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Cos’è il teleriscaldamento?

cos'è il teleriscaldamento e i vantaggi

da Redazione | 13 Maggio 2022

Il teleriscaldamento (TLR) è un sistema di produzione centralizzata di calore, che viene distribuito alle utenze tramite tubature coibentate (e spesso interrate) in forma di fluido termo-vettore (acqua calda, acqua surriscaldata o, più raramente, vapore).

Il calore viene prodotto all’interno di centrali di cogenerazione, sfruttando diverse fonti energetiche, sia rinnovabili che non rinnovabili.

Questo sistema permette di riscaldare gli ambienti efficacemente, con una notevole diminuzione di sprechi energetici e un ridotto impatto ambientale. Inoltre, il funzionamento da remoto aumenta la sicurezza e riduce le spese, in quanto non si dovrà acquistare (o mantenere) alcuna caldaia. Le caldaie sono infatti sostituite da scambiatori di calore: impianti atti a realizzare scambi di energia termica di flussi termo-vettori aventi temperature differenti.

Ora che sappiamo, almeno a grandi linee, cos’è il teleriscaldamento, cerchiamo di capirne al meglio il funzionamento e comprendere quali sono i vantaggi di questo sistema di riscaldamento.

Funzionamento dell’impianto di teleriscaldamento

Cos’è il teleriscaldamento in parole semplici? È un sistema di riscaldamento a distanza, che trasporta il calore prodotto all’interno di centrali tramite una rete di tubature per distribuirlo agli utenti.

Per essere più precisi, il Decreto Legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 specifica che una rete di teleriscaldamento può definirsi “efficiente” solo qualora utilizzi almeno il 50% di energia originata da fonti rinnovabili. In alternativa dovrà utilizzare:

  • il 50% di calore di scarto;

oppure

  • il 70% di calore cogenerato;

oppure

  • il 50% di calore originario da una combinazione fra le opzioni precedentemente elencate.

Il calore prodotto nelle centrali viene solitamente distribuito sotto forma di acqua, che può essere calda (80-90 °C) o surriscaldata (120-130 °C). Un’alternativa meno comune è la distribuzione in forma di vapore.

Il fluido termo-vettore (ovvero la sostanza che trasporta il calore, in questo caso acqua o vapore) è trasportato tramite reti di tubazioni coibentate fino alle abitazioni (o, in generale, fino a tutti gli edifici allacciati alla rete), dove lo scambiatore ne “preleva” il calore per “cederlo” all’impianto di riscaldamento.

Infine, il fluido vettore ormai raffreddato torna, attraverso altre tubature (che potremmo definire tubature “di ritorno”), alla centrale, dove, riscaldandosi, genera nuovo calore.

Storia del teleriscaldamento

L’origine del sistema di teleriscaldamento risale alla seconda metà dell’Ottocento, negli Stati Uniti.

Il primo progetto fu ideato nel 1876 dall’ingegnere americano Birdsill Holly e vide la sua prima messa in pratica nelle città di Lockport e New York. Il sistema ebbe velocemente successo, così che presto si diffuse in altre città dell’America Settentrionale e, poco dopo, in alcune città del Nord Europa (alcuni esempi delle prime città europee ad adottare questo sistema sono Copenaghen, Amburgo e Zurigo).

Le condizioni climatiche più moderate hanno ritardato l’ingresso del teleriscaldamento nel nostro Paese, dove si dovrà attendere l’inizio degli anni ’70 per vedere la realizzazione dei primi impianti in Pianura Padana (la prima città in assoluto fu Brescia). E fu solo negli anni ’80 che il sistema cominciò davvero a diffondersi, sopratutto per via della crescita generale di sensibilità per il tema ambientale.

Teleriscaldamento in Italia

Ad oggi, la diffusione degli impianti di teleriscaldamento in Italia vede una netta differenza fra il Nord e il Sud del Paese. Infatti, secondo quanto riportato da AIRU, il 98% delle reti si trova in regioni del Nord Italia.

Tra le principali città italiane che hanno adottato questo sistema ricordiamo Brescia, Udine, Milano e Torino. Quest’ultima in particolare vanta uno dei migliori impianti di teleriscaldamento europei.

Al momento, il combustibile di alimentazione più utilizzato in Italia per il teleriscaldamento è il gas naturale.

Vantaggi

Alcuni dei numerosi vantaggi di questo sistema di riscaldamento sono già stati accennati, ma torniamoci ora in maniera più approfondita e dettagliata.

  • Il primo vantaggio è sicuramente di tipo pratico-economico: eliminando la caldaia non si hanno più alcune spese di acquisto, manutenzione o revisione della stessa. Lo stesso vale per le spese di pulizia e realizzazione delle canne fumarie, anch’esse assenti nel sistema di teleriscaldamento.
  • L’installo degli scambiatori di calore, che sostituiscono le caldaie, permette di ridurre nettamente i costi di manutenzione della centrale termica dell’edificio.
  • Niente più accumuli di scorie, guasti o problemi legati alle tubazioni sporche, tutti esempi di casi che possono facilmente trasformarsi in danni dannosi per l’edificio e i suoi abitanti.
  • Un altro vantaggio importante è espresso in termini di sicurezza: con il teleriscaldamento vengono meno i pericoli collegati a fughe di gas, scoppio, incendio, cattiva combustione, et cetera.
  • Inoltre, l’assenza di una caldaia in casa ha sia un vantaggio estetico, sia un vantaggio in termini di spazio disponibile: le caldaie sono notoriamente oggetti molto ingombranti.
  • Non meno importante è il vantaggio relativo all’efficienza energetica, vantaggio sia economico che ambientale. Il che ci riporta ad un altro importante vantaggio, già menzionato in precedenza: il ridotto impatto ambientale. Il teleriscaldamento, infatti, riduce le emissioni di CO2, diminuisce l’inquinamento locale, permette un notevole risparmio energetico e riduce la quantità di rifiuti.

Il Protocollo di Kyoto ha riconosciuto nel teleriscaldamento uno degli strumenti ad oggi più efficaci per la riduzione delle emissioni di CO2. Di conseguenza, le più recenti normative europee obbligano le nuove costruzioni situate vicine ad una rete di teleriscaldamento a progettare i propri impianti in modo da potervisi allacciare.

Sostenibilità

Il teleriscaldamento rappresenta un’ottima scelta in riferimento alla sostenibilità. Permette di recuperare il calore di scarto (economia circolare), assicura ottima efficienza energetica e maggiore sicurezza degli approvvigionamenti.

Come abbiamo visto, l’impatto ambientale del sistema di teleriscaldamento è decisamente ridotto rispetto ai sistemi più tradizionali.

Infine, dato che il sistema permette di utilizzare in modo combinato fonti rinnovabili differenti, il teleriscaldamento si rivela essere un ottimo strumento per attuare una transizione energetica: non solo può sfruttare le biomasse, ma anche la geotermia ed il solare termico.

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