Nel marzo dell’anno corrente il Governo ha emanato il nuovo Decreto energia 2022, con l’obiettivo di far fronte al caro bollette conseguente all’aumento, nei mercati internazionali, del prezzo del gas.
Circa 7,5 miliardi di Euro sono stati stanziati a favore di attività commerciali, imprese e utenze domestiche, di cui quasi 4 miliardi destinati a quelle filiere produttive maggiormente colpite dai rincari.
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Decreto energia 2022 contro il caro bollette
Con il titolo “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”, il Decreto energia 2022 prevede quindi numerose misure contro il caro bolletta, fra le quali menzioniamo:
- Applicazione dell’Iva al 5% sul gas metano usato a fini civili e industriali per i mesi di aprile, maggio e giugno 2022;
- Annullamento (per il secondo trimestre del 2022) delle aliquote sugli oneri generali applicate alle utenze domestiche e non domestiche a bassa tensione;
- Sempre per il secondo trimestre del 2022, “bonus sociale”: agevolazioni economiche sulle tariffe per la fornitura di energia elettrica e di gas a clienti con difficoltà economiche o condizioni di salute gravi;
- Snellimento dell’iter burocratico per installare i pannelli solari;
- Credito d’imposta del 20% per aziende a forte consumo di energia sulle spese dovute alla fornitura di energia nel secondo trimestre 2022;
- Credito d’imposta al 15% per le imprese a forte consumo di gas naturale sulle bollette relative al primo trimestre del 2022, nei casi in cui il prezzo di gas/elettricità abbia subito un incremento di almeno il 30 % rispetto al prezzo medio calcolato al primo trimestre del 2019.
Per schematizzare: gli interventi previsti dal Decreto energia 2022 possono essere suddivisi in due macro-gruppi: misure a lungo termine, come ad esempio l’aumento della produzione energetica nazionale, e misure emergenziali a breve termine (finalizzate principalmente a calmierare i prezzi delle bollette del primo trimestre 2022).
Per quanto riguarda queste ultime, il Decreto energia 2022 azzera gli oneri di sistema dell’energia elettrica per le utenze domestiche, riduce l’Iva sul gas (al 5%) per i mesi di aprile, maggio e giugno 2022 e potenzia il “bonus sociale”, misura che prevede tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica a clienti privati svantaggiati economicamente.
In particolare, hanno diritto al bonus sociale i cittadini che:
- hanno un ISEE non superiore a 8.265 euro;
- in caso di famiglia numerosa, con almeno 4 figli a carico, un ISEE non superiore a 20.000;
- sono titolari di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza;
- sono in condizioni di salute gravi, tali da necessitare apparecchiature elettromedicali ad alto consumo energetico.
Vediamo ora più nel dettaglio quali sono le altre misure previste dal Decreto energia 2022.
Decreto energia 2022: credito d’imposta per le imprese
Le attività produttive caratterizzate da un elevato consumo di gas ed energia elettrica hanno diritto ad un contributo straordinario, il quale sarà erogato come credito d’imposta. Il fine è quello di compensare, almeno parzialmente, le spese in bolletta che l’impresa ha dovuto sostenere. In particolare il credito d’imposta equivale al 20% nel caso delle imprese energivore ed al 15% nel caso di imprese ad elevato consumo di gas naturale.
Specifichiamo inoltre che il credito d’imposta può essere utilizzato come compensazione: questo significa che non contribuisce al reddito dell’impresa o alla base imponibile per il pagamento della tassa regionale.
Il Fondo automotive
Il nuovo Decreto energia 2022 è inoltre in larga parte finalizzato ad incentivare la mobilità sostenibile. In particolare parliamo del Fondo Automotive, Fondo che prevede 700 milioni di Euro per il 2022 e ben 1 miliardo di Euro ogni anno fino al 2030.
Il fine del Fondo è quello di acquistare veicoli non inquinanti, in modo tale da “favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria del settore automotive, nonché per il riconoscimento di incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti” (secondo quanto scritto nel Decreto).
L’erogazione delle agevolazioni avverrà poi secondo i limiti e le modalità stabilite dai Dpcm.
Pannelli fotovoltaici: permessi più veloci e semplici
Un’altra novità introdotta dal Decreto energia 2022 riguarda l’installazione degli impianti fotovoltaici ad uso domestico. Questi interventi saranno d’ora in poi equiparati alla manutenzione ordinaria degli edifici, necessitando quindi di permessi più veloci e semplici da ottenere. Il fine è quello di favorire la transazione energetica e conseguentemente contrastare l’aumento delle bollette elettriche.
Per ottenere il permesso di installare impianti fotovoltaici sopra il proprio edificio sarà necessario scaricare l‘apposito modulo dal sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) o anche direttamente dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Sarà poi necessario compilare il modulo ed inviarlo al proprio gestore sia all’inizio dei lavori, sia alla conclusione degli stessi.
È bene però chiarire subito che tale iter semplificato non è valido per tutti gli edifici: per fare un esempio, non è applicabile a quegli edifici che rientrano nel codice dei beni culturali e che sono dunque sottoposti a specifiche autorizzazioni paesaggistiche.
Decreto energia 2022: Bonus Sud Italia
Infine, le ultime misure del Decreto su cui ci concentreremo in questo articolo sono quelle destinate a favorire gli investimenti nel Sud Italia.
Con il Decreto energia 2022 vengono stanziati ben 145 milioni di Euro sia per il 2022 che per il 2023. Questi soldi sono destinati a quelle imprese che investiranno, entro il 30 novembre 2023, nelle regioni del Sud, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il Bonus consiste in un credito d’imposta circoscritto a quegli investimenti finalizzati sia all’efficientamento energetico, sia alla promozione dell’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili.