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    Che cos’è la neutralità climatica?

    cos'è la neutralità climatica, zero emissioni

    da Redazione | 29 Novembre 2022

    Con il Green Deal europeo l’Unione Europea punta a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’obiettivo si è trasformato in vera e propria legge lo scorso anno, grazie all’adozione della European Climate Law. Ma che cos’è la neutralità climatica e perché è così importante?

    Cos’è la neutralità climatica?

    Con neutralità climatica si intende l’equilibrio tra le emissioni nocive di origine antropica e l’assorbimento delle stesse: in poche parole con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 ci si prefigge di raggiungere, entro tale data, emissioni nette di CO2 e gas serra (o altre emissioni nocive di origine antropica) pari a zero. Questo significa che ogni emissione nociva non rimossa dovrà essere compensata con una quantità equivalente, rispettivamente di CO2 o gas serra, rimossa.

    Ci teniamo qui a sottolineare la differenza, spesso poco chiara, fra neutralità climatica e neutralità carbonica: nella definizione di neutralità carbonica, infatti, le uniche emissioni di origine antropica prese in considerazione sono quelle di CO2 e non vi è alcun riferimento alle emissioni di gas serra.

    L’importanza della neutralità climatica

    È ormai provato ed evidente come queste emissioni stiano contribuendo ad accelerare il fenomeno del riscaldamento globale, i cui effetti sono ormai evidenti a tutti anche in Europa: basti pensare alle sempre più frequenti alluvioni, ondate di caldo o siccità, per citare solo alcune conseguenze sotto gli occhi di tutti. Non dimentichiamo poi la perdita di biodiversità, l’innalzamento del livello dei mari, lo scioglimento dei ghiacciai, l’incrementarsi degli uragani e via dicendo.

    Riuscire a contenere l’innalzamento, rispetto ai livelli preindustriali, della temperatura media globale al di sotto di una certa soglia (che l’Accordo di Parigi ha fissato a 2°C) è di vitale importanza; è da tale consapevolezza che ha avuto origine il concetto di neutralità climatica.

    Per quanto raggiungere la neutralità climatica sarebbe un enorme passo avanti, non possiamo ad oggi avere la certezza che tale passo sia sufficiente a proteggerci dalla catastrofe ambientale. Non dimentichiamo infatti che, almeno ad oggi, le emissioni nocive di origine antropica emesse in passato restano in atmosfera, dove esercitano instancabilmente la loro azione riscaldante.

    Come raggiungere la neutralità climatica? Il pacchetto Fit for 55

    Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, l’Unione Europea ha stabilito un obiettivo intermedio: ridurre le emissioni almeno del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Ma quali sono le strategie che l’Europa intende mettere in atto per trasformare questi obiettivi in realtà?

    Per ridurre le emissioni almeno del 55% entro il 2030, l’Unione Europea ha definito un percorso tramite l’adozione di un pacchetto legislativo, il cosiddetto Fit for 55 (“pronti per il 55%”).

    Questo pacchetto opera una revisione di tredici leggi in materia di clima ed energia, oltre ad elaborare sei proposte volte a diminuire le emissioni del 55% entro il 2030.

    • Rivedere l’ETS (Emission Trading System), ovvero il Sistema per lo scambio delle quote di emissione (un sistema che consiste nel compensare le emissione prodotte in un determinato settore riducendole in un altro). La Commissione Europea intende abbassare i limiti consentiti di emissioni ed estendere il campo di applicazione ad altri settori.
    • Modificare la tassazione dei carburanti, verso una tassazione basata sul contenuto energetico e sulle prestazioni ambientali.
    • Dal 2035 in poi, tutte le auto nuove immatricolate dovranno rigorosamente essere a zero emissioni. Sarà dunque illegale vendere auto nuove a diesel, benzina o ibride.
    • Tre miliardi di alberi dovranno essere piantati entro il 2030, in modo tale da aumentare i depositi di carbonio, contribuendo a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
    • Ancora, è stato elaborato il CBAM (Meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera). Il CBAM consiste nell’introduzione di una tassa sul carbonio alle importazioni di alcuni beni che provengono da Paesi dove vigono norme sul clima meno severe di quelle imposte dall’Unione Europea. Si intende in questo modo sfavorire la delocalizzazione delle emissioni.
    • La Commissione europea ha inoltre proposto un taglio del 40% (rispetto al 2005) delle emissioni di quei settori che non rientrano nell’attuale ETS. Parliamo quindi di edilizia, agricoltura, rifiuti e parte dei trasporti. A tale fine l’UE intende usufruire delle capacità di assorbimento delle foreste europee e migliorare i pozzi naturali di carbonio.

    Come contribuire alla neutralità climatica

    Adottando alcuni semplici accorgimenti e modificando alcune abitudini, tutti noi possiamo contribuire nel nostro piccolo a mantenere al minimo le emissioni nocive.

    • No alla fast fashion, meglio i mercatini:

    negli ultimi tempi il numero di mercatini dell’usato o negozi di seconda mano stanno aumentando a dismisura: approfittatene! È un primo passo verso l’economia circolare.

    • Alimentari:

    se non avete la possibilità di piantare il vostro orto, cercate comunque di acquistare i prodotti freschi e stagionali coltivati dagli agricoltori locali a km0.

    • Ridimensionare i viaggi:

    è ormai noto a tutti che viaggiare in aereo, specialmente se si tratta di voli a lungo raggio, è altamente dannoso per il clima del nostro Pianeta. Cercate il più possibile di organizzare le vostre vacanze nel vostro Paese o magari in un Paese vicino raggiungibile con il treno. Ancora meglio: perché non tentare un viaggio in bicicletta?

    Per coloro che non potessero rinunciare ai viaggi in aereo, ricordiamo almeno di pagare il piccolo supplemento per compensare le emissioni di CO2.

    • Smartphones:

    se necessitate di un nuovo telefono, optate per un telefono di seconda mano e ricondizionato.

    • Lifestyle e consapevolezza:

    il punto più importante è avere un’alta consapevolezza in materia ambientale e ricordarsi sempre di fare del proprio meglio. Se avete bisogno di una maschera per il viso, createla con gli ingredienti locali e naturali; sostituite l’auto con una bicicletta; ricordatevi di riempire una borraccia d’acqua prima di uscire anzi che acquistare in seguito una bottiglietta. Insomma, gli accorgimenti possono essere molteplici, l’importante è mantenere un’alta consapevolezza di quale sia l’impatto delle proprie azioni.

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