh nelle attività di self service, mentre i costi medi in bolletta a bimestre si aggirano tra i 1.500 e i 4.000 euro.
Se si pensa che 25 milioni di famiglie italiane consumano circa 68 miliardi di KWh si comprende immediatamente l’esigenza di tagliare i consumi e la necessità di mettere in atto efficaci strategie di risparmio energetico.
Questi consumi decisamente elevati sono legati essenzialmente alla necessità di provvedere all’alimentazione di una vasta gamma di attrezzature, dai forni alle macchine per il caffè e di garantire il giusto comfort alla clientela attraverso un’illuminazione ed una temperatura il più possibile confortevoli.
Fortunatamente negli ultimi anni sono stati messi in atto alcuni interventi legislativi per favorire il risparmio energetico del settore imprenditoriale, per garantire così una riduzione dei costi.
Tra questi il più significativo è rappresentato dalla Legge varata il primo Luglio del 2016 che ha imposto a tutti gli esercenti l’obbligo di acquistare solo frigoriferi di buona efficienza energetica al fine di favorire una riduzione degli sprechi del 30-40% ed un risparmio economico di circa 1000 euro annui.
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Le linee guida Fipe: bar e risparmio energetico
Proprio per favorire una riflessione sull’importante emendamento del 1° Luglio, la Fipe ha indetto una tavola rotonda tra gli operatori di settore, stilando così delle utili linee guida per orientare al risparmio energetico e all’innovazione.
Dall’incontro emerge, come sottolineato dal Presidente Fipe Emilia Romagna, Matteo Musacci, che il primo passo per ridurre i consumi di bar e ristoranti è un rinnovamento delle attrezzature, fondamentale per favorire il taglio dei consumi e migliorare la performance complessiva dell’azienda.
La difficoltà principale di una gestione efficiente in termini energetici è rappresentata dall’impossibilità di affrontare, spesso e volentieri, investimenti significativi.
Tuttavia, secondo quanto dichiarato dalla Fipe, sarebbe sufficiente intervenire tempestivamente su sprechi, inefficienze e malfunzionamenti o adottare piccoli accorgimenti quotidiani per assicurare una netta riduzione dei consumi.
Senza poi dimenticare che proprio per favorire il rinnovo delle attrezzature inefficienti, responsabili di un eccessivo consumo di energia elettrica, il settore della ristorazione può avvalersi di importanti incentivi statali.
Come risparmiare energia elettrica in un bar: alcuni consigli utili
Di “diagnosi energetica” si è parlato frequentemente durante la tavola rotonda della Federazione Italiana Pubblici Esercizi come strumento fondamentale per analizzare i costi vivi e individuare gli sprechi che ostacolano il risparmio energetico di attività energivore come bar e ristoranti.
Ed è questo il primo dei consigli utili da seguire per tagliare i consumi: grazie all’audit energetico è possibile intervenire con tempestività sulle possibili inefficienze e iniziare a risparmiare consapevolmente.
La diagnosi energetica è infatti un’analisi dettagliata e documentata che utilizza specifici criteri economici per migliorare il consumo energetico di un’attività.
L’analisi energetica di un bar è indispensabile all’inizio dell’attività ma è fondamentale anche in caso di ristrutturazioni o lavori da effettuare su macchinari e attrezzature ad attività avviata, solo in questo modo è possibile individuare la soluzione migliore per incrementarne l’efficienza energetica.
L’audit energetico è in ogni caso solo il primo passo verso il risparmio.
Per tagliare i consumi di un bar è indispensabile mettere in atto alcuni importanti accorgimenti e sviluppare una maggiore consapevolezza nella gestione quotidiana.
Per ridurre i consumi energetici e tagliare le spese per l’energia elettrica di un bar è indispensabile anche:
Scegliere la giusta attrezzatura
Per limitare il più possibile i costi di un bar è fondamentale scegliere la giusta attrezzatura, in quanto proprio la strumentazione utilizzata è quella che incide maggiormente sul bilancio economico dell’attività.
Le attrezzature che verranno installate saranno quelle che determineranno non solo i costi di investimento iniziale ma anche il consumo energetico delle attività che ne implicheranno l’uso.
Calcolare i consumi
Una volta installati gli strumenti e le attrezzature fondamentali è necessario calcolarne i consumi per limitare eventuali sprechi.
Nel caso degli apparecchi elettrici i consumi sono dati dal prodotto tra la potenza che essi sono in grado di assorbire, espressa in KiloWatt (indicata sull’etichetta) e le ore in cui essi vengono utilizzati, è così possibile ottenere i kilowattora (kWh).
Proprio da questi calcoli si ottiene una stima annua dei consumi elettrici, che, se pur approssimativa, consentirà di intervenire per mettere in atto, se necessario, alcuni accorgimenti per ridurre i costi in bolletta.
Altra importante azione da compiere per completare l’analisi dei consumi è la stima dei carichi elettrici, che consentirà di individuare eventuali problematiche di sistema su cui lavorare per abbattere i costi.
Utilizzare in modo efficiente elettrodomestici e apparecchi
Per ridurre i costi e il consumo energetico di un bar è fondamentale imparare ad utilizzare in modo efficiente gli apparecchi elettrici e gli elettrodomestici, ad esempio evitando di aprire e chiudere continuamente il frigorifero o le vetrine refrigerate o di accendere e spegnere gli apparecchi a resistenza.
Tra gli elettrodomestici di un bar il più energivoro è sicuramente la lavastoviglie, il cui uso diventa fondamentale per lavare e sterilizzare correttamente le stoviglie, ma purtroppo questo non è il solo apparecchio responsabile dei consumi elevati di un bar.
Tra i tanti elettrodomestici le piastre professionali per panini, l’affettatrice, lo spremiagrumi, le macchine per il caffè, compressori per celle frigorifero, generano un elevato dispendio energetico.
A questi si somma quello prodotto da pompe di calore e sorgenti luminose, necessarie per il condizionamento e l’illuminazione degli ambienti, sia interni che esterni.
A questi si possono aggiungere spesso anche prodotti per la pulizia e manutenzione del locale, come aspirapolveri o pulitrici a vapore, che arrivano a consumare a volte anche più di una lavastoviglie.
Tra le soluzioni da adottare per una gestione più efficiente dei consumi elettrici possiamo trovare:
- Lavastoviglie bitermiche. Questa tipologia di elettrodomestico favorisce un risparmio di energia pari al 35% in quanto, a differenza della lavastoviglie tradizionale, è caratterizzata da un doppio ingresso per l’acqua, uno per prelevare l’acqua fredda da riscaldare in seguito, l’altro invece per prelevare l’acqua già riscaldata alla temperatura di 40-60°C.
- Illuminazione a Led. Le lampade LED, rispetto a quelle ad incandescenza, durano più a lungo e assicurano una notevole riduzione nei consumi di corrente, permettendo di risparmiare fino al 50% in bolletta.
Questa soluzione può essere utilizzata per diverse zone dell’ambiente, dall’interno all’esterno, dove può essere utilizzata per orientare il cliente tramite l’applicazione di piantane o applique che sono in grado di illuminare interi giardini o all’interno di faretti per delimitare terrazze e viali.
Oltre al vantaggio estetico, la luce sviluppata dai Led ha anche una potenza ben 5 volte superiore a quella di una lampada tradizionale ed un’efficienza luminosa molto più elevata e richiede una potenza di ingresso molto bassa, ecco perché risulta una soluzione doppiamente conveniente per ridurre i consumi di un bar.
- Impianto solare termico per produrre acqua calda sanitaria a basso costo nel totale rispetto dell’ambiente.
Questa tecnologia permette di risparmiare sui consumi utilizzando una fonte di energia pulita e rinnovabile, riducendo le emissioni di CO2 e al tempo stesso i costi in bolletta.
Il principale vantaggio rispetto ad altre tecnologie è la possibilità offerta dal solare termico di convertire quasi completamente l’energia irradiata dal sole, offrendo così una soluzione a basso impatto ambientale ma anche dai bassi costi di installazione e manutenzione, insomma un triplice vantaggio da prendere in considerazione per ridurre i consumi energetici.
Una corretta e regolare manutenzione di qualsiasi apparecchio elettrico e degli elettrodomestici, oltre ad un’accurata pulizia, completerà questo quadro, rendendo la strumentazione utilizzata più efficiente e garantendo al tempo stesso un notevole risparmio di corrente.
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