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    Quali sono le conseguenze del disboscamento?

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    da Redazione | 28 Marzo 2022

    Il disboscamento è la distruzione della vegetazione arborea in un’area boschiva o forestale per vari motivi che possono essere positivi (come il taglio di piante vecchie o malate) o negativi (quando ad esempio viene effettuato per scopi commerciali o per sfruttare il terreno per la coltivazione). Quando il termine assume un’accezione negativa si utilizza più la parola deforestazione.

    Si tratta di un fenomeno preoccupante le cui cause sono imputabili sia ai Paesi in via di sviluppo sia a quelli già industrializzati.

    Non bisogna confondere la deforestazione con il taglio del bosco per la sua coltivazione attraverso i criteri tecnici della silvicoltura.

    Affrontiamo il tema del disboscamento: conseguenze, cause e cosa possiamo fare per limitare uno dei più grandi problemi ambientali.

    Le cause della deforestazione

    Le cause del disboscamento sulla Terra sono principalmente:

    • L’agricoltura di sussistenza;
    • la necessità di creare nuove aree da destinare all’agricoltura intensiva e agli allevamenti di bestiame o foraggio intensivi;
    • la necessità di utilizzare il legname come combustibile (un terzo della popolazione mondiale necessita del legno per poter riscaldare le proprie abitazioni);
    • la domanda di legno pregiato.

    A causa dell’agricoltura intensiva le foreste sono sostituite in molti paesi con palmeti per la produzione di olio di palma con conseguenze a livello non solo locale ma anche globale.

    Il disboscamento interessa soprattutto le aree tropicali nelle quali gli alberi vengono abbattuti e poi si procede con l’incendiare il sottobosco restante. La cenere fertilizza poi il terreno, ma questo sistema “del taglia e brucia” comporta dei gravi danni all’equilibrio ambientale e alla fauna, distrugge infatti l’habitat della foresta pluviale, accelerando i fenomeni erosivi del terreno.

    Analizziamo ora le conseguenze della deforestazione.

    Disboscamento: conseguenze

    Lo sfruttamento intensivo delle foreste rischia di determinare delle conseguenze terribili al nostro ecosistema. L’eccessivo abbattimento degli alberi provoca diversi effetti negativi che sono:

    • L’intensificarsi dell’effetto serra.
    • L’aumento di temperatura locale e globale.
    • Cambiamenti climatici e rischio idrogeologico.
    • L’impoverimento del suolo.
    • Minore biodiversità.

    L’effetto serra

    È il fenomeno del riscaldamento globale determinato dall’eccessiva concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre. Le piante e gli alberi contribuiscono a ridurre la quantità di anidride carbonica nell’aria in quanto la trasformano in ossigeno attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana. La distruzione delle foreste determina perciò un aumento di CO2 e quindi dell’effetto serra e del surriscaldamento climatico.

    Rischi idrogeologici e cambiamenti climatici

    Il disboscamento determina cambiamenti del clima, anche delle singole regioni, causando problemi alle agricolture locali e aumentando il dissesto idrogeologico. L’abbattimento degli alberi aumenta il rischio delle frane, delle alluvioni degli smottamenti del terreno.

    L’impoverimento del suolo

    La formazione del suolo è un processo lungo e complesso iniziato milioni di anni fa. Ci sono diverse attività collegate alla deforestazione che provocano un danneggiamento del suolo, come: l’utilizzo di macchinari pesanti per il taglio e il trasporto del legname, la riduzione della copertura forestale che causa processi di erosione e perdita fisica di suolo, il rilascio di sostanze chimiche, naturali o di sintesi, causato dal cambio coltura e che porta ad un peggioramento della qualità chimico-fisica del suolo.

    La soluzione migliore per ridurre il danneggiamento del suolo è la prevenzione. Si dovrebbero ridurre i tassi di deforestazione e l’utilizzo delle aree forestali; qualora non fosse possibile ridurre l’utilizzo del legname per ragioni socio-economiche si possono adottare alcune piccole soluzioni:

    • Lasciare dei residui legnosi a terra dopo aver tagliato il legname contribuisce a rinforzare i primi strati di suolo e a limitarne le perdite.
    • Praticare le operazioni di taglio degli alberi quando il suolo è carente di acqua e quindi meno malleabile.
    • Evitare di entrare in contatto con zone sensibili dal punto di vista delle caratteristiche del suolo.

    Tutte queste attività si basano sul concetto di sostenibilità ambientale ed economica. Quando si applicano le modalità di prevenzione si riducono anche i costi di ripristino delle caratteristiche del suolo.

    Modifica e perdita di habitat

    Una delle conseguenze del disboscamento è la minore biodiversità. Le foreste sono l’habitat di milioni di forme di vita sia vegetali che animali, oltre ad essere oggetto di bellezza naturalistica e culturale, a purificare la nostra aria e a fornirci risorse naturali. L’habitat è un luogo con determinate caratteristiche fisiche e ambientali che consentono ad una determinata specie di vivere, svilupparsi e riprodursi. L’abbattimento degli alberi comporta l’estinzione di numerose specie con conseguente impoverimento genetico e dei mutamenti notevoli al nostro ecosistema. La biodiversità è l’aspetto meno conosciuto ma non di minor rilevanza.

    Soluzioni per ridurre il disboscamento

    Viste le negative conseguenze del disboscamento, tutti noi possiamo adottare dei piccoli accorgimenti:

    1. Ridurre il consumo di carta, dato che 640 milioni di alberi rappresentano la carta che ogni anno viene utilizzata.
    2. Utilizzare legno sostenibile e rinnovabile.
    3. Acquistare da aziende impegnate nella riduzione della deforestazione.

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