Se si deve dire addio al riscaldamento a gas, allora il riscaldamento elettrico a basso consumo è l’alternativa più adatta per riscaldare la vostra abitazione.
E quando si tratta di risparmiare sui consumi di energia entra in gioco Energit a consigliarvi come muovervi.
Il mercato del riscaldamento elettrico è molto vasto e in continua evoluzione.
Non si tratta solo di scegliere la marca migliore per un nuovo elettrodomestico, ma anche di valutare la sua potenza e la capacità di mantenere la temperatura costante in un certo ambiente, senza dimenticarsi dei consumi energetici.
Vediamo allora i vari tipi di termosifoni elettrici e come scegliere il miglior riscaldamento a basso consumo che fa per voi.
Indice dei contenuti
Tipi di riscaldamento elettrico
La categoria dei termosifoni elettrici, detti anche radiatori o caloriferi nel linguaggio comune, si può distinguere essenzialmente in due tipologie, ciascuna in grado di offrire innumerevoli vantaggi: i termoventilatori e i radiatori.
Termoventilatori: caratteristiche e vantaggi
I termoventilatori rappresentano la tipologia di termosifoni elettrici più apprezzata dai consumatori per leggerezza e versatilità.
Facili da trasportare e da installare, questi dispositivi adibiti al riscaldamento domestico offrono anche una notevole convenienza economica in quanto si trovano in commercio a prezzi decisamente più bassi degli altri modelli.
Tuttavia, la potenza di questi apparecchi può arrivare fino a 3.000 Watt in quanto alimentati a corrente, pertanto la loro efficacia può essere ottimizzata utilizzandoli in piccoli ambienti, ad esempio il bagno, o per riscaldare stanze di 25-30 metri quadri, evitando così un eccessivo dispendio energetico.
Radiatori: caratteristiche e vantaggi
Anche i radiatori offrono prestazioni efficienti assicurando a chi li acquista un ottimo rapporto tra prezzo e qualità.
Oltre a diffondere in modo uniforme il calore negli ambienti in cui sono installati, questi apparecchi possono essere programmati per ottimizzarne l’uso e ridurre gli sprechi.
Decisamente più efficaci rispetto ai termoventilatori per il loro principio di funzionamento, che si serve di una resistenza elettrica per riscaldare velocemente il fluido contenuto al loro interno, i radiatori sono particolarmente adatti a stanze più grandi e ambienti dai 30 ai 60 metri quadri.
Anche il materiale di cui si compongono può variare in base alle tipologie, condizionandone l’efficacia e incidendo sia sulla capacità di accumulare calore che sui tempi di raffreddamento.
Ghisa, pietra lavica e ceramica sono solo alcune delle opzioni tra cui orientarsi, in base alle quali varieranno dunque anche il prezzo e la resa energetica. Soffermiamoci ora su un tipo conveniente di termoconvettore a basso consumo, quello svedese.
Il radiatore elettrico svedese
Al momento il miglior calorifero elettrico a basso consumo sembra essere il radiatore elettrico svedese.
Già da più di trent’anni i radiatori svedesi sono utilizzati nei paesi del nord Europa, dove le temperature esterne nei mesi invernali vanno molto al di sotto dello zero.
Da qualche anno questo tipo di riscaldamento si è diffuso nel resto del vecchio continente e anche in Italia sta avendo molto successo.
Ma perché tutto questo gran parlare del radiatore elettrico svedese?
Il tipo di riscaldamento a cui ci stiamo facendo riferimento sfrutta il movimento convettivo dell’aria, o più semplicemente l’effetto camino.
Questo fenomeno avviene quando l’aria calda sale verso l’alto, poi raffreddandosi riscende verso il basso dando il via a un circolo vizioso.
Ma la tecnologia nordica ha fatto un notevole progresso per risparmiare energia.
I radiatori svedesi hanno una resistenza in ceramica che costituisce l’elemento riscaldante ed è posta in un dissipatore di alluminio posizionato all’interno del radiatore per ovviare al problema delle ustioni.
L’aria fredda che circola nell’ambiente viene risucchiata dalla parte inferiore del radiatore, viene riscaldata dalla resistenza elettrica ed è espulsa dalla parte superiore senza l’utilizzo di nessuna ventola.
La grandezza del dissipatore permette il riscaldamento di molta più aria in poco tempo e così può diffondersi nello spazio in maniera uniforme senza la stratificazione del calore.
L’aria calda non tenderà a salire verso l’alto, ma si distribuirà in maniera uniforme: con questo sistema la temperatura non riesce a variare di oltre un grado, per cui in ogni spazio della stanza in cui viene installato questo radiatore si può rilevare sempre la stessa temperatura.
Questa caratteristica permette di riscaldare un ambiente senza bruciare l’ossigeno, evitando quindi problemi di respirazione dovuti alla secchezza delle vie respiratorie e non brucia la polvere, quindi non si sentirà odore di bruciato e non dovrete più avere paura di incendi.
Il radiatore elettrico svedese lavora a basse temperature che si aggirano intorno agli 80°C, per questo motivo è uno dei migliori caloriferi elettrici a basso consumo.
Perché scegliere il radiatore elettrico svedese?
Questo tipo di riscaldamento elettrico è dotato di un termostato elettronico, che ogni 40 secondi confronta la temperatura dell’aria in entrata con quella impostata: in base alla differenza percepita da tale confronto si riattiva la resistenza.
La temperatura costante di un ambiente è garantita proprio da questa capacità di autoregolamentazione del calorifero; per una prestazione ottimale bisogna lasciare il radiatore svedese acceso 24 ore su 24.
Se si è assenti da casa per qualche giorno è meglio abbassare la temperatura impostata nel termostato di qualche grado, piuttosto che spegnere del tutto l’apparecchio.
Mantenere una temperatura costante aiuta il risparmio energetico, perché ci vuole più energia per riscaldare una stanza quando la temperatura ambiente è molto bassa, anziché alzare la temperatura solo di qualche grado.
Consumi del radiatore elettrico svedese
Ma quanto si spende usando un calorifero elettrico a basso consumo come questo?
Qualche anno fa si è scelto il freddo del Trentino-Alto Adige per mettere alla prova questo sistema di riscaldamento e per valutare quanto effettivamente gravi sui consumi energetici.
Per avere una temperatura costante che si aggira tra i 18 e i 20°C tenendo il radiatore costantemente acceso, è stato rivelato che il consumo di energia è concentrato solo per dieci ore al giorno.
Considerando un costo dell’energia di 0,23 €/kWh, si può arrivare a spendere 1,80 euro al giorno con l’utilizzo di uno strumento da 800 W.
Ma il risparmio non finisce qui, perché esistono degli sgravi fiscali che possono aiutare chi decide di acquistare un riscaldamento elettrico a basso consumo e in particolare chi sta effettuando degli interventi di manutenzione e risanamento edilizio.
Come scegliere il miglior riscaldamento a basso consumo: consigli
I fattori più importanti da prendere in considerazione quando si deve scegliere un riscaldamento elettrico a basso consumo sono:
- Termostato
Un elemento fondamentale da valutare nella scelta di un buon termosifone elettrico, indipendentemente dalla tipologia, è la presenza di un termostato, meglio ancora se doppio.
Regolare la temperatura interna e misurare quella esterna sono funzioni fondamentali per ottimizzare i consumi di energia, che consentono di programmare l’accensione e lo spegnimento automatico del dispositivo secondo le proprie necessità.
- Dimensioni
Le dimensioni ideali di un buon calorifero elettrico a basso consumo sono quelle che meglio si adattano alla superficie della stanza in cui l’apparecchio verrà installato, in funzione anche della sua esposizione alla luce, della qualità degli infissi o dell’altezza del soffitto.
L’adeguata valutazione di queste variabili, tra le quali è necessario analizzare anche il livello di coibentazione della stanza e il tempo in cui si auspica che il radiatore possa riscaldarla, consente di orientarsi con facilità verso modelli di potenza adeguata, maggiore per gli ambienti più grandi e più bassa per quelli più piccoli.
- Costi
Sebbene in commercio esistano modelli di diverse tipologie e costi, orientarsi sui termosifoni elettrici più economici non è sempre la scelta più indicata per assicurarsi un buon risparmio. Leggete anche Quanto consuma un riscaldamento a pavimento? e Riscaldamento a infrarossi: pro e contro.
Spesso i termosifoni elettrici possono avere costi elevati o, se utilizzati in modo scorretto, far aumentare la spesa energetica in bolletta, per evitarlo è indispensabile, come si è visto, rapportare i propri acquisti alle reali necessità d’uso del dispositivo.
Le spese per l’acquisto e l’installazione dei radiatori elettrici possono essere inoltre recuperate grazie agli incentivi fiscali previsti per l’adozione di forme di consumo ecosostenibili.
Optare per soluzioni di consumo consapevole e a basso impatto ambientale è un passo importante per porre le basi per un mondo più pulito.
Per Energit il risparmio è una vera e propria cultura: non solo riduzione dei prezzi ma anche riduzione dei consumi e impegno per l’ambiente.
Con le nostre offerte forniamo solo Energia Verde certificata, con la garanzia d’origine da fonti rinnovabili: vogliamo contribuire ad una rivoluzione energetica oggi indispensabile per vivere in un mondo più pulito e meno inquinato dai gas tossici in atmosfera.