Quando stiamo per acquistare una pompa di calore elettrica è fondamentale controllare nella scheda tecnica il valore del COP. Cos’è? Spieghiamo cosa indica e perché è importante.
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Pompe di calore e COP: cos’è?
La pompa di calore è una macchina che serve per raffreddare o riscaldare un ambiente in quanto è capace di trasferire energia termica trasformandola a seconda della necessità. Ma cos’è il COP?
Il COP (che sta per Coefficient Of Performance e non è da confondere con l’acronimo che sta per Conference of the Parties, conferenze istituite dalla Convezione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) indica l’efficienza della pompa di calore, e cioè il rapporto tra energia termica prodotta ed energia elettrica assorbita.
Il coefficiente di prestazione di una pompa di calore è un parametro da considerare durante l’acquisto di un dispositivo. Più è alto il COP e maggiore sarà l’efficienza della pompa di calore e minore il consumo di energia impiegato per il riscaldamento o il raffreddamento desiderato.
Se, ad esempio, il valore del COP è pari a 3 significa che per ogni kW di energia elettrica consumato, la pompa di calore renderà 3kW di energia termica all’ambiente da riscaldare: uno di questi fornito dall’energia elettrica consumata e gli altri due chilowattora prelevati dall’ambiente esterno.
L’etichetta energetica per i climatizzatori
Come stabilito dalla direttiva 2010/30/EU, per i climatizzatori per uso domestico, siano essi solo raffrescatori, solo riscaldatori o pompe di calore, nell’etichetta energetica oltre alla classe di efficienza deve essere riportato l’indice di efficienza energetica nominale “EER” in modalità raffreddamento e, se presente anche la funzione riscaldamento, un coefficiente di rendimento nominale “COP” in modalità riscaldamento.
Riportiamo la tabella presente sul sito dell’ENEA che elenca per ciascuna classe energetica il valore COP per i climatizzatori monoblocco a doppio condotto:
- A+++ ≥ 4,60
- A++4,10 ≤ COP < 4,60
- A+3,60 ≤ COP < 4,10
- A3,10 ≤ COP < 3,60
- B2,60 ≤ COP < 3,10
- C2,40 ≤ COP < 2,60
- D2,00 ≤ COP < 2,40
- E1,80 ≤ COP < 2,00
- F1,60 ≤ COP < 1,80
- G < 1,60 (peggiore)
Il COP non è un valore assoluto. Vediamo le variabili che lo influenzano.
COP di riscaldamento e di raffreddamento
L’efficienza della pompa di calore varia a seconda di due valori principali:
- La temperatura della fonte da cui assorbe il calore.
- La temperatura di mandata (ovvero la temperatura che deve raggiungere l’acqua dell’impianto).
Occorre fare una distinzione tra COP di riscaldamento e di raffreddamento.
Nel primo caso viene calcolato tramite una formula che esprime il rapporto tra l’energia impiegata per produrre calore ed energia resa, cioè la quantità di calore ceduto all’ambiente da riscaldare. In altri termini, il COP di riscaldamento indica la quantità di energia utilizzata dalla pompa per ottenere una certa quantità di calore.
Il COP di raffreddamento, invece, viene descritto in EER (Energy Efficiency Ratio, tradotto “rapporto di efficienza energetica”), che rappresenta appunto la relazione tra l’energia termica rilasciata sotto forma di aria fredda e l’energia utilizzata per ottenerla.
Perché sono importanti?
COP e EER sono due valori utili da considerare nella scelta dei modelli diversi offerti sul mercato, perché consentono di confrontare il rendimento energetico dei vari apparecchi a seconda di determinate condizioni di lavoro e temperatura, permettendo così di scegliere quello che si adatta alle proprie esigenze.
La pompa di calore consuma molto meno negli impianti a pavimento, rispetto agli impianti ad alta temperatura, quindi con termosifoni radianti.