La lavatrice è uno degli elettrodomestici che incide di più sulla bolletta della luce, quindi, se dovete acquistarne una nuova, orientatevi su un modello di lavatrice basso consumo.
In commercio si trovano diversi marchi che puntando sull’innovazione assicurano alle nuove lavatrici un’alta efficienza, nonostante il minor consumo di acqua previsto per ogni ciclo di lavaggio e dei bassi consumi energetici. Molti di questi modelli di lavatrice appartengono alle fasce più alte della classe energetica e per questo motivo è previsto un costo di acquisto elevato, ma grazie alle detrazioni fiscali e a contratti vantaggiosi di fornitura energetica come quelli offerti da Energit, in breve tempo otterrete un grande risparmio economico ed energetico.
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Consumo energetico della lavatrice
Il primo passo da compiere per acquistare una lavatrice a basso consumo è quello di valutare l’etichetta energetica in cui è specificata la classe di efficienza energetica dell’elettrodomestico. Le migliori lavatrici appartengono alla classe più alta, ovvero la A.
Le lavatrici di fascia alta sono progettate per consumare meno di 200 kWh all’anno e questo consumo dipende da vari fattori come la capienza del cestello della lavatrice, dal motore, dalla quantità di acqua richiesta per il lavaggio e a che temperatura deve essere portata.
La classe energetica è una scala di valutazione dei consumi energetici di ogni elettrodomestico e grazie ad essa si può capire quanto consuma un apparecchio in termini di energia, quindi, quanto influisce sulla bolletta della luce. Da marzo 2021 è stato definito un nuovo sistema di etichettatura energetica uguale in tutta la Comunità Europea e per fare un esempio, le nuove lavatrici di classe A equivalgono alle vecchie lavatrici A+++. Oggi la scala energetica è più semplice e le classi sono indicate con le lettere, si va dalla A che indica elettrodomestici a basso consumo alla G per quelli meno efficienti, e con dei colori, il verde per gli apparecchi ad alta efficienza energetica, il giallo, l’arancione e il rosso per i modelli ad alto consumo energetico.
Per quanto riguarda le nuove lavatrici nell’etichetta viene indicato il consumo di kWh/ annui e spesso si specifica il consumo di energia elettrica impiegato per 100 cicli di lavaggio che sono calcolati su un lavaggio a 60°C. Cambiando una vecchia lavatrice di classe energetica inferiore con una di classe A si possono risparmiare fino a 80 euro ogni anno, invece, se si vuole fare una stima sugli oneri per i consumi elettrici ogni cento lavaggi esiste una formula: è necessario sapere il costo per 1 kWh che viene indicato sulla vostra bolletta, questo valore deve poi essere moltiplicato per il consumo energetico medio in kWh della lavatrice che è specificato nell’etichetta.
Anche gli schermi a LED e le lampadine hanno un loro consumo che viene riportato in etichetta in riferimento a 1000 ore di utilizzo.
In base al tipo di contratto che avete stipulato con il vostro fornitore potrebbero esserci delle fasce orarie come quelle serali dalle 19.00 alle 8.00 del giorno seguente e i giorni festivi, in cui il costo dell’energia elettrica è ridotto.
Consumo dell’acqua
Le vecchie lavatrici potevano consumare anche più di 120 litri per ogni ciclo di lavaggio; questo dipendeva anche dal fatto che nei primi modelli non esistevano tutti i programmi di cui le lavatrici a basso consumo di oggi sono dotate come il lavaggio ECO, il lavaggio rapido e il rilevamento automatico del carico: tutte funzioni abbastanza recenti che permettono di ridurre il consumo idrico di una lavatrice, ma anche il consumo di energia elettrica.
Per quanto riguarda il consumo idrico bisogna specificare che più la capacità di carico della lavatrice è maggiore, più acqua ci vorrà per ogni lavaggio. Il rimedio è molto semplice: se la vostra è una famiglia numerosa è molto probabile che avrete bisogno di attaccare la lavatrice più volte a settimana, poiché avete una grande quantità di indumenti da dover lavare e in questo caso una lavatrice che ha una capacità di 8-12 chili sarà perfetta, se invece il nucleo familiare è composto da sole due persone allora potete accontentarvi di una lavatrice con una capacità di 5 chili al massimo.
Un’altra soluzione per evitare di sprecare acqua e corrente elettrica consiste nell’attaccare la lavatrice solo quando avete caricato il cestello al massimo della capienza, così facendo riuscirete a fare un numero minore di lavaggi; se avete bisogno di fare una lavatrice con pochi indumenti allora potreste scegliere un programma di lavaggio veloce.
Il vero grande consumo energetico impiegato dalla lavatrice riguarda la temperatura impostata: con i lavaggi a 90°C si richiede uno sforzo maggiore alla lavatrice che deve riscaldare l’acqua da utilizzare durante il ciclo, inoltre a queste temperature si possono impiegare anche più di 70 litri di acqua a differenza dei 40 litri necessari per un ciclo di lavaggio a basse temperature.
Le etichette energetiche devono essere dotate di informazioni circa i consumi idrici della lavatrice per ogni singolo lavaggio a 60°C. Solitamente una lavatrice basso consumo può consumare poco più di 40 litri, ma per avere dei dati più precisi si può leggere il libretto delle istruzioni in cui sono indicati i consumi di acqua e di corrente per ogni singolo programma.
Consumo della centrifuga
L’etichetta energetica della lavatrice contiene un’altra informazione molto importante che riguarda la classe di efficacia della centrifuga. Con le nuove lavatrici si può impostare la velocità massima di centrifugazione, ovvero quanti giri al minuto (rpm) il cestello riesce a fare in questa fase del ciclo di lavaggio; più la centrifuga è veloce, minore è l’acqua che rimane nei tessuti degli indumenti lavati. Si può dire che in genere una lavatrice basso consumo che riesce a fare 1400 giri al minuto è in grado di eliminare il 50% di umidità dai vestiti bagnati, mentre una lavatrice più lenta da 800 rpm può eliminarne solo il 30%.
Alla centrifuga è legato anche un altro problema che non ha a che fare con i consumi, ma con la rumorosità prodotta mentre è in funzione. L’etichetta energetica contiene informazioni che riguardano i dB emessi durante questa fase del ciclo, che anche se ha una durata abbastanza limitata può comunque risultare fastidiosa nel caso in cui la lavatrice venga attivata durante le ore notturne in un appartamento condominiale. Anche in questo caso l’etichetta presenta una scala di valutazione in cui le centrifughe più silenziose appartengono alla fascia alta della A, mentre la rumorosità cresce negli apparecchi appartenenti alle altre fasce più basse fino ad arrivare alle peggiori indicate dalla lettera D.
È chiaro che questi non sono dei valori assoluti; bisogna pensare che i test fatti per verificare le emissioni acustiche prodotte da un apparecchio avvengono in stanze appositamente insonorizzate per cui la percezione di un rumore sarà differente all’interno delle mura domestiche. Basterà sapere che a casa la lavatrice produrrà poco più rumore di quanto viene segnalato in etichetta, ma in genere durante la centrifuga delle nuove lavatrici non producono più di 80 dB.
Molte lavatrici basso consumo di ultima generazione sono dotate anche di un motore digital inverter che ha contribuito ad aumentare la silenziosità dell’elettrodomestico. I vecchi modelli avevano un motore con delle spazzole che facendo attrito durante la rotazione del cestello producevano molto rumore; la maggior parte delle lavatrici odierne invece, ha un motore che gira grazie all’induzione magnetica e non avendo le vecchie spazzole genera meno vibrazioni e quindi meno rumore.
La lavatrice ideale
Acquistare una lavatrice nuova significa scegliere un grande elettrodomestico che deve adeguarsi alle proprie abitudini e alle proprie possibilità economiche, dato che ci sono modelli che possono superare anche i 600 euro.
Come si diceva prima, la lavatrice basso consumo deve essere scelta in base a quanti lavaggi si fanno abitualmente durante una settimana: una lavatrice con una capacità di 5 chili non può essere adatta per una famiglia numerosa.
La lavatrice deve essere adatta allo spazio in cui deve essere sistemata e qui si parla di centimetri precisi: le lavatrici in genere sono alte 85 cm, larghe 60 cm e profonde 65 cm, ma ci sono dei modelli che hanno forme più ridotte per adattarsi a spazi più esigui con l’inevitabile conseguenza che anche la capacità della lavatrice sarà ridotta. In particolare le lavatrici possono dividersi in due categorie:
- le lavatrici con la carica frontale sono quelle che di solito hanno una capienza maggiore, ovviamente sono anche quelle che occupano più spazio e possono presentare dei problemi con l’apertura dello sportello, soprattutto nel caso in cui debbano essere sistemate in un ambiente troppo stretto;
- le lavatrici con la carica dall’alto hanno delle dimensioni più ridotte a discapito della capienza del cestello, altra pecca è che la parte superiore non può essere utilizzata per appoggiare qualcosa o sistemarci l’asciugatrice poiché si coprirebbe lo sportello.
Le lavatrici che oggi si trovano in commercio oltre ad avere misure e costi diversi, si differenziano in particolar modo per le funzionalità che hanno e che possono aiutarvi ad avere un basso consumo. La maggior parte di questi elettrodomestici sono dotati della funzionalità ECO e il lavaggio rapido, ideali quando si deve attaccare la lavatrice a basse temperature senza aver raggiunto il massimo della capacità di carico; tra i vari classici programmi ci sono quelli indicati per la lana, per i delicati da lavare a mano, per le macchie difficili e il programma igienizzante che consente di sterilizzare gli indumenti.
Le lavatrici più recenti sono dotate del rilevamento automatico che consente di utilizzare il giusto quantitativo di acqua e regolare la velocità della centrifuga in base al peso percepito nel cestello per assicurare un basso consumo. Gli amanti della tecnologia infine, non possono fare a meno delle lavatrici con funzionalità wireless che permettono un controllo da remoto delle funzioni della lavatrice: con questi modelli potete far partire un ciclo di lavaggio mentre siete in ufficio oppure scaricare dei programmi appositi per un’esperienza personalizzata che potete creare in base alle vostre esigenze.