I certificati verdi sono uno degli strumenti principali utilizzati in Italia per incentivare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Introdotti con il “Decreto Bersani”, questi certificati servono a promuovere lo sviluppo sostenibile e a ridurre le emissioni di gas serra, facilitando il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni imposti dall’Unione Europea.
Ecco una breve guida su cosa sono i certificati verdi.
Indice dei contenuti
Caratteristiche dei certificati verdi
I certificati verdi rappresentano un titolo negoziabile che certifica la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Sono emessi dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che verifica la quantità di energia prodotta e la conformità degli impianti alle normative vigenti.
Energia elettrica da fonti rinnovabili
I certificati verdi sono assegnati per la produzione di energia elettrica da varie fonti rinnovabili, tra cui:
- eolica: utilizza l’energia del vento per generare elettricità;
- solare: sfrutta l’energia solare attraverso pannelli fotovoltaici;
- geotermica: utilizza il calore della Terra per produrre energia;
- biomassa: deriva da materiali organici come legno, rifiuti agricoli e industriali;
- idroelettrica: utilizza l’energia dell’acqua in movimento.
Queste fonti di energia sono considerate sostenibili poiché non esauriscono le risorse naturali e hanno un impatto ambientale ridotto rispetto ai combustibili fossili.
Periodo di riferimento dei certificati verdi
I CV sono stati particolarmente rilevanti per le produzioni di energia antecedenti al 2013. Questo perché, fino a quella data, il sistema di incentivazione era basato principalmente su questo meccanismo. Dal 2013 in poi, sono state introdotte nuove forme di incentivazione come le tariffe incentivanti e le aste, che hanno modificato il panorama delle energie rinnovabili in Italia.
Requisiti per l’ottenimento dei certificati
Per ottenere i certificati verdi, gli impianti devono rispettare determinati requisiti tecnici e normativi.
Qualifica IAFR
Gli impianti devono essere qualificati IAFR, il che significa che sono riconosciuti come Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili. La qualifica IAFR viene rilasciata dal GSE dopo un’accurata verifica tecnica dell’impianto.
Potenza nominale
Gli impianti con una potenza nominale media annua superiore a 1 MW sono generalmente quelli che partecipano al meccanismo dei certificati verdi. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni per impianti di potenza inferiore, che possono comunque beneficiare di altri tipi di incentivi.
Dichiarazione annuale di consumo
I produttori devono inviare copia della dichiarazione annuale di consumo presentata, che dimostra la quantità di energia elettrica prodotta e immessa in rete. Questa dichiarazione è essenziale per il calcolo dei certificati verdi da assegnare.
Benefici e impatto ambientale dei certificati verdi
I certificati verdi offrono vari benefici, sia dal punto di vista ambientale che economico.
La produzione di energia da fonti rinnovabili aiuta a ridurre le emissioni di CO2, uno dei principali gas serra responsabili del riscaldamento globale. Promuovendo l’uso di fonti rinnovabili, i certificati verdi contribuiscono a diminuire l’impatto delle attività umane sull’ambiente.
A supporto di queste iniziative, aziende come Energit offrono soluzioni dedicate per ogni esigenza domestica. Le proposte sono progettate per ottimizzare i consumi energetici, utilizzando le migliori tecnologie disponibili, aiutando non solo a produrre energia in modo efficiente, ma nel rispetto dell’ambiente, garantendo soluzioni sostenibili per il futuro.
Grazie a questi certificati poi, è stato possibile incentivare gli investimenti in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, portando a una crescita significativa della capacità installata e della produzione di energia rinnovabile in Italia.
Inoltre, essendo negoziabili, i certificati verdi possono essere venduti sul mercato, offrendo ai produttori di energia una fonte di reddito aggiuntiva, generando un mercato dinamico per i certificati verdi, che ha stimolato ulteriormente gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili.
Infine, i CV si affiancano ad altri meccanismi di incentivazione, creando un sistema integrato per promuovere l’uso di energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
Certificati bianchi
I certificati bianchi sono un altro strumento di incentivazione, ma invece di premiare la produzione di energia da fonti rinnovabili, essi incentivano l’efficienza energetica. Le aziende che migliorano la loro efficienza energetica possono ottenere certificati bianchi, che possono essere venduti o utilizzati per compensare le proprie emissioni.
Sistemi di supporto complementari
Oltre ai certificati verdi e bianchi, esistono altri sistemi di supporto come le tariffe incentivanti (feed-in tariffs) e le aste, strumenti che offrono incentivi economici ai produttori di energia rinnovabile, garantendo tariffe di acquisto vantaggiose per l’energia prodotta.
I CV hanno svolto un ruolo cruciale nella transizione energetica in Italia, promuovendo la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra.