Esistono tantissimi tipi di interruttori che vengono classificati in base a diverse caratteristiche, come l’ambiente in cui sono utilizzati o le modalità con cui agiscono sull’impianto elettrico.
Ci sono gli interruttori da esterno e quelli da interno, gli invertitori e i deviatori, ma prima di elencarli tutti facciamo chiarezza.
In questa guida passeremo in rassegna i vari tipi di interruttori per capire meglio le differenze.
Indice dei contenuti
Cos’è un interruttore?
Un interruttore della luce, come dice il nome stesso, ci consente di controllare la corrente elettrica di un dispositivo grazie a un meccanismo di interruzione. Con gli interruttori possiamo infatti accendere e spegnere qualsiasi strumento che sia una lampadina o un elettrodomestico.
Per capire meglio il suo funzionamento è utile sapere che l’interruttore agisce su un circuito elettrico: se è chiuso l’energia passa dall’interruttore alla lampadina, se è aperto il passaggio della corrente nei cavi viene interrotto e la lampadina risulterà spenta.
Interruttori unipolari e bipolari
Quanti tipi di interruttori esistono?
Sono tantissimi, ma prima di conoscere le varie categorie è utile saper distinguere tra interruttori unipolari e bipolari.
In un circuito elettrico ci sono due cavi: fase e neutro. Il primo trasporta l’energia verso il dispositivo (per esempio una lampadina), mentre il secondo la riporta indietro.
Un interruttore unipolare agisce solo sul fase, interrompendo la corrente che arriva al dispositivo. È il più utilizzato e lo troviamo di solito in apparecchi da accendere o spegnere come le lampade.
Un interruttore bipolare agisce invece su entrambi i cavi perché in questo caso, per motivi di sicurezza, è necessario scollegare del tutto il dispositivo dalla corrente. Lo troviamo in genere negli elettrodomestici.
Differenza tra interruttore e pulsante
Spesso confusi, gli interruttori e i pulsanti agiscono allo stesso modo sull’impianto elettrico (accensione e spegnimento). Tuttavia, mentre l’interruttore rimane nella posizione in cui viene impostato, il pulsante torna nella posizione iniziale.
Il pulsante agisce infatti attivando temporaneamente la corrente elettrica tramite l’invio di un impulso. È di solito installato su un campanello, un cancello elettrico o all’interno di un ascensore.
L’interruttore può, come accennato prima, attivare o interrompere la corrente e lo troviamo spesso nelle luci.
Interruttori, deviatori e invertitori
Tra i tipi di interruttori possiamo individuare tre categorie che agiscono in modi diversi sulla corrente elettrica.
- L’interruttore consente di comandare un circuito elettrico, interrompendo la corrente con lo spegnimento di una luce.
- Il deviatore è un tipo di interruttore che interrompe la corrente su uno dei cavi e la devia su un altro deviatore. Questo permette di controllare una luce da due interruttori diversi.
- L’invertitore è utilizzato in combinazione con i deviatori. Rappresenta il punto intermedio tra questi per convogliare la corrente verso un altro interruttore, consentendo il controllo della luce (come quella di una lampadina) da due o più interruttori.
Interruttori da interno e da esterno
I tipi di interruttori si distinguono non solo in base alla loro azione sulla corrente elettrica, ma anche a seconda dell’ambiente di utilizzo. Un interruttore da esterno, per esempio, avrà bisogno di una protezione dall’acqua maggiore rispetto a uno interno. Vediamoli nel dettaglio.
Interruttore da interno
L’interruttore da interno ha di solito una placca in plastica perché non necessita di una particolare protezione dagli urti accidentali o dall’acqua (a eccezione del bagno che possiede norme specifiche). Il meccanismo interno è metallico e coperto, quindi non è accessibile.
In ogni abitazione l’interruttore di ciascuna stanza deve essere collocato nella parete opposta rispetto al senso di apertura della porta. Inoltre, di norma deve essere posizionato a una distanza di circa 110 cm dal pavimento.
Interruttore da esterno
L’interruttore da esterno ha proprietà specifiche utili a proteggerlo dagli agenti atmosferici. Deve quindi possedere un indice di protezione IP elevato (di almeno IP55) per escludere il rischio di schizzi d’acqua e di infiltrazione della polvere.
Il materiale di cui è costituito, in genere metallico, deve favorire la resistenza alla corrosione e alle temperature elevate.
Entrambi i tipi di interruttori hanno un sistema di sicurezza che li collega a un interruttore automatico che interrompe la corrente elettrica in caso di cortocircuito o sovraccarico. Si parla in questo caso di interruttore differenziale che conosciamo comunemente con il nome di salvavita.
Interruttori ad accensione singola o doppia
Questi tipi di interruttori sono semplici da distinguere e condividono lo stesso funzionamento.
- L’interruttore ad accensione singola è composto da un unico bottone che in base alla posizione in cui viene spostato consente di aprire o chiudere un circuito elettrico (per esempio accendendo o spegnendo una lampadina).
- L’interruttore ad accensione doppia è invece dotato di due bottoni che consentono di comandare due punti luce diversi (per esempio accendendo due lampadine diverse).
Interruttori con sensori di movimento, intelligenti e dimmer
Tra i tipi di interruttori ne troviamo anche di più particolari tra cui i sensori di movimento che oggi sono sempre più utilizzati non solo nei locali commerciali, ma anche all’interno di abitazioni.
Questi si basano su un sensore che accende la luce solo nel momento in cui rileva un movimento all’interno di una stanza. Il loro utilizzo è sempre più diffuso perché evita gli sprechi di energia.
Gli interruttori intelligenti, conosciuti anche come interruttori smart, sono collegati a una rete domestica e possono essere controllati tramite un’app da un dispositivo mobile. Consentono sia di accendere o spegnere una luce, sia di impostare lo spegnimento automatico.
I dimmer, che non sono considerati come degli interruttori veri e propri, permettono di regolare l’intensità della luce. Agiscono quindi come interruttori ma danno anche la possibilità di decidere il grado di luminosità di una stanza.
Visivamente i dimmer si presentano come una rotella che possiamo ruotare in base alle nostre esigenze, ma attenzione: non è possibile installare un dimmer su qualsiasi dispositivo di illuminazione.
Quote di installazione
Per quanto riguarda le quote di installazione non esiste una distinzione tra i tipi di interruttori utilizzati.
Di norma la scatola dell’interruttore deve essere posizionata tra i 90 e i 130 cm da terra con una media di 110 cm. Esistono comunque delle eccezioni (per esempio le luci dei comodini), in cui la distanza dal pavimento è minore per rendere la luce più accessibile e poterla comandare comodamente.
Norme sugli interruttori
I vari tipi di interruttori vanno installati non solo in base alle nostre esigenze, ma soprattutto tenendo a mente delle norme specifiche: per la precisione ci riferiamo alla norma CEI 64-8.
Al suo interno troviamo un regolamento che specifica come installare correttamente un impianto elettrico, oltre alle norme di posizionamento delle scatole degli interruttori utili a rispettare le condizioni di sicurezza.
Come scegliere l’interruttore giusto per risparmiare energia
Abbiamo visto che i tipi di interruttori si differenziano per una serie di fattori tra cui il meccanismo d’azione sul circuito elettrico, l’ambiente o le quantità di luci da controllare.
Conoscere queste distinzioni è fondamentale sia per installare gli interruttori secondo le norme previste, sia per evitare gli sprechi di energia (per esempio scegliendo un interruttore con il sensore di movimento o un’illuminazione basata su una rete wireless, come nel caso della smart home).
Puoi scegliere interruttori diversi a seconda dell’ambiente (interno o esterno) o della stanza della tua casa. Potrebbero esserci aree che necessitano di un’illuminazione costante e altre invece in cui la luce è necessaria solo in momenti specifici. Insomma, una serie di accorgimenti utili a risparmiare e a rendere la tua abitazione più sostenibile ed efficiente.
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