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    Energia da biomassa: cos’è e perché è importante

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    da Redazione | 23 Ottobre 2023

    L’energia da biomassa è un’alternativa pulita ai combustibili fossili e una soluzione per gestire in modo sostenibile i rifiuti organici.

    Secondo il principio della fotosintesi, processo attraverso il quale le piante catturano l’energia solare e la immagazzinano sotto forma di energia, è possibile ottenere energia dagli scarti organici ricavando, appunto, l’energia da biomassa.

    Ma entriamo ora più a fondo sulla questione. Come si può definire esattamente la biomassa? Come avviene la sua trasformazione in energia? Quali sono i pro e i contro di questa trasformazione? Continuate a leggere per scoprirne di più!

    Cos’è la biomassa?

    Fonte energetica sostenibile, pulita e rinnovabile, ecco come la Direttiva Europea 2009/28/CE ha definito la biomassa: “frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani”.

    In parole povere, parliamo della parte organica prodotta da piante, animali o altri organismi trattata per essere utilizzata come biocombustibile nelle centrali. Parliamo dei resti del legno da combustione, dei rifiuti organici delle città (o meglio la FORSU, frazione organica dei rifiuti solidi urbani), degli oli vegetali, delle alghe marine, dei sottoprodotti dell’industria agroalimentare e ancora degli scarti organici provenienti dagli allevament, solo per fare alcuni esempi.

    Come si ricava l’energia da biomassa?

    Ricavare energia dalle biomasse è senza dubbio un modo intelligente di sfruttare materiali organici per generare energia pulita. Ma come avviene questo processo?

    I meccanismi attraverso cui l’energia è ricavata dalle biomasse variano a seconda delle biomasse in questione. Se vogliamo però avere un primo quadro generale, il funzionamento delle centrali a biomasse avviene per combustione. Gli scarti organici vengono appositamente trattati e ridotti di dimensioni, in modo da essere adatti al processo. Poi, i prodotti di scarto vengono bruciati in un’apposita camera di combustione, in modo che l’acqua del circuito termico sia trasformata in vapore. Questo vapore fa quindi girare una turbina, la quale aziona l’alternatore: ecco che l’energia alternata è prodotta.

    All’interno di questo processo generale, vi sono poi delle differenze che riguardano, come abbiamo accennato, il tipo di biomassa utilizzato.

    Nel caso in cui la biomassa sia solida, come è il caso della legna, sono utilizzati macchinari tradizionali basati sul principio del forno a combustione.

    Nel caso invece in cui sia liquida, sono utilizzati motori accoppiati a generatori il cui funzionamento si deve al biodiesel o agli oli vegetali.

    In entrambi i casi, il processo di combustione avviene a temperature moderate, generalmente al di sotto degli 800°C.

    Un altro processo di funzionamento delle centrali a biomassa è quello chiamato digesione anaerobica. Questo processo coinvolge la fermentazione e la metanizzazione di una varietà di substrati, tra cui il letame e i residui organici. I batteri, in assenza di aria, trasformano questa materia organica in gas metano e residui.

    Già da quanto detto finora, avrete probabilmente notato il vantaggio principale dell’energia da biomassa: la possibilità di riutilizzare scarti e rifiuti per la produzione energetica, risolvendo i problemi relativi allo stoccaggio e alla distruzione. I vantaggi di questa fonte energetica, tuttavia, non finiscono qui: nel prossimo paragrafo li vedremo nel dettaglio. Proseguendo, scopriremo anche il retroscena, ovvero quali sono gli svantaggi dell’energia da biomassa.

    Perché l’energia da biomassa è importante?

    Abbiamo già visto un importantissimo vantaggio dell’energia da biomassa, ma per cominciare lo ricordiamo brevemente: utilizzare le biomasse per la produzione di energia elettrica riduce il grave problema dello stoccaccio, della distruzione e dello smaltimento delle stesse che, se non in tal modo utilizzate, sarebbero rifiuti. Quali sono gli altri vantaggi di questa fonte energetica?

    • Le biomasse, trattandosi della frazione organica dei rifiuti, sono assolutamente rinnovabili. Si tratta di risorse naturali, anche quando provengono dall’ambiente urbano. Questo rende la biomassa una fonte energetica sostenibile, alle quali le future generazioni potranno avere accesso al pari di quelle attuali.
    • Un altro importante vantaggio di questa fonte energetica è che l’aumento di domanda di biomasse promuove la riforestazione e il recupero dei terreni incolti e dallo scarso valore produttivo.
    • Non dimentichiamo, poi, che utilizzare l’energia da biomassa riduce la richiesta e la dipendenza dai combustibili fossili, come petrolio, carbone e gas.
    • Ancora, le biomasse possono essere ricavate a livello nazionale e locale, riducendo il ricorso a materie prime energetiche energetiche di importazioni (quale è il caso, nella maggioranza dei casi, dei combustibili fossili).
    • Proseguendo con la nostra lista, produrre energia a partire dalle biomasse riduce l’inquinamento: nonostante si tratti di combustione, come nel caso dei combustibili fossili, la produzione di energia da biomasse non contribuisce all’aumento del livello di gas serra. L’anidride carbonica che viene generata faceva infatti già parte, in forma di vegetale, dell’ecosistema, al contrario dei combustibili fossili che stavano nel sottosuolo, e la cui combusione rilascia sostanze attramente inquinanti per l’atmosfera.
    • Infine, per concludere la lista dei benefici, le centrali a biomassa consentono di programmare la produzione energetica sulla base della reale richiesta e necessità, grazie alla possibilità di stoccaggio delle materie per la produzione energetica.

    Energia da biomassa: i contro

    Finora, il discorso è stato unicamente positivo e favorevole. Purtroppo, come nella maggioranza dei casi, anche per questa fonte energetica è possibile fare la lista dei contro. Vediamoli insieme:

    • La grande quantità di legno richiesta per la produzione di energia da biomassa porta alla deforestazione. Abbiamo visto, al contempo, come l’aumento della richiesta porta alla riforestazione, ma non sempre queste due attività si bilanciano e il più delle volte i danni causati dalla deforestazone superano i benefici della riforestazione, con il rischio di distruggere interi ecosistemi.
    • Se gli scarti utilizzati non sono controllati e trattati a dovere prima di essere bruciati, è possibile che una parte di essi non sia davvero organica. In questi casi, non si può più parlare di energia pulita.
    • I trattamenti a cui spesso le biomasse devono essere sottoposte prima della trasformazione in energia sono spesso costosi e di lunga durata.
    • Il trasporto delle biomasse fino alla centrale contribuisce all’inquinamento atmosferico, specialmente nel caso, non raro, in cui i due luoghi non si trovino in prossimità.
    • Infine, poiché il materiale destinato alle biomasse è più remunerativo in paragone ai normali prodotti agricoli, è possibile che numerose attività agricole decidano di riconvertire la propria attività, riducendo così gli spazi destinati all’attività agricola tradizionale.

    Soluzioni per ridurre l’inquinamento delle centrali a biomassa

    Per ridurre l’impatto ambientale delle centrali a biomassa e migliorarne l’efficienza, esistono diverse strategie che possono essere adottate. Queste misure contribuiscono a mitigare le preoccupazioni riguardo alle emissioni inquinanti, rendendo l’utilizzo delle biomasse più sostenibile.

    • Una soluzione efficace consiste nell’adottare moderne stufe e caldaie che consentono la gassificazione prima della combustione delle biomasse. Questo processo, raccomandato dall’Associazione di categoria della bionergia, riduce significativamente le emissioni inquinanti. La gassificazione converte le biomasse in gas combustibile prima di bruciarle, contribuendo a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre gli impatti negativi sull’ambiente.
    • Un’altra strategia chiave è garantire una manutenzione periodica ed efficace degli impianti a biomassa. Questo assicura che le apparecchiature funzionino in modo ottimale e rispettino le regole fondamentali per la riduzione della tossicità delle emissioni. Una manutenzione regolare può prevenire guasti e garantire un funzionamento efficiente nel tempo.
    • Incentivi finanziari promuovono la sostituzione dei vecchi impianti con sistemi ad alta efficienza energetica. Questo non solo riduce l’inquinamento ma consente anche di recuperare l’investimento in un periodo di tempo relativamente breve. .
    • Per concludere, l’installazione di impianti di biomassa di grandi dimensioni, come quelli a legna o a pellet condominiali o i sistemi di teleriscaldamento di quartiere, offre un migliore controllo sulle emissioni. Questi impianti possono implementare sistemi di filtraggio avanzati che contribuiscono a ridurre ulteriormente l’inquinamento atmosferico.

    Per rendere più ecologica l’energia da biomassa, è importante combinare tecnologie avanzate, manutenzione adeguata e incentivi finanziari. Queste misure non solo riducono l’impatto ambientale, ma contribuiscono anche a rendere più accessibile e sostenibile l’uso delle biomasse come fonte di energia.

    La situazione italiana

    Concludiamo con uno sguardo finale alla situazione italiana rispetto alle centrali a biomassa.

    In Italia, la produzione di elettricità da biomasse ha conosciuto una crescita costante e significativa. Nel corso degli ultimi 10 anni, le biomasse si sono affermate come una delle principali fonti di energia rinnovabile.

    Attualmente, il nostro paese ospita oltre 2.700 impianti che utilizzano biogas e biomassa come fonte energetica. Questi impianti combinati hanno una capacità di produzione che, secondo i dati relativi al 2019, supera i 19.562.000 megawattora, coprendo quasi il 6% del fabbisogno energetico nazionale.

    Le regioni più attive in questo settore sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna. Queste regioni sono leader nella produzione di energia da biomasse e contribuiscono in modo significativo alla capacità complessiva del paese.

    Le centrali a biomassa stanno giocando un ruolo sempre più importante nella produzione di energia sostenibile in Italia, contribuendo in modo significativo al mix energetico nazionale e dimostrando un potenziale considerevole per il futuro.

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