L’inquinamento dell’aria è diventato ormai il tema caldo di molte discussioni pubbliche e private e l’interesse per questo problema sta aumentando tra le persone: possiamo vederlo già dal numero di famiglie e aziende che sempre di più decidono di affidarsi a fornitori di energia pulita come Energit.
Ma il nostro impegno si deve riflettere anche sulle nostre abitudini, come quelle degli spostamenti in macchina.
E a tal riguardo, vi siete chiesti quando toglieranno il diesel in Italia?
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Trasporti e inquinamento
Già da diversi anni si stanno cercando delle soluzioni efficaci per migliorare la qualità dell’aria delle nostre città e quelle del resto del mondo, dato che gran parte dell’inquinamento è causato proprio dai mezzi di trasporto.
Le case automobilistiche spinte dalle leggi presentate dai singoli Stati e dalla Commissione Europea si stanno adeguando a cambiare le proposte per il mercato, abbandonando gradualmente la produzione delle auto a benzina e dei motori diesel, con la presentazione di nuovi modelli di automobili meno inquinanti e sempre più accessibili dal punto di vista economico.
Stop all’inquinamento
Sono passati pochi mesi da quando la Commissione europea presenziata da Ursula von der Leyen ha presentato un pacchetto di azioni ambientali volte a diminuire le emissioni inquinanti del 55% entro il 2030 e ad azzerarle del tutto entro il 2050.
Una vera e propria rivoluzione ecologica che porterà con sé delle ripercussioni tanto a livello ambientale, quanto a livello economico e sociale.
Per quanto riguarda le proposte nel campo automobilistico si punta a bloccare la vendita di macchine con motori a benzina e diesel entro il 2035, che dovranno essere sostituite dalle nuove auto elettriche oppure a idrogeno.
Infatti i governi dovranno impegnarsi ad installare le centraline di ricarica su tutto il territorio, in particolare un punto di ricarica elettrica ogni 60 km e ogni 150 km per la ricarica a idrogeno, in modo da permettere anche spostamenti su lunghe distanze.
Quando toglieranno il diesel in Italia allora?
Se molti paesi come la Norvegia hanno voluto prendere la palla al balzo per cessare la vendita di automobili a combustione interna entro il 2025, l’Italia ha preferito intraprendere una strada più cauta.
Nonostante le case automobilistiche ormai stanno puntando sulle fonti rinnovabili e il governo stia aumentando gli incentivi per la rottamazione delle vecchie auto e l’acquisto delle nuove, la cessazione delle vendite delle auto diesel in Italia comincerà solo dal 2040.
Ma nel frattempo anche gli automobilisti italiani dovranno fare la loro parte.
In particolare nelle grandi città del nord in cui nei mesi invernali la qualità dell’aria peggiora, si applicherà il blocco del traffico per le auto a gasolio.
In realtà questa procedura sarebbe dovuta iniziare nell’ottobre 2020, ma per non intasare ulteriormente i mezzi pubblici durante il periodo Covid, si è preferito rimandare all’inverno successivo.
Il blocco del traffico dovrebbe riguardare le vetture diesel Euro 4, ovvero quelle immatricolate tra il 1° gennaio 2006 e il 1° settembre 2009; inoltre la circolazione di queste auto si limiterebbe solo nelle aree urbane di certe regioni denominate Area B, in alcune regioni come Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.
In particolare il blocco è previsto solo dal lunedì al venerdì dalle 7.30 fino alle 19.30; inoltre le limitazioni di traffico dal 2025 riguarderanno anche le vetture diesel Euro 5.
Città a traffico limitato
A Milano le limitazioni del traffico nell’Area B riguardano le auto diesel Euro 3 già dal 2019, mentre dall’inverno 2021 verrà esteso anche alle auto diesel Euro 4 prive del filtro anti particolato; l’Area B include i comuni della fascia 1 e i cinque comuni della fascia 2 che hanno una popolazione superiore ai 30.000 abitanti.
Per il momento a Venezia e a Torino è stato confermato solo il blocco delle auto diesel Euro 3 durante i giorni feriali in un orario compreso tra le 8.00 e le 19.00.
A Firenze la circolazione delle vetture benzina e diesel Euro 1 e 2 è limitata solo all’interno del centro abitato dalle 8.30 alle 12.30 e di nuovo dalle 14.30 alle 18.30.
Anche la città di Roma sta facendo la sua parte per liberarsi completamente dalle auto diesel entro il 2024.
Anziché inserire un’Area B come le altre città, nella capitale sono previste due fasce:
- la fascia verde in cui è vietata in maniera permanente la circolazione delle vetture Euro 0 e 1 benzina e diesel ed Euro 2 e 3 diesel dal lunedì al venerdì, fatta eccezione per i giorni festivi infrasettimanali. Nel caso in cui la qualità dell’aria peggiori si possono includere altri modelli nel blocco del traffico all’interno di questa zona;
- Ztl Anello ferroviario prevede le stesse limitazioni della zona verde per gli stessi modelli di auto ai quali si aggiungono anche gli Euro 2 benzina. Le vetture diesel Euro 4 non possono circolare dopo otto giorni dall’aumento dell’inquinamento dell’aria per tutta la settimana dalle 7.30 alle 10.00 e poi dalle 16.30 alle 20.30.
Se abitate in una di queste grandi città o dovete andarci per un viaggio vi conviene controllare prima se la vostra macchina può circolare tranquillamente nei centri abitati.
Questo tipo di informazioni potete controllarle nel vostro libretto di circolazione in cui è riportata la classe di appartenenza, oppure sul sito ufficiale della casa automobilistica nella sezione verifica classe ambientale veicolo e successivamente dovrete inserire anche il numero della vostra targa e il tipo di vettura.
Automobili a batteria
Come dicevamo prima molti paesi hanno voluto accelerare i tempi per la messa al bando dei motori diesel.
La Norvegia già nel 2020 ha registrato un notevole aumento nelle vendite di macchine elettriche rispetto agli anni precedenti, quindi il governo assicura che entro il 2025 non ci sarà più nessuna auto benzina e diesel in giro per le strade.
Altri paesi come Irlanda e Paesi Bassi puntano sull’incremento di incentivi statali per l’acquisto di auto elettriche, altri come la Danimarca vogliono aumentare le tasse sulle emissioni di CO2 in modo che la scelta delle energie rinnovabili sia più conveniente.
D’altra parte anche le case automobilistiche hanno direzionato tutta la futura produzione sulle macchine green consapevoli dell’imminente divieto di vendere auto con motori a combustione interna.
È iniziata già da qualche anno la corsa per i modelli delle auto elettriche.
Il 2030 sembra essere l’anno decisivo per la rivoluzione verde della maggior parte delle case automobilistiche: Volvo, Ford e Volkswagen hanno dichiarato di volersi convertire unicamente alla batteria elettrica entro tale data.
Altri produttori come Renault e Audi invece otterranno gli stessi risultati, ma in tempi di poco più lunghi.
Bisogna fare una specificazione: se è vero che i produttori di macchine si stanno muovendo verso un mercato più green, è altrettanto vero che la Commissione europea permetterà la vendita delle auto a gasolio e di tutti i modelli che producono elevate emissioni inquinanti oltre i confini extraeuropei, ovvero in quei paesi in via di sviluppo come Africa e India.
C’è da dire che i buoni propositi da parte delle istituzioni e dei produttori non mancano.
Ci resta quindi di aspettare e vedere se la Commissione Europea prenderà altre decisioni in merito e se veramente in così poco tempo riusciremo a dire tutti addio al diesel.