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    Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili?

    Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili? Vantaggi

    da Redazione | 12 Settembre 2024

    Le Comunità Energetiche Rinnovabili offrono una soluzione concreta per ridurre l’impatto ambientale e rendono i cittadini protagonisti della transizione energetica, favorendo una maggiore autonomia, risparmio economico e sviluppo locale. Ma di cosa si tratta?

    Scopriamo insieme cosa sono esattamente le comunità energetiche, come funzionano e quali sono i benefici della condivisione di energia pulita.

    Cosa sono le Comunità Energetiche: rivoluzione energetica dal basso

    Le comunità energetiche rinnovabili (CER) rappresentano una nuova frontiera nel panorama energetico, basata sulla collaborazione e sulla produzione locale di energia rinnovabile. Si tratta di un’aggregazione di cittadini, imprese, enti locali e altre realtà che decidono di unirsi per produrre, consumare e condividere l’energia elettrica in eccesso rispetto al proprio fabbisogno, prodotta dai propri impianti alimentati da fonti rinnovabili, come ad esempio quelli solari. Il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente.

    L’obiettivo principale è quello di promuovere un modello energetico più sostenibile, decentralizzato, meno capitalistico e democratico, aumentando l’emancipazione energetica del cliente finale e contribuendo alla lotta ai cambiamenti climatici, nel pieno rispetto dell’ambiente.

    Chi può far parte di una Comunità Energetica?

    La partecipazione a una comunità energetica è aperta a tutti e non prevede vincoli di permanenza:

    • Cittadini: possono essere sia proprietari di impianti fotovoltaici che semplici consumatori che vogliono beneficiare di un’energia più pulita ed economica.
    • Imprese: piccole e medie imprese possono partecipare attivamente, sia installando impianti propri che condividendo l’energia prodotta con altre realtà.
    • Enti locali: comuni, province e regioni possono promuovere la creazione di comunità energetiche sul proprio territorio, facilitando l’accesso a incentivi e agevolazioni.
    • Altre realtà: cooperative, associazioni, scuole e ospedali possono anch’essi aderire, contribuendo a creare una rete energetica più diffusa e capillare.

    Come funziona una Comunità Energetica?

    In una CER l’eccesso di produzione degli impianti di proprietà dei soci può essere istantaneamente condivisa a livello orario con tutti i consumatori associati, favorendo un autoconsumo locale di energia prodotta da fonti rinnovabili, evitando il transito dell’energia nelle reti di trasmissione nazionale. Tale meccanismo di condivisione dell’energia non richiede connessioni fisiche dedicate o modifiche al contatore delle utenze, in quanto sfrutta la rete elettrica di distribuzione esistente. Si basa su un’adesione volontaria dei partecipanti che mantengono i propri diritti di clienti finali (libertà di ingresso e uscita e libertà nella scelta del proprio fornitore).

    Quali sono i requisiti per costituire una CER?

    Secondo i recenti aggiornamenti normativi, possono far parte di una comunità energetica consumatori e produttori di energia elettrica con impianti di taglia complessiva fino a 1 MW, sottesi alla stessa cabina primaria (trasformazione dall’alta a media tensione) nell’ambito di una medesima zona elettrica.

    Dal punto di vista giuridico la CER prevede sempre un rappresentante legale per comunità: nel caso delle CER è necessaria quindi la costituzione di un Ente dedicato/ragione sociale (tipicamente cooperativa/associazione/fondazione), mentre nel caso di comunità circoscritte a singoli condomini, è sufficiente la figura del capo condomino. Prevedono sempre uno statuto interno di autoregolamentazione volto a normare i comportamenti della CER e i criteri di ripartizione dei proventi e dei costi di esercizio della CER (contrattazione di natura privatistica).

    Incentivi: tariffa premio e contributi in conto capitale

    Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono beneficiare di diversi incentivi:

    1. Tariffa incentivante GSE: la tariffa incentivante ha una durata ventennale ed è composta da una parte fissa fino a 80 €/MWh commisurata alla potenza dell’impianto e una parte variabile fino a 40 €/MWh che segue l’andamento del mercato, al fine di consentire la stabilità dell’investimento. Sommando i due contributi, a tariffa incentivante base è compresa mediamente tra 60 €/MWh e 120 €/MWh, in funzione della taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia. È inoltre prevista una ulteriore maggiorazione da 4 €/MWh fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica degli impianti che tiene conto di un minore irraggiamento delle regioni del centro e del nord Italia. Tale corrispettivo batte a livello orario sull’energia condivisa dalla comunità, ovvero l’energia di produzione rinnovabile in eccesso che viene istantaneamente autoconsumata dai soci della CER.
    2. Tariffa incentivante ARERA: l’ARERA (Autorità Italiana per l’energia) riconosce un ulteriore contributo di circa 8 €/MWh per l’energia condivisa autoconsumata (e quindi non transitata in rete).
    3. Vendita dell’energia in eccesso sul mercato: tutta l’energia elettrica rinnovabile prodotta ma non autoconsumata resta nella disponibilità dei produttori ed è valorizzata a condizioni di mercato, in base al prezzo zonale che determina poi il PUN. Per tale energia è possibile richiedere al GSE l’accesso alle condizioni economiche del ritiro dedicato.
    4. Contributo in conto capitale: infine, per le sole CER i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del PNRR.

    Quanto si può risparmiare con una CER?

    Secondo un recente studio di RSE (Ricerca Sistema Energetico, società di analisi del GSE), i vantaggi e il risparmio apportato da una CER è influenzato da diversi fattori, quali la dimensione e la numerosità degli impianti, la quantità di energia elettrica condivisa, la gestione amministrativa e tecnologica, dai soggetti investitori. Grazie alle CER è possibile ottenere un risparmio sulle quote variabili di acquisto dell’energia elettrica anche fino al 40% con un tempo di ritorno medio dell’investimento dai 6 ai 7 anni in caso di investimento diretto sugli impianti. Tali parametri sono indicativi, in quanto l’effettivo risparmio e tempo medio di ritorno dall’investimento dipende dalla configurazione e dalla dimensione della singola CER.

    I vantaggi delle Comunità Energetiche Rinnovabili

    L’adesione ad una comunità energetica porta numerosi vantaggi:

    • Risparmio economico: grazie alla produzione diretta di energia e alla possibilità di scambiarla tra i membri, si possono ottenere significative riduzioni in bolletta.
    • Sostenibilità ambientale: contribuendo alla produzione di energia pulita, si riduce l’impatto ambientale e si promuove uno stile di vita più sostenibile.
    • Indipendenza energetica: si riesce ad aumentare il proprio livello di emancipazione energetica dai fornitori, si acquista una maggiore autonomia e si contribuisce a un sistema energetico più equo, riducendo la propria dipendenza dagli andamenti del mercato.
    • Sviluppo locale: le comunità energetiche possono stimolare lo sviluppo economico del territorio, creando nuove opportunità di lavoro e valorizzando le risorse locali.

    I pro di una CER sono davvero tanti:

    • Incentivi statali di durata ventennale proporzionale all’energia condivisa e istantaneamente autoconsumata dalla CER.
    • Autoconsumo a distanza di energia prodotta da impianti di produzione anche non proprietari, anche senza connessioni fisiche dedicate.
    • Cumulabilità con altre forme di incentivi per la realizzazione degli impianti (Es. Bonus CASA 50%).
    • Benefici ambientali (riduzione CO2, ristrutturazione e riqualificazione del territorio).
    • Sviluppo economico e sociale: riduzione dei costi energetici, maggiori vantaggi per i produttori; opportunità di lavoro locali nella realizzazione, gestione e manutenzione della CER; riqualificazione patrimoniale di edifici e territorio.
    • Si favorisce l’aggregazione e il mutuo sostegno sociale creando affiliazione; si combatte la povertà energetica; i vantaggi economici sono democratici e circoscritti all’interno della CER, prive di logiche speculative; si riqualifica il territorio, gli immobili e l’ambiente (riduzione degli ambienti inquinanti e maggiori servizi); educazione al bene collettivo, all’efficienza energetica e alla condivisione.

    Le CER non hanno particolari svantaggi in quanto sono delle associazioni aperte sia ingresso che in uscita: i soci posso entrare ed uscire liberamente senza vincoli, mantenendo sempre e in ogni caso propri diritti e privilegi individuali di produttori e consumatori.

    Le comunità energetiche rappresentano una soluzione innovativa e sostenibile per affrontare le sfide energetiche del futuro. Unendo le forze, i cittadini possono diventare protagonisti attivi della transizione energetica, contribuendo a creare un mondo più pulito e equo.

    Servizi Energit a favore delle CER

    Grazie alla sua filiera integrata, Energit è in grado di offrire un servizio a 360° nella realizzazione di CER e più in generale nella realizzazione di sistemi di utenze ad autoconsumo diffuso, ponendosi come Soggetto unico di riferimento su un portafoglio di servizi trasversali che coprono l’intera filiera esecutiva e gestionale, dall’aggregazione alla manutenzione. In abbinamento a questi servizi, offre inoltre condizioni esclusive per la fornitura di energia elettrica che amplificano i vantaggi economici e accelerano i tempi di rientro dell’investimento.

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