A che punto sono i cambiamenti climatici e cosa possiamo fare per attenuare questo fenomeno?
È il tema al centro del documentario “Punto di non ritorno” (Before the flood), prodotto e interpretato da Leonardo DiCaprio e diretto da Fisher Stevens.
Uscito nel 2016 e trasmesso da National Geographic in 171 paesi, è la prova evidente dell’impegno ambientalista dell’attore, Ambasciatore per la Pace alle Nazioni Unite, che da sempre sensibilizza sul tema dell’inquinamento e della tutela ambientale, come dimostrano anche le sue donazioni e il precedente documentario sull’impatto degli allevamenti.
Indice dei contenuti
Una reale fotografia dei mutamenti climatici
Punto di non ritorno – Before the flood è stato realizzato in 3 anni e apre gli occhi sui terribili effetti, ormai evidenti, del riscaldamento globale.
DiCaprio affronta la questione del cambiamento climatico e delle sue conseguenze discutendo con alcune delle personalità più influenti del pianeta, come il presidente americano Barack Obama, Papa Francesco, Elon Musk, ceo di Tesla, John Kerry e altri esperti di economia ed ecologia. Un punto sulla situazione attuale per convincere anche i molti negazionisti.
Sinossi di “Punto di non ritorno – Before the flood”
Il documentario è ambientato in giro per il mondo, dall’America alla Cina, passando per l’Italia, l’India e fino al Circolo Polare Artico, tra escursioni in zone naturali danneggiate dall’uomo e interviste con meteorologi, politici ed economisti per capire quanto l’attività umana stia distruggendo la Terra e quali siano le soluzioni che si possono ancora adottare per evitare una vera catastrofe ambientale. Non è, infatti, solo una denuncia al problema, ma tratta le possibili soluzioni, dando voce anche alle posizioni di coloro che minimizzano la questione, per dare così una panoramica complessiva sul tema.
Before the flood – Punto di non ritorno, inizia mostrando come la nostra società sia totalmente dipendente da gas e petrolio. Per ottenere i combustibili fossili si producono enormi quantità di Co2, metano e altri gas serra che provocano l’innalzamento delle temperature globali. E le conseguenze sono drammatiche: l’aumento delle temperature provoca lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento delle maree in India e Cina, oltre ai danni collaterali dovuti all’inquinamento come le piogge acide.
Le soluzioni per contrastare il cambiamento climatico
La star hollywoodiana spiega che le soluzioni oggi ci sono e tutti possono contribuire a prevenire una fine catastrofica della vita del pianeta. Basta usare le tecnologie disponibili e misure di sostenibilità, quali:
- Passare alle auto elettriche;
- aumentare la tassazione sulla produzione del carbone (carbon tax);
- investire sull’allevamento intensivo di polli invece di carni rosse;
- utilizzare fonti rinnovabili.
Nel sito Before the flood dedicato al progetto si parla di tutte le possibili soluzioni per limitare gli effetti drammatici del surriscaldamento climatico.
Il vero punto di forza di Punto di non ritorno sono le immagini che parlano da sole, hanno un’enorme capacità di mostrare un’istantanea di quella che è la realtà. Vedere realmente lo scioglimento dei ghiacciai ha sicuramente un maggiore impatto.
Energit punta sulla qualità dell’impatto ecologico: ci impegniamo nella tutela dell’ambiente sostenendo la produzione di energia da fonti rinnovabili sarde, per contribuire ad una rivoluzione energetica oggi indispensabile per vivere in un mondo più pulito e meno inquinato.
Leonardo DiCaprio: attivista ambientalista
Leonardo DiCaprio era intervenuto anche all’Assemblea generale tenutasi nel 2016 a New York, rivolgendosi così ai 175 delegati che hanno firmato l’Accordo di Parigi sul clima: “Siete l’ultima migliore speranza per la Terra”, ribadendo la necessità di una trasformazione profonda e di un’azione audace, senza precedenti.
Con questo film l’attivista vuole tenere alta l’attenzione sul fenomeno, smuovere le coscienze e sottolineare la necessità di leader che credano nella scienza dei climate change e abbiano il coraggio di prendere delle posizioni concrete per vincere la sfida ambientale più urgente del nostro tempo, prima che si arrivi veramente ad un punto di non ritorno.